lunedì 13 gennaio 2014

Nuove e importanti sfide ci attendono. Per vincerle dobbiamo investire non in borsa ma sull'uomo

Il messaggio del Gran Maestro Raffi per il 2014

Gran MaestroLe nuove generazioni ''guardano con crescente interesse'' al mondo della massoneria, perché ''distanti e deluse'' da partiti, istituzioni e altre forme di partecipazione e di impegno nella società". Lo scrive nel suo messaggio per il 2014 il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, sottolineando come questo interesse dei giovani sia "un'opportunità da cogliere''. "Insieme in questi 15 anni - aggiunge - abbiamo realizzato quanto sia importante non restarcene chiusi nelle nostre torri d'avorio, indifferenti a ciò che accade intorno. Abbiamo aperto le nostre porte, siamo usciti allo scoperto abbandonando inutili segretezze e abbiamo cercato di farci capire nelle cose nelle quali anche la società profana ci può capire. E lo abbiamo fatto attraverso il dialogo, talora attraverso l'esempio, la testimonianza, il nostro agire etico. Noi non abbiamo certo verità da imporre, ma un sistema di valori da proporre. La nostra mission è indicare un metodo, una rotta, che è quella della ricerca continua, del confronto incessante, della dialettica. Un metodo che dobbiamo trasmettere senza retorica e con un linguaggio moderno ai giovani, affinché diventino cittadini consapevoli e si sentano sfidati a contribuire in prima persona alla costruzione di un mondo migliore". Raffi invita anche a "puntare al nuovo, al cambiamento", ricordando quel grande "potenziale rivoluzionario che è patrimonio della massoneria''. Ma soprattutto invita ad affrontare e a vincere le tante sfide che ci aspettano fuori dai templi - dall'immigrazione alla disoccupazione, dal disagio sociale alla cultura all'ambiente - investendo, "non in borsa, ma su quello che è il bene più prezioso di cui disponiamo: il nostro essere uomini liberi, fedeli a quel patto che ci rende eccezionali e che ci unisce. Quel patto che discende dall'idea che siamo nati tutti uguali e fratelli, dotati di alcuni inalienabili diritti, come il diritto alla vita, alla libertà appunto, alla felicità. Un patto che è un imperativo categorico che deve trovare in ogni istante la sua concreta aspirazione nella realtà del nostro tempo e ispirare le nostre azioni".

Sul nostro sito www.grandeoriente.it si può leggere il messaggio integrale