giovedì 3 novembre 2011

L'Appello del Gran Maestro Raffi al Convegno di Pisa: "Cultura e identità per un nuovo umanesimo"


Pisa "Il suicidio dell'Italia passa per l'omicidio della cultura. Il nostro Paese, con le sue pietre millenarie e la voce libera dei suoi cercatori di verità, deve ripensarsi nella modernità mettendo a frutto l'enorme patrimonio culturale che ne fa una Nazione unica al mondo, ricca di storia e arte, di lettere e ingegno che in ogni tempo ha saputo declinare vissuti profondi e pensare il cambiamento". E' appello che lancia Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, dal convegno 'Le Muse dell'Italia. Arti, cultura e scuola nella costruzione dell'identità nazionale', che si è tenuto il 29 ottobre nell'Antica Abbazia di San Zeno, a Pisa. "Di fronte alle grandi sfide che ci vedono ogni giorno competere nel villaggio globale - rmarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani - l'identità non è recinto o chiusura, ma ponte di comprensione e leva per lo sviluppo. All'Italia occorre un grande progetto culturale, che dia spazio alla forza delle idee. Responsabilità, laicità e impegno sono le dimensioni che guidano il nostro viaggio identitario nel Paese, per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Guardiamo alla storia d'Italia, ma soprattutto al futuro, rimarcando la priorità della cultura per la vita della Nazione.
PlateaUn asset strategico che, insieme al rilancio necessario della scuola pubblica, può e deve contribuire a una nuova stagione di responsabilità condivise per uscire dal declino e dalla decadenza morale. Chiediamo alle altre forze sane della società di impegnarsi insieme a noi per un nuovo umanesimo: solo chi scende in campo e lotta, può avere diritto alla parola. Noi lo facciamo e non siamo soli. La nostra è l'Italia degli uomini liberi, che non hanno rinunciato al pensiero".
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