martedì 16 settembre 2008

Il Significato dei Numeri



a cura del Fr. V. C.

Il numero Uno, l'Unità, il Creatore, da cui discende il Due, simbolo della tesi e antitesi, dello yin e dello yang, del principio maschile contrapposto a quello femminile.
Dalla tesi e dall'antitesi scaturisce la sintesi, il numero Tre, simbolo della perfezione che supera i contrasti.
Il numero Quattro invece ha il significato di rendere pari - e come tale diventa un archetipo di perfezione, di appianamento dei contrasti. I quattro elementi, i quattro bracci della croce che vanno verso tutte le direzioni, le quattro lettere del nome di Dio in ebraico.
Il Cinque è composto dal quattro più il suo rapporto con il centro, l'origine. Il pentagramma, oppure la quintessenza.
Il Sei è due volte tre - è il Sigillo di Salomone, ovvero la stella di Davide, incrocio di due triangoli uno verso l'alto e l'altro verso il basso.
Il Sette è un altro numero magico per eccellenza, e ricorre sovente sia nell'Apocalisse di San Giovanni che in altri libri sacri. Basti pensare alle sette virtù, arti, scienze, sacramenti, peccati capitali. Per raffigurare un numero molto alto, si diceva sette volte sette.
L'Otto è raffigurato come il numero del Diavolo, poiché imperfetto - essendo di un'unità meno di nove - una questione che si ripete nell'undici, chiamato la "dozzina del Diavolo". Ma a questa interpretazione si oppone quella che riprende l'otto quale il giorno della resurrezione di Gesù, e quindi lo associa alla rinascita - ecco perché i fonti battesimali sono spesso ottagonali.
Il Nove è simbolo della perfezione: essendo tre volte tre, riscuoteva successo già nell'antico Egitto, così come il Dieci, che ha significato di completamento, essendo la somma dei numeri da uno a quattro, ed è ricordato nei dieci sephiroth, le emanazioni divine della Kabbala, ovvero i dieci nomi segreti di Dio.
Altre curiosità "numeriche". I babilonesi contavano in base dodici (chissà perché) e avevano un calendario basato su dodici mesi, a cui aggiungevano un tredicesimo mese negli anni bisestili.
Un mese di sventura, il cui simbolo era il corvo. E questa simbologia del tredici è stata passata in tempi successivi, arrivando all'epoca di Cristo, ed è stata applicata all'Ultima Cena, dove c'erano tredici convitati.
Perché il diciassette porta sfortuna? Poiché in latino viene scritto XVII che - anagrammato - diventa VIXI, ovvero "Sono vissuto". E quindi, sono morto.
Come vedete, il mondo dei numeri è affascinante e carico di significati. Ed è divertente da scoprire, relegando al dimenticatoio quella brutta sensazione che avevate quando dovevate fare il compito di matematica.