martedì 4 marzo 2014

Il Gran Maestro Gustavo Raffi, la massoneria oggi non ha bisogno di segretezza

L'intervista

Quotidiano"La massoneria ha vissuto momenti storici in cui la segretezza era d'obbligo perché altrimenti finivi in carcere o al patibolo" ma "visto che per fortuna non ci sono più questi rischi, è stupido continuare in un modo di agire che in definitiva danneggia l'istituzione". Lo ha sottolineato in un'intervista al "Quotidiano di Calabria" il Gran Maestro Gustavo Raffi,che sabato 22 febbraio si è recato a Vibo Valentia per celebrare i 220 anni di presenza massonica sul territorio, una presenza forte e radicata la cui eredità storica è stata poi raccolta e trasmessa fino ai noi dalla loggia intitolata all'eroe risorgimentale Michele Morelli. "Noi siamo in linea con altri paesi dove la massoneria agisce alla luce del sole. Sono convinto - ha aggiunto Raffi - che dove non c'e' ombra, dove c'è la luce non ci può essere il male". Il Gran Maestro è tornato a ripetere quanto sia "ingiusto e sbagliato" generalizzare identificando la massoneria, come talora avviene, con fenomeni di devianza e ha ricordato il "prezzo altissimo" che l'obbedienza ha dovuto pagare in passato "anche a causa - ha spiegato - di una nostra classe dirigente datata, non al passo con i tempi, fuori dalla storia", che non capiva per "dirne solo una, l'importanza della comunicazione. E tutto questo ci è costato". Quanto al rapporto tra massoneria e politica, Raffi ha chiarito:"La massoneria non detta alcuna linea politica, interviene solo sui grandi temi, quali la libertà, il progresso dell'uomo".
E' possibile leggere l'intervista integrale nella rassegna stampa sul sito www.grandeoriente.it