giovedì 2 agosto 2012

"Il morso della Taranta", Carlo Petrone racconta il grido di riscatto del Sud. Storie di donne e destini tra musica, danza e colori


PetroneUna danza rituale che racconta lotte e destini da cogliere nel ritmo di una musica che schiaccia il ragno. Il libro di Carlo Petrone, "Il morso della Taranta a Taranto e dintorni", edizioni Giuseppe Laterza (pp. 426. In allegato un Cd del Complesso di musica popolare 'I Febi Armonici'), è un viaggio nella storia e nel mistero. Petrone, avvocato, pubblicista e già autore di testi su argomenti giuridici e sociali, presenta una raccolta antologica di saggi che studiosi, giornalisti, sociologi, medici, psicologi e viaggiatori hanno scritto sul Tarantismo, misterioso fenomeno della Puglia. Cosa cela la Taranta? Isteria, invasatura, intossicazione, superstizione morbosa, psicodramma, folklore? E come si scivola nella 'pizzica pizzica' e nella 'tarantella'? Il Tarantismo è originario di Taranto (sembra? senza dubbio?) e di qui si è diffuso verso le terre rimaste a conduzione agricola del Salento, ove sono ancora presenti manifestazioni sporadiche. A volte qualcuno l'ha chiamato rito magico-pagano che coinvolge le donne, solamente le donne, che nei mesi della torrida estate pugliese, ballano e ballano fino a stremarsi, come le folli danzatrici del sabba... Morse dalla Taranta, dicono.
 La scheda del libro