mercoledì 17 febbraio 2016

Il 17 febbraio nel segno di Giordano Bruno e del libero pensiero


Il 17 febbraio del 1600 sulla piazza Campo de’ Fiori a Roma moriva sul rogo, dopo la condanna a morte per eresia da parte del Santo Uffizio, Giordano Bruno. Una ricorrenza cara alla Massoneria che in questa data lo ricorda come l’emblema di quel libero pensiero, in nome del quale da sempre e ovunque nel mondo ogni libero muratore si batte.  Il filosofo di Nola è un simbolo per il Grande Oriente e per tutti. Un’icona del coraggio e della forza delle idee. Di lui si è tanto scritto e tanto detto. Tra gli interessantissimi libri che gli sono stati dedicati  c’è senz’altro quello di Anna Foa: “Giordano Bruno” edito dal Mulino – che per altro verrà presentato durante la Gran Loggia di Rimini nell’ambito degli eventi organizzati dal Servizio Biblioteca.Il saggio ricostruisce la vita e il peregrinare del filosofo, le disavventure processuali, spiegando perché suo malgrado la sua vicenda finì per segnare uno spartiacque, una sorta di confine ideale tra la libertà dei moderni e l’autorità della Chiesa. Foa comincia il suo racconto proprio dalla statua realizzata da Ettore Ferrari, scultore e massone che diventerà Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e dalle polemiche che sollevò il progetto che rientrava nella costruzione della mitologia laica fondante della nazione appena nata. Anche grazie a Bruno sorge infatti una tradizione, una storia del libero pensiero, di cui il Nolano fu uno dei grandi protagonisti. Nella parte centrale il libro analizza invece le cause del processo, e le accuse, ricostruendo le vicende che fecero da contorno al caso, a dimostrazione del fatto che Bruno, al di là della sua stessa volontà, si trovò a incarnare lo scontro fra le istanze della modernità ed un potere, la Chiesa, tenacemente opposto. L’opera ci restituisce un personaggio enigmatico, capace di grandezze e miserie, di utopie politiche e di condotte spregiudicate, dedito alle arti magiche e insieme precursore del pensiero filosofico moderno.
E propio nel giorno dell’anniversario del rogo di Bruno esce anche un altro libro  dedicato al pensatore campano. Giordano Bruno maestro di anarchia’, ( Edizioni Saletta dell’Uva) del filosofo Aldo Masullo. Pagine di grande intensità nelle quali Masullo indaga il pensiero di uno che gli ha fatto sempre compagnia.