lunedì 9 giugno 2014

Nata la nuova loggia "Giustizia e Libertà" (1460)

Viterbo 

Viterbo - Loggia Giustizia e Libertà
Il 22 maggio, nella casa massonica di Viterbo, alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi e del Gran Segretario Aggiunto Gabriele Brenca, si è tenuta la cerimonia per l'innalzamento delle colonne della "Giustizia e Libertà" (1460). Il piccolo tempio era talmente pieno che alcuni fratelli sono dovuti rimanere all'esterno, assistendo -nel più assoluto silenzio- alla storica cerimonia: dopo oltre 20 anni dalla fondazione della "Labor ad Veritatem", con bolla del 1993 a firma di Eraldo Ghinoi, una seconda officina ha visto la luce nell'oriente di Viterbo. Dopo l'istallazione del maestro venerabile eletto da parte del presidente del Collegio dei Maestri Venerabili del Lazio, si sono succeduti numerosi gli interventi dei maestri venerabili e rappresentanti di loggia arrivati per l'occasione da Roma, Perugia, Terni, Grosseto, Siena, Radicofani. Infine, il saluto del Consigliere dell'Ordine Fabio Reale. Prima della chiusura dei Lavori, l'allocuzione del Gran Maestro. Bisi, che si è dichiarato felice per questa nuova realtà, si è impegnato affinché -nel futuro- siano uniformati i rituali per questo tipo di cerimonia: sebbene l'iniziativa individuale dei fratelli sia da lodare è necessario, ha spiegato, mantenere la ritualità nella regolarità massonica. (G.Galassi)