martedì 25 febbraio 2014

"L'ultimo viaggio di Sindbad", Erri De Luca racconta i migranti dell'anima

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De LucaI migranti non sono solo "carne che viaggia, ma speranza. Sono quelli che ci raggiungono da tutte le parti del nostro territorio, così vasto da rendere impensabile qualunque misura di contenimento". Erri De Luca parla così del suo libro, 'L'ultimo viaggio di Sindbad', appena ristampato da Einaudi (pp. 53, euro 7). "Il segreto di questi viaggi -spiega lo scrittore- è che non vengono da nessuna scelta e da nessuna libertà, perché la libertà era restare. Nascono dalla necessità, e hanno un biglietto di sola andata". ''L'ultimo viaggio di Sindbad' è un racconto di mare e di vita. Sottocoperta un carico di uomini, donne, bambini aspetta di arrivare alle coste italiane. Sindbad, il capitano, è all'ultimo viaggio, "trasporta migratori e migratici verso il nostro Occidente, chiuso a filo spinato". "Malvenuti a bordo", urla. Sindbad è il marinaio che li porterà in bocca all'Occidente. I migranti "sono delle casse, così è scritto nel libro di bordo". Tagliano il mare lasciandosi alle spalle l'inferno. Con queste pagine di grande intensità, Erri De Luca ha scritto una seconda 'opera sull'acqua', questa volta in forma di racconto teatrale. E anche in questo caso ha incrociato ricordi biblici e letterari con immagini della storia e della cronaca. (fonte Gerardo Picardo - Adnkronos)