sabato 10 agosto 2013

Il Gran Maestro Gustavo Raffi replica al sindaco di Messina



Basta accuse, confronto pubblico quando vuole
Messina
Al Prof. Renato Accorinti
Sindaco di Messina

Signor Sindaco,

con riferimento alle Sue dichiarazioni pubblicate nella "Gazzetta del Sud" del 3 agosto in merito alla "logica di parte" che connoterebbe i comportamenti degli appartenenti al Grande Oriente d'Italia, impedendo loro di immedesimarsi con "l'interesse pubblico e collettivo di un'istituzione", ci corre l'obbligo di precisare quanto segue. Noi, all'atto dell'ingresso in Massoneria, la "nostra" Massoneria, sia ben chiaro, promettiamo di rispettare la Costituzione Repubblicana e le leggi che ad essa si conformino e a tale promessa improntiamo il nostro operare sui posti di lavoro, nella vita civile, nelle Istituzioni, impegnandoci al contempo perché il legame di umana solidarietà che ci affratella possa incessantemente allargarsi sino ad abbracciare tutte le donne e tutti gli uomini di ogni Paese e il nostro storico trinomio Libertà Eguaglianza e Fratellanza trovare compiuta realizzazione in ogni aspetto della vita associata.

Siamo uomini di parte? No, siamo Costruttori. Di umanità e di senso, schierati sempre per le battaglie di libertà, laicità E progresso. Le ragioni della difesa delle libertà civili e della lotta contro ogni discriminazione non ci hanno visto e non ci vedranno mai spettatori neutrali, ma sempre impegnati per la difesa delle vittime del pregiudizio e dell'intolleranza. Contro il pensiero unico e i luoghi comuni, costruendo su cultura e idee per contribuire all'armonia del vivere civile.

Non comprendiamo cosa voglia Lei dire quando afferma: "si promettono fedeltà" ed ancor meno quanto poi continua: "Quindi hanno una logica...". Se ciò vuol dire che privilegiamo gli interessi personali di questo o quel Fratello, Lei si sbaglia. E si sbaglia di grosso. Ciò è lontano dall'essere Massoni, anzi ne è esattamente l'opposto. Non ci interessano risultati personali: vogliamo solo "servire" al progresso dell'Umanità, lavoriamo per essere pietre levigate che concorrono a sostenere il Tempio dell'Umana Famiglia e ci prepariamo per farlo individualmente, ognuno secondo le proprie idee, nei propri ruoli, secondo la militanza di ciascuno nella vita civile, per come dimostra la nostra storia e quella di moltissimi Fratelli. Siamo parte VIVA della società, e ne siamo orgogliosi.

Nella fedeltà alle nostre tradizioni bicentenarie e confortati dal sostegno solidale delle Massonerie regolari di tutto il Mondo, ci batteremo con tutte le nostre forze e con tutti i mezzi legali a nostra disposizione perché la logica del pregiudizio e della discriminazione venga sconfitta, anche nella Città di Messina, e le libertà costituzionali difese e garantite. Difendiamo la bellezza della pluralità e della differenza contro la gabbia del pregiudizio. I nostri Templi sono aperti sulla storia, come dimostra uno stile di trasparenza che ci distingue in ogni nostro atto. Per verificare tale percorsi, basta andare sul nostro sito, www.grandeoriente.it. Non abitiamo le catacombe, ma l'agorà.

Le rinnoviamo perciò, con forza, la richiesta di un pubblico confronto. Scelga il giorno, l'ora e il modo a Lei più graditi. Chi non ha paura della verità si guarda negli occhi. Noi non abbiamo paura.

Le porgiamo distinti saluti


 Leggi l'articolo della Gazzetta del Sud del 26 luglio 2013 - PDF
 Lettera aperta del Grande Oriente d'Italia al sindaco di Messina
 Leggi l'articolo della Gazzetta del Sud del 2 agosto 2013 - PDF
Spacer Il Grande Oriente: "No alle discriminazioni contro la massoneria"

 Leggi l'articolo della Gazzetta del Sud del 3 agosto 2013 - PDF
Spacer "I massoni rispondono a logiche di parte"

 Leggi l'articolo della Gazzetta del Sud del 4 agosto 2013 - PDF
Spacer "Il Gran Maestro ad Accorinti: "Noi non siamo di parte"