martedì 29 maggio 2012

Raccontando Randolfo Pacciardi, l'ultimo mazziniano

Tra i padri della Repubblica, fu Libero Muratore del Grande Oriente d'Italia

Randolfo PacciardiIn libreria 'Randolfo Pacciardi, Profilo politico dell'ultimo mazziniano' di Paolo Palma, Editore Rubbettino (pp. 224). Il saggio traccia il primo profilo politico e biografico di Pacciardi (1899-1991), basato su una vasta e inedita documentazione di diversa provenienza. Pacciardi è stato uno dei grandi dell'antifascismo italiano in esilio e dopo, uno dei padri della Repubblica. Fondatore e segretario generale del primo movimento clandestino antifascista, l'Italia Libera, poi esule in Svizzera dove diresse una "centrale" antifascista che organizzò ardite manifestazioni di propaganda e attentati a Mussolini. Nel '36-'37 comandò la Brigata Garibaldi nella guerra civile spagnola. Segretario del Partito Repubblicano, vicepresidente del consiglio con De Gasperi e ministro della Difesa che ricostruì le forze armate italiane, il suo nome è legato alla svolta centrista del '47, all'adesione dell'Italia al Patto Atlantico, alla lotta contro il centrosinistra, che gli costò l'espulsione dal Pri nel 1964, e all'idea presidenzialista, che cercò di affermare con l'Unione Democratica per la Nuova Repubblica. Pacciardi fu Libero Muratore del Grande Oriente d'Italia, come ha ricostruito lo storico Santi Fedele nel saggio 'La massoneria italiana nell'esilio e nella clandestinità 1927-1939' (Franco Angeli, 2005). La sua orazione funebre, nelle esequie private, fu tenuta da Gustavo Raffi, poi divenuto Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia. Il lettore troverà in questo libro le indicazioni bibliografiche sugli sviluppi delle ricerche pacciardiane. E forse si chiederà come mai un personaggio dello spessore di Pacciardi, uno dei capi più prestigiosi dell'antifascismo in esilio, uno dei padri della Repubblica, abbia finora avuto una fortuna storiografica limitata. Il saggio di Palma è nato in concomitanza all'iniziativa dell'Archivio storico della Camera dei deputati, che il 19 aprile 2011 ha celebrato, con un convegno e la pubblicazione di un volume di discorsi, i venti anni dalla scomparsa di Pacciardi.
 La scheda del libro