lunedì 7 luglio 2014

Su "Avis a Roma" l'intervista al maestro venerabile della "Garibaldi", che guida il gruppo dei donatori


Dalla parte giusta
"Donare il sangue è un' esperienza di vera solidarietà, di notevole valore civico ed etico, un dovere che permette di salvare tante vite umane". Lo sottolinea nell'intervista al magazine "Avis a Roma" Francesco Dattola, maestro venerabile della loggia romana "Giuseppe Garibaldi" (1188) che il 24 maggio scorso ha effettuato una raccolta al Gianicolo. L'officina, fin dalla sua costituzione, riferisce Dattola, "ha partecipato a progetti di solidarietà sociale, assistenziale e di cooperazione allo sviluppo sanitario", facendosi promotrice di numerose campagne a sostegno delle popolazioni colpite da calamità naturali. Quanto alla scelta di visibilità in quest'ultima occasione, "è stata ponderata e meditata". "Avremmo potuto farlo nel silenzio – ha spiegato il Venerabile - ma in questo caso "le sacche di sangue raccolto sarebbero state limitate. Invece questa iniziativa deve coinvolgere più persone a partire dall'Istituzione della quale facciamo parte". Anche il luogo scelto per l'iniziativa è fortemente simbolico. "Stare sotto la statua dell'eroe che dà il nome alla nostra loggia – ha aggiunto Dattola - è sempre emozionante, ma il vero obiettivo è il messaggio che abbiamo voluto dare: quell'eroe ha lottato per la propria patria, ha versato il proprio sangue per un'idea, per un progetto, per il bene comune. Noi allo stesso modo siamo chiamati a 'versare' il nostro sangue per il bene comune che in questo caso è aiutare chi soffre e salvare più vite possibili". Il prossimo appuntamento per la raccolta sangue è in settembre.