lunedì 20 giugno 2016

Severino, Nietzsche, la "morte di Dio" e l' "eterno ritorno"




«Da più di mezzo secolo i miei scritti vanno mostrando che ciò che Parmenide dice dell' "essere" va detto invece degli enti. Di ogni ente cioè va affermata l'eternità perché è impossibile e contraddittorio che l'ente non sia. Conseguentemente è eterno ogni "ambiente" e dunque anche l'"ambiente umano" [...] Negarlo è, appunto, la Follia estrema del nichilismo, che identifica l'ente e il niente. Se "realismo" significa che certi enti potrebbero esistere anche se non esistesse l'uomo, il realismo è allora una forma di nichilismo ( cioè una tesi autocontraddittoria) - come l'idealismo. (Né l'uomo potrebbe esistere se non esistesse un qualsiasi altro ente)». 
(Emanuele Severino).