giovedì 26 giugno 2008

IL SOLSTIZIO D'ESTATE



"...quando arrivarono all'altezza del nuraghe si fermarono, ma subito dopo
praticarono una circumambulazione attorno, nel senso opposto al moto del sole.
Compirono sette giri perché nell'universo ci sono sette forze fondamentali e
sette sono i piani dell'esistenza e, al termine, sostarono in attesa dell'ora in
cui il Grande Dio sarebbe entrato nel tempio".









IL SOLSTIZIO



Negli anni '70, gli illustri professori Carlo Maxia e Lello Fadda compirono degli importantissimi studi, in diversi siti archeologici sardi, scoprendo che il 21 giugno, presso quei nuraghi dove è possibile spostare la pietra apicale della tholos, ( per es. il nuraghe "Aiga" di Abbasanta), nel mezzogiorno astronomico, momento di massima altezza, il sole penetra nel foro scoperchiato ed illumina la nicchia situata nella sala sottostante.





Questa scoperta attirò l'attenzione di studiosi di fama internazionale, come Hawkins, colui che scoprì e teorizzò "Stonehenge", aprì la strada all'astro-archeologia e a nuove teorie che vedono il nuraghe, non più fortezza, ma tempio.Il professor Fadda, che collabora alla riuscita di questo progetto, ipotizzò che, durante questo fenomeno naturale, nel periodo nuragico, si consumasse un rito magico.





I nuragici, così come tutti i popoli dell'antichità identificavano "gli Dei" con gli astri, che si mostravano all'umanità sotto tale forma, credendo che si potessero pregare, propiziandoseli con le pratiche di un culto magico religioso, fulcro della loro società.





Il sole, fonte di vita e di calore ebbe nell'antichità un ruolo preminente, cosicché l'orientamento astronomico dei templi in Egitto, Mesopotamia, Grecia, Magna Gracia, non solo testimonia l'indirizzo del culto stesso, ma anche il secolo nel quale venne costruito il tempio.





In generale si seguiva un sistema di orientamento, legato ai punti del sorgere e del tramonto del sole all'epoca dei solstizi (invernale ed estivo).





Al culto per l'orientamento del Sole solstiziale, si sono aggiunti in seguito quelli di altre stelle (Sirio o Sothis, immagine della Dea Iside, in Egitto).





Dall'orientamento dei nuraghi (Sud- Sud Est) appare evidente che i loro costruttori orientassero i loro templi (nuraghi) verso la luce che poteva penetrare verso l'ingresso e l'apertura posta sopra l'ingresso stesso, come si può osservare nella camera centrale in occasione dei solstizi.





La prova del Sole quale divinità adorata dai nuragici fu ricercata con grande diligenza e ritrovata nei pressi dei nuraghi, su massi, o dentro gli stessi nuraghi".










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