lunedì 23 febbraio 2015

Misteri, culti e segreti dell'antica Roma


Archeologia e astronomia
Esiste un filo conduttore che lega la fondazione di Roma alla nascita di Costantinopoli e più avanti nel tempo il piano di Washington e quello della cosiddetta Terza Roma. Nicola Iannelli, in questo libro dal titolo "Misteri, culti e segreti dell'antica Roma. Dalla fondazione dell'Urbe a Costantinopoli. Il Sator e i simboli della tradizione romana", edito da Angelo Pontecorboli guida il lettore lungo i misteriosi itinerari simbolici della storia romana. Attraverso lo studio delle fonti, l'esame delle evidenze archeologiche e delle configurazioni astronomiche del cielo, il saggio indaga i misteri della città eterna e l'eredità simbolica che ne perpetua la memoria nei secoli. Un viaggio affascinante nei meandri della tradizione romana, dalla conoscenza del nome segreto e della divinità tutelare fino al celebre quadrato magico Sator. Il testo ne spiega la genesi e il significato, attraverso ricostruzioni al computer delle correlazioni astronomiche con le costellazioni "generatrici" e l'analisi dei simboli. Iannelli, nato a Benevento nel 1968, si è laureato in Architettura all'Università di Firenze, dove attualmente vive e lavora. Astrofilo e studioso di storia e astronomia antica. All'attività professionale associa l'interesse per l'architettura nelle sue correlazioni astronomiche, con particolare riferimento all'analisi dei simboli e degli aspetti esoterici. Ha ampliato le proprie ricerche allo studio delle configurazioni astronomiche nei riti fondativi dei templi e delle città e nelle opere d'arte. Collabora con riviste di architettura e di studi simbolico-esoterici, ed è autore di vari saggi, tra i quali si segnalano Sator. Epigrafe del culto delle sacre origini di Roma (Bastogi, Foggia 2009), nel quale si chiarisce la genesi e il significato del celebre "quadrato magico" nella teoria della correlazione astronomica e, con l'archeologo Mario Pagni, Il palazzo e il Tempio. Palazzo Altoviti a Firenze. Storia e simbologie (Betti, Siena 2012).