lunedì 22 luglio 2013

Il traffico degli invisibili

Desiree Pangerc - Bonanno Editore

Bonanno EditoreSe pure le azioni di contrasto allo 'smuggling of migrants' (trasporto di clandestini e loro introduzione illegale in un Paese) e allo 'human trafficking' (riduzione in schiavitù di costoro) non mancano, così come tanti sono i fondi a disposizione, molto occorre ancora fare nei Balcani per debellare o almeno ridurre considerevolmente questi fenomeni. E' la conclusione alla quale è giunta l'antropologa triestina Desiree Pangerc che ha compiuto una lunga indagine nell'area, ripercorrendo all'incontrario, a partire dal 2005, una delle rotte di questo traffico, fermandosi per due anni all'Ambasciata italiana a Sarajevo. Dunque, ai successi giudiziari del Tpi (Tribunale penale internazionale dell'Aja), che lentamente va ripulendo l'area dai criminali di guerra, si è affiancata l'attivita', dal 2003, dell' 'Office of the State Coordinator for Anti-Trafficking and Illegal Immigration'; le mafie locali hanno spostato i loro interessi su altri settori, la schiavitù femminile a fine di prostituzione è concentrata più all'interno dei Paesi che non al traffico internazionale.
 Leggi la scheda dal sito dell'editore