lunedì 23 novembre 2015

I diritti dell’uomo in tutti i futuri del mondo. Il 28 novembre a Udine decimo seminario di studi massonici


Manifesto Udine 28.11.2015“I diritti dell’uomo in tutti i futuri del mondo” è il tema del X Seminario di Studi Massonici “In Memoriam Antonio Celotti”, dedicato alla memoria di una figura di spicco della società civile e della Massoneria friulana. L’evento, aperto al pubblico, è organizzato dal Collegio Circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia e dall’Associazione Culturale “Galileo Galilei” di Udine, sotto l’egida del Grande Oriente d’Italia. L’incontro, che ha cadenza annuale, si terrà sabato 28 novembre 2015 alle ore 16.00 nello storico Palazzo Kechler. Alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi, interverranno Arturo Diaconale, giornalista e consigliere di amministrazione della Rai; Stefano Folli, giornalista, editorialista di “La Repubblica”; Ugo Volli, Ordinario di Filosofia della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Torino; Fulvio Salimbeni, docente di Storia presso l’Università degli Studi di Udine. Diaconale tratterà il tema “Legislazioni emergenziali e giustizia umana” mentre Volli si soffermerà su “L’eccezione umana, l’eccezione occidentale e i suoi nemici” . Le conclusioni del convegno sono state affidate al Gran Maestro Stefano Bisi.
Antonio Celotti, un uomo a servizio della società
Nato il 27 giugno del 1906 a San Giorgio di Nogaro, Antonio Celotti ha dedicato tutta la vita alla cura e alla ricerca medica, conciliando le sue numerose attività con gli impegni in Massoneria dove entrò giovanissimo, all’età di 19 anni. Dopo gli studi ginnasiali e liceali si laureò in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova dove si specializzò in Tisiologia e Igiene. Iniziò la sua attività clinica presso l’Istituto Pneumologico Forlanini dell’Ospedale di Udine nel 1932 sotto la guida del professor Azzo Varisco, fondatore della scuola pneumologica udinese, diventando nel 1950 primario del reparto di pneumologia fino al pensionamento nel 1975. Ancora prima, dal 1940 al 1945, pur agendo in corsia, fu nominato direttore sanitario dell’Ospedale di Udine. La sua opera viene ricordata per aver assistito pazienti ebrei e militanti nella resistenza accolti con falso nome. Nel secondo dopoguerra fu testimone dell’avvio dell’era della chemio-antibiotico terapia che rivoluzionò il trattamento della malattia tubercolare, sino allora considerata una vera e propria piaga sociale. Sempre nell’Ospedale di Udine, prima di andare in pensione, favorì l’istituzione dei reparti di Pneumologia, Tisiologia e Fisiopatologia respiratoria e l’ulteriore crescita della scuola medica pneumologica. Una volta a riposo si dedicò a tempo pieno ad attività filantropiche (attraverso il Rotary udinese, l’Associazione Italia-Israele e l’Accademia Culturale di Udine) e alla Libera Muratoria.
Antonio Celotti il giorno del suo centesimo compleanno celebrato nel 2006
Antonio Celotti il giorno del suo centesimo compleanno celebrato nel 2006
Antonio Cerlotti fu iniziato il 25 maggio 1925 nella storica loggia “La Vedetta” di cui fu più volte maestro venerabile. Con la ripresa dei lavori, dopo la seconda guerra mondiale, fu nella stessa loggia, diventando poi presidente del Collegio dei maestri venerabili del Friuli Venezia Giulia. Per oltre mezzo secolo appartenne inoltre al Rito Scozzese Antico Accettato fino a raggiungere i massimi incarichi e diventare nel 1973 Sovrano Gran Commendatore. Fu un attento studioso di fatti massonici come lo dimostra il suo libro “La Massoneria in Friuli. Prime ricerche sulla sua esistenza ed influenza” pubblicato nel 1982 e di cui curò una riedizione aggiornata in per il suo 100esimo compleanno. Scrisse nella prefazione: “Io, vecchio massone, penso che l’influenza della Massoneria sulla società si applichi attraverso i sentimenti e l’operare dei suoi appartenenti, non come Istituzione fine a sé stessa. Mi sono fatto questa convinzione durante la lunga appartenenza alla Massoneria e nella mia vita ho operato seguendo queste idee quanto meglio ho potuto”.
Si è spento il 13 luglio 2009 all’età di 103 anni. Le sue ceneri riposano nel cimitero di Gemona del Friuli.
ALLEGATI