lunedì 4 luglio 2016

Il Gianicolo tra mito, storia e grande bellezza, raccontato al Vascello attraverso il libro di Carla Benocci e Marcello Fagiolo


vascello3“Il Gianicolo. Il colle ‘aureo’ della cultura internazionale, della sacralità e della memoria” raccontato nel cuore stesso del Gianicolo.  E’ stato presentato infatti nel parco del Vascello, sede del Grande Oriente d’Italia, il  libro di Carla Benocci e Marcello Fagiolo, (Edizioni Artemide) dedicato a questo luogo di Roma che è tra i più ricchi nel mondo  di storia e immortalato nel 2013 anche nel film da Oscar di Paolo Sorrentino “La Grande Bellezza”. Una preziosa occasione per il folto pubblico che ha partecipato all’incontro di rivivere leggende, fatti, eventi all’interno dello stesso scenario in cui si svolsero.   Affacciato  sulla città il Gianicolo è un unicum, non solo per habitat e  posizione naturale, ma anche per il suo straordinario retaggio culturale.  Può essere a buon diritto considerato, hanno sottolineato i curatori del volume,  una “repubblica internazionale” delle lettere e delle arti per le prestigiose istituzioni che vi hanno sede, dal Grande Oriente d’Italia all’Accademia dell’Arcadia, al Bosco Parrasio, alla Reale Accademia di Spagna, dall’American Academy, all’Institutum Romanum Finlandiae, all’IstitCopertinauto Italiano di Studi Germanici, all’Istituto di Norvegia di Roma, alla Fondazione Portus. Tutti enti che hanno partecipato al progetto che ha portato alla realizzazione dell’opera, che non tralascia nulla e che ricostruisce anche le mitiche origini legate alla figura di Giano, il dio del passato-futuro, cui si affiancano prima Noè  con l’arca e poi San Pietro, crocifisso sul Montorio (“Mons Aureus”), sul quale si è soffermato nel suo intervento Fagiolo . “Giano aveva – ha sottolineato lo studioso-   la funzione di portiere, di ianus ianitor, prefigurando il ruolo stesso di Pietro “. Una storia insomma dalle radici lontanissime nel tempo e leggendarie, ma che ancor oggi vive e  si dipana, nell’arco dei secoli. Un colle che fa parte della nostra storia, della storia di Italia, della sua nascita, del nostro Risorgimento. Nel 1849, come ha ricordato Antonella Ranaldi, sovrintendente di Milano, il Gianicolo fu infatti il protagonista dei combattimenti che concluderanno drammaticamente la seconda Repubblica Romana alla quale sarà dedicato il suggestivo parco delle rimembranze, con monumenti di Giuseppe e Anita Garibaldi e con le memorie degli “eroi” garibaldini. Combattimenti che cambiarono lo scenario architettonico di tutta l’area e che ebbero luogo anche all’interno dell’attuale sede massonica del Vascello, alla quale, nel libro, è dedicato un capitolo a firma del giornalista Angelo Di Rosa. E della cui celebre scogliera, alla quale avrebbe collaborato il Bernini,  e che riuscì a sopravvivere alle cannonate francesi, ha parlato Benocci, soffermandosi sul mistero della paternità di quella spettacolare scultura.
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Notevole l’impianto iconografico del libro a cui il Servizio Biblioteca, diretto da Bernardino Fioravanti che ha organizzato l’incontro,   ha collaborato fornendo come fonte i volumi “Grande riunione tenuta nella sala dell’ex-circolo popolare in Roma” (Roma : Tipografia Paterno, 1849) e un album di rare incisioni sulla Repubblica romana di parte francese. Al dibattito è intervenuto Giuseppe Monsagrati, docente di Storia della formazione degli Stati nazionali nel secolo XIX nella facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre e autore di saggi come “Roma senza il Papa. La Repubblica romana del 1849” (2014), “La primavera della Repubblica. Roma 1849: la città e il mondo” (2016). Ha chiuso i lavori il Gran Maestro Stefano Bisi. “Il Grande Oriente d’Italia  è un pezzo del Gianicolo, fa parte della sua storia, e siamo onorati di ospitare un evento del genere”, ha detto il Gm ricordando il tradizionale appuntamento del XX Settembre, dedicato quest’anno alla nascita, avvenuta 70 anni fa, della Repubblica italiana. “In questo giardino, ricco di storia, parleremo di immigrati, di istruzione, di libertà di culto, di lavoro insieme a rappresentanti della società civile e ad alcuni personaggi simbolo”, ha anticipato Bisi. “Vogliamo essere un laboratorio di speranza, un laboratorio di progetti perchè il Grande Oriente d’Italia merita un posto nell’attualità oltre che nella storia”, ha concluso.
E poi un gran finale a sorpresa. Al termine della serata, sul megaschermo installato dietro al tavolo dei relatori, è stato proiettato una parte del film Anita Garibaldi,del 1952, interpretato da Anna Magnani,  diretto da Goffredo Alessandrini e terminato da Francesco Rosi, in gran parte girato proprio a Villa il Vascello.
Scheda 
Carla Benocci, che dal 1980 opera nella Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali per lo studio, restauro, valorizzazione delle ville storiche.
Marcello Fagiolo già professore ordinario di Storia dell’Architettura a Firenze e alla “Sapienza” di Roma, fondatore del “Centro di studi sulla cultura e l’immagine di Roma” (1981), consulente del Ministero per i Beni Culturali dal 1980.

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