venerdì 26 giugno 2015

Le Tavole di Tracciamento

mhc

Le Tavole di Tracciamento (Tracing Board) dei tre gradi sono sicuramente uno dei simboli, pieni a loro volta di simboli, di maggiore rilevanza, di ardua argomentazione, sia storica che simbolica e rappresentano il focus della Loggia e del Rituale stesso.

Dal punto di vista storico sembra che la loro origine e la loro ragion di essere risalga al tempo dei Liberi Muratori Operativi; se le riunioni di questi ultimi si tenevano nei cantieri stessi, nello spazio della cerimonia non avevano certamente bisogno di simboli esterni, trovandosi già essi in un luogo dove erano presenti gli attrezzi e le opere vere e proprie; quando invece tali riunioni dovevano essere tenute in posti diversi dai cantieri, per prima cosa si delimitava lo spazio che era da separare dall'ambiente esterno e successivamente, constatata la difficoltà a portare fuori dai cantieri gli attrezzi, questi ultimi vennero mano a mano sostituiti da "grafici" (omologabili ai segni geroglifici egizi) che a poco a poco divennero "SIMBOLI". 

Per quanto riguarda la esigenza di definire lo spazio sito delle cerimonie sacre e destinato ad acquisire esso stesso una sua sacralità e l'associata esigenza di delimitarlo, basta ricordare il tabernacolo ebreo (Esodo cap. XXVI), le stesse chiese cristiane o altri luoghi sacri (ricordiamo la leggenda della fondazione di Roma, secondo la quale Romolo con un aratro ne delimitò per prima cosa il perimetro). 
La forma della tavola nel corso dei decenni è passata da quella a croce bizantina a quella a triangolo isoscele e a quella di rettangolo ("Dialogue between Simon and Philip"- 1740 ca, da The early masonic catechism, 1975). 
Durante il 1700 era il Copritore Esterno che aveva il compito di "TRACCIARE", cioè delimitare con un gesso o con un banale pezzo di carbone la Loggia e spettava agli apprendisti neofiti pulire il luogo della riunione alla fine dei lavori, secondo un modus comportamentale invero simile alle mansioni degli Apprendisti Ammessi nell'agape di oggi. 
In seguito, per comodità e per una migliore visibilità, la Tavola di Tracciamento venne sostituita con disegni raffigurati su tappeti o su stoffe (verbale Loggia "Old King's Arm n. 28 del 03.12.1733) in modo da essere pronta per tutte le occasioni e custodibile in maniera più sicura; a tal proposito è da pensare che la regola di squadrare la Loggia, cioè di girare attorno ad essa, derivi dal fatto che camminare sulla tavola-tappeto avrebbe potuto rovinarla. 
L'importanza della tavola di tracciamento si evince già dal 1812 ("Illustrations of Masorny" di W. Preston) dal fatto che essa venisse chiamata "la Loggia", dato che in essa stava tutto lo spirito della riunione; quindi il termine Loggia non è da intendere soltanto come Ecclesia, cioè riunione di uomini, ma anche nel senso di vera e propria indicazione del luogo della Ecclesia, sino a divenire una rappresentazione simbolica senza la quale la Loggia non poteva essere aperta. 
Per primo Samuel Prichard usò il termine di tavola di tracciamento nel 1730 all'interno del suo Masorny dissected (The early masonic catechisms di Knoop, 1975), nel quale alla domanda di quale fossero i gioielli immobili seguiva la risposta "la tavola di tracciamento, la pietra grezza e la pietra cubica", come si evince dalla lettura del "Rituale emulation". E' da dire che ancora oggi si discute sul termine inglese da Samuel adoperato: "Trasel Board"; la parola trasel non esiste e si pensa ad un errore di trascrizione al posto del termine "Trestel" che significa supporto, idea validata dal fatto che ancora oggi le tavole vengono poggiate, in molte sedi, su cavalletti. 
L'uso di tavole di tracciamento dipinte su stoffa appare su molte stampe massoniche del 1700 e a poco a poco si prese l'abitudine di incorniciarle o disegnarle su legno, per una loro migliore conservazione e un più facile trasporto, quando necessario. 
Passando all'esame della tavola dal punto di vista simbolico, la prima cosa che colpisce è il bordo, formato da una serie di triangoli che si contrappongono con colori contrastanti. Questo bordo, chiamato il lingua inglese intended tassel o tessel o ancora tarsel (come Prichard nel suo "Masorny Dissectec" del 1730 riporta), si può intendere come una frangia dentata o bordo dentellato. La sua particolare conformazione pare derivi dal fatto che i riquadri bianchi e neri sulla tavola di tracciamento venissero all'inizio posti in diagonale ("Catechisme des Franx-Macons", 1744; "Le macon ecrases", 1747; "The early French exposures", pub. da Q.C. Lodge n° 2076, 1971) e che, tagliando i bordi della stoffa per renderla rettangolare, si sarebbero ottenuti dei triangoli contrapposti di colori contrastanti. E' questa un'ipotesi logica che spiegherebbe molte cose, ma che ha ancora oggi bisogno di supporti di ricerca.


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