giovedì 3 marzo 2016

Libri. All’origini dell’Umanitaria / ArchivioStorico.info


umanitaria“Alle origini dell’Umanitaria Un moderno concetto di assistenza nella bufera sociale di fine Ottocento” a cura di Morris L. Ghezzi e Alfredo Canavero. Il libro. Il volume offre la ricostruzione di un decennio (1893-1903) che, con la nascita della Società Umanitaria, ha rivoluzionato il concetto di beneficenza e di pubblica assistenza, passando dalla tradizionale assistenza elemosiniera delle Opere Pie a una assistenza basata sul lavoro, sull’educazione e sulla riqualificazione degli umili (li chiamavano “diseredati”). Il pretesto è venuto dal ritrovamento della bozza manoscritta originale di Luigi Majno (l’avvocato dei poveritt) per il ricorso alla IV Sezione del Consiglio di Stato, dopo lo scioglimento imposto nel 1898 da Bava Beccaris e le modifiche a uno Statuto che perdeva molta delle sua modernità e della sua rappresentatività democratica. Da qui, attraverso le analisi dei curatori, la storia di quel decennio programmatico rivela un corpus di progetti, studi ed iniziative all’avanguardia, che presto divennero un modello di riferimento, non solo per Milano: merito della costanza e del rigore morale di un gruppo coeso di uomini e donne (“democratici e socialisti, laici senza partito, massoni, moderati e repubblicani” – ha ricordato Giovanni Spadolini) che seppero tradurre in opere e interventi “quello spirito di modernità e di previdenza, che costituisce l’oggetto essenziale e l’anima dell’Umanitaria”. Grazie a loro, l’idea del fondatore, Prospero Moisè Loria, divenne un’azione concreta, capace di dare risposte solidali e civili ai bisogni delle classi più deboli: come avrebbe scritto Carlo Emilio Gadda ne La Meccanica, “l’Idea funzionava”.
Dal testo. “Il Rendiconto storico e morale di quegli anni insiste molto sulla voglia di fare, di passare oltre gli intendimenti ed i propositi, purché si procedesse per gradi, facendo tesoro delle esperienze acquisite, “senza violare le intenzioni del filantropo fondatore della Società, ma anzi confortandole e illuminandole con ragioni storicamente più maturate”. L’impronta, il metodo, l’azione scelta dall’Umanitaria non sarà quella di sbaragliare “la concorrenza” o fare tabula rasa di quanto c’era già in campo a Milano, e nelle città in cui – presto – avrebbe esteso la sua azione (come, ad esempio Novara, dove cominciò ad occuparsi delle condizioni dei lavoratori delle campagne, in particolare delle risajuole, intervenendo anche al II Congresso dei lavoratori della Lomellina del novembre 1902). “Tutt’altro. L’Umanitaria ha piuttosto in animo di creare una fitta rete di relazioni, appoggi, contatti, relazioni con enti pubblici, federazioni di categoria, industrie, società di mutuo soccorso e cooperative di Milano e provincia, inaugurando una nuova politica di intervento, graduale quanto cospicuo, che farà subito notare la sostanziale differenza dal modus operandi dalle consuete attività caritative cittadine, con cui si esprimevano la maggior parte delle Opere Pie (e non solo quelle di stretta osservanza cattolica).”
I curatori. Alfredo Canavero insegna Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano. Si è occupato in prevalenza di storia del movimento cattolico e di storia della politica estera italiana del Novecento. Morris L. Ghezzi è professore ordinario di Filosofia e Sociologia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano, ha insegnato Teoria Generale del Diritto, Sociologia della Devianza e Sociologia del Lavoro in varie Università italiane ed estere ed è avvocato iscritto presso il Foro di Milano. Presidente della Lega Internazionale per i Diritti dell’Uomo e del Comitato Scientifico dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa, componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Permanente sulla Criminalità Organizzata (O.P.C.O.), nonché consigliere della Società Umanitaria e della Socrem. È stato componente della Commissione ministeriale di studio per la riforma del processo civile.
Indice dell’opera. Introduzione, di Piero Amos Nannini – L’Umanitaria e Milano. Una lunga e difficile gestazione (1893-1898), di Afredo Canavero – I moti del 1898, Luigi Majno e lo Statuto della Società Umanitaria, di Morris L. Ghezzi – L’inedito (Le memorie di Luigi Majno per la causa in difesa della Società Umanitaria davanti al Consiglio di Stato) – Forma e sostanza. Il primo biennio operativo (1902-1903), di Claudio A. Colombo – Documenti (La ricostituzione della Società Umanitaria – 1902. Un parere di Luigi Einaudi sulla Casa di Lavoro) – Indice dei nomi
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