lunedì 24 novembre 2014

"Filosofia del Natale. L'itinerario di un simbolo" di Claudio Bonvecchio. Presentazione il 17 dicembre



Casa Nathan
"Filosofia del Natale. L'itinerario di un simbolo" (Alboversorio, 2014) è l'ultimo lavoro del filosofo Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d'Italia che il Servizio Biblioteca presenterà il 17 dicembre alle 18,30, a Casa Natahan a Roma. Il Natale costituisce uno straordinario spartiacque che agisce nella concretezza quotidiana, e il termine filosofia ne certifica l'importanza: soprattutto in quanto rappresenta una riflessione sul valore dell'evento (il Natale) e sull'impatto che esso può avere sul singolo uomo e su tutti coloro che lo accettano, vivendolo con purezza di cuore. Il termine Natale deriva dal latino Natalem, "relativo alla nascita". Per i Romani il Dies Natalis Solis Invicti (Giorno Natale del Sole Invincibile) era quello in cui si festeggiava, in concomitanza con il Solstizio d'inverno, il dio Sole e la sua rinascita. Con l'avvento del Cristianesimo e per innestare, nel nome della continuità, la nuova tradizione cristiana su quella antico-pagana, fu deciso di cumulare la festa del Dies Natalis Solis Invicti con quella della nascita del Cristo, considerato come la Luce del Mondo e, di conseguenza, come la cristianizzazione del Sole. Indipendentemente dagli specifici valori sacrali connessi alla religionecristiana, la festività natalizia ha ereditato moltissimi usi e tradizioni del passato, integrandoli perfettamente, e questi hanno creato un vero e proprio "sistema simbolico dei valori natalizi" che è, oramai, parte integrante della "filosofia del Natale". Nella società di oggi ciò che conta sembrano essere, unicamente, il mercato e il denaro e il Natale si è trasformato in un happening del commercio e tutto il resto passa in secondo piano. Le alternative a questa deriva ci sono e sono riassumibili in una sola parola: cambiare, restituendo senso e dignità al singolo, liberando la società dalle simboliche tenebre che la avvolgono e operando perché il mondo possa rinascere a una nuova e migliore coscienza di sé. Questa rinascita coincide con il riappropriarsi dello spirito del Natale: non il Natale del consumo, ma il Natale della Vita, della Luce e della rinascita.