lunedì 7 luglio 2014

Filadelfia, un vincolo fraterno lega la città calabrese con Philadelphia americana


Dal mondo
C'è un filo storico che lega la cittadina di Filadelfia, in Calabria, con l'omonima Philadelphia che si trova in Pennsylvania, negli Stati Uniti d'America. E' comune il nome, innanzitutto. Il termine Filadelfia deriva dal greco "amore fraterno". Il paesino calabrese tuttavia non si è sempre chiamato così. Fino al 1783 quell'agglomerato che sorge nell'entroterra dell'odierna provincia di Vibo Valentia si chiamava Castelmonardo. Poi un terribile sisma rase al suolo le case, rimasero uccisi 60 cittadini e i danni vennero quantificati in "duecento ducati". La situazione era disperata. Subito accorse in aiuto il vescovo Andrea Giovanni Serrao, originario di Filadelfia e plasmato nelle sue idee nella fiorente Napoli. E' stato un personaggio particolarmente illuminato, morto decapitato per mano delle truppe di Santa Fè a causa delle sue idee repubblicane. Fu lui a proporre che il nuovo agglomerato venisse chiamato Filadelfia, "affinché gli abitanti si ricordassero sempre della loro origine greca e rammentassero e imitassero le virtù dei loro antenati e soprattutto si amassero come fratelli ed amici". La seconda affinità con la Philadelphia americana è lampante se si osservano le mappe urbanistiche. Sono praticamente identiche. La Filadelfia calabrese venne ricostruita copiando lo stesso schema di quella americana disegnata da William Penn. Infine esiste un altro aspetto molto dibattuto che riguarda ancora il legame esistente tra la Calabria e l'America di quel tempo. Si pensa che a offrire un importante contributo per la ricostruzione furono i massoni americani. Che il vincolo della fratellanza fosse forte a Filadelfia lo dimostra lo stemma che venne coniato alla sua ricostruzione: due mani che si stringono. Una di esse è guantata, evidente allusione alla massoneria. Nel '700-'800 esisteva una loggia massonica nella cittadina del vibonese, della quale non sono rimasti riferimenti diretti ma che i testi storici ritengono fosse dedicata al filosofo Giordano Bruno. (Fonte Adnkronos)