lunedì 16 novembre 2015

Carrara. Gemellaggio fra la R.:L.: “Fantiscritti” n 732 all’Or.: di Carrara e la R.: L.:”Tetraktis” n 1413 all’Or. di Cagliari

 

In una atmosfera ricca di sentimenti fraterni ed emozioni amicali, si è tenuta la tornata rituale in grado di Apprendista per il gemellaggio fra la R.:L.: “Fantiscritti” 732 all’Or.: di Carrara e la R.: L.: “Tetraktis” 1413 all’Or. di Cagliari. Dopo l’apertura dei lavori si è tenuta la sentita cerimonia di gemellaggio i due Maestri Venerabili, Roberto Davini e Francesco Deplano, in rappresentanza dei Fratelli delle due Logge, hanno pronunciato all’ara un originale giuramento, sottoscrivendo le relative pergamene.
Concessa la parola, il Fratello Silvio Bertocchi a piè di lista della “Tetraktis” 1413 illustra i principali motivi di tale gemellaggio: il primo lo individua nelle caratteristiche comuni che legano le persone originarie dei due luoghi, il secondo è di natura sentimentale in quanto alcuni dei Fratelli della loggia cagliaritana hanno origini carraresi. A questo punto narra la storia della propria famiglia: i genitori entrambi di Carrara si trasferirono a Cagliari prima della guerra, in piena guerra, con l’imminente sbarco americano, atteso proprio in Sardegna, lui con la madre ed i fratelli tornarono nella città toscana, mentre il padre non riuscì purtroppo a raggiungerli, qui racconta alcuni episodi vissuti sino alla fine della guerra, quando tornando a Cagliari riuscirono a riunificare la famiglia.
Emozioni, ricordi e storie di un lontano passato che riescono a commuovere tutti i presenti, soprattutto i “carrarini” che adesso vivono nell’Isola.
Terminati i numerosi interventi fra le colonne a dimostrazione dell’affetto e della vicinanza fra i membri delle due officine, interviene brevemente il Presidente del Collegio Circoscrizionale dei MM.:V.: della Toscana, Fr.: Francesco Borgognoni, sottolineando l’armonia e la gioia palpabili in questa serata che dimostrano, invero, la vitalità della massoneria toscana del GOI. Poi è la volta del MV della RL Mazzini di La Spezia che omaggia il Gran Maestro Stefano Bisi con una splendida litografia, opera di un Fratello della sua Loggia. Il Gran Maestro Onorario Massimo Bianchi porta, poi, i saluti del Presidente dell’Oriente livornese, affermando che i gemellaggi sono utili se vissuti ed, a ben guardare, quello sancito nella serata sembra avere tutte le caratteristiche per essere partecipato e duraturo. Dimostra infine apprezzamento per la recente circolare del Grande Oriente riguardante le doppie appartenenze.
A conclusione della bella serata, il Gran Maestro si dice colpito dalla naturalezza della cerimonia di gemellaggio a cui ha assistito, naturalezza che, con evidenza, dimostra il grande e profondo legame pluriennale esistente fra i Fratelli delle due Logge.
Fornendo i numeri della forte crescita del Grande Oriente, ricorda come la qualità sia un fattore imprescindibile: la tegolatura è un passaggio essenziale e fondamentale per la nostra Istituzione in quanto prima garanzia di quell’armonia che deve guidare e regnare nei nostri lavori. Egli non sa dire se siamo molti o pochi, l’importante è seminare e raccogliere i frutti che riteniamo migliori affinché nel nostro ordine possano sempre rifiorire Fratellanza e Serenità, per questo sollecita una romantica rivoluzione del “cuore” che possa migliorare le condizioni quotidiane dell’intera nostra società.
Il giuramento durante la cerimonia di gemellaggio
Il giuramento durante la cerimonia di gemellaggio
Il Gran Maestro Stefano Bisi durante il suo intervento
Il Gran Maestro Stefano Bisi durante il suo intervento