giovedì 4 agosto 2016

Che cosa è esattamente il potere iniziatico?


di Quirino Tirelli






Ha senso parlare di potere quando si parla di esoterismo?
È questa una domanda fondante che prima o poi, chi si occupa di esoterismo deve, in qualche modo, affrontare.
Le società iniziatiche si definiscono differenti dalle organizzazioni profane. Nel mondo profano assistiamo, quotidianamente, ad un'eterna lotta per la supremazia, ad una continua prevaricazione per l'affermazione della propria superiorità (homo homini lupus). Se le società esoteriche vogliono differenziarsi dalle organizzazioni profane devono, necessariamente, farlo anche sotto questo punto di vista. La domanda che tutti ci poniamo, però, è questa: «Ma sono davvero diverse le società iniziatiche dalle organizzazioni profane?».
Frequentando ambienti esoterici mi sono accorto che, anche qui, esiste una volontà di supremazia, voglia di comandare, voglia di sentirsi superiori ad altri fratelli (a volte solo in virtù del fatto di indossare orpelli colorati).
Certo, essendo le società esoteriche costituite da gruppi di persone, devono esserci delle regole che servono a scandire il corretto andamento dei lavori ed i rapporti interpersonali. Essendoci delle regole, per forza di cosa, debbono esserci dei rappresentanti  (ognuno con i propri compiti) preposti al controllo e alla corretta applicazione di queste regole.
Si discute tanto (discussione quanto mai attuale) in ambienti latomisti del doversi o del non doversi occupare di questioni di politica e di religione. Molto si è detto e molto si è scritto su questo punto e non è mia intenzione entrare nel merito di questa spinosa questione. Voglio, però, solo puntualizzare che la politica e la religione sono le espressioni più evidenti di un'estrinsecazione profana di un potere piramidale. I nostri padri fondatori (ispirati da un sapere ancestrale), evidentemente, avevano intuito il pericolo insito nell'occuparsi di politica e di religione. Evitare di farsi corrompere dal virus mortale che corrobora le nostre menti ed innalza il nostro ego. Come fare a conciliare l'eguaglianza con il potere? Come fare a sentirsi liberi con il potere?
Sia ben chiaro, non sto dicendo che è mia intenzione voler suggerire, a chi si occupa di esoterismo, di chiudersi al mondo esterno, anzi! Bisogna aprirsi al mondo esterno (ormai unica possibilità in una società interconnessa) ma evitando di farsi corrompere, evitando di entrare in circoli viziosi, DIFFERENZIANDOSI, come Iniziati, da logiche profane. E' questo il significato più profondo dei nostri lavori ed è questo l'insegnamento che possiamo, attraverso il nostro esempio, trasmettere all'esterno.
Sono infatti convinto che tutti noi abbiamo molto da trasmettere al mondo profano e che in effetti, tutti gli iniziati, hanno un potere intrinseco. In cosa consiste questo potere?
Per capire questo, dobbiamo scendere nel profondo e capire cosa vuol dire essere un Iniziato. Essere un Iniziato vuol dire aver acquisito un valore aggiunto, una plus valenza, che ci rende capaci di guardare e capire il mondo con occhi diversi. Proprio per il fatto che riusciamo a percepire, in maniera più intima, i sottili meccanismi a cui soggiacciono le cose sensibili, questo dovrebbe evitarci di cadere nelle trappole della materia. Andare oltre la materia, distaccarsi da essa, tendere allo spirituale. Essere immersi nella materia e proiettarsi mentalmente fuori di essa! Questo è il nostro potere. Solo capendo questo possiamo evitare l'altra trappola in cui cadono molti iniziati. Il voler differenziare LORO (i non iniziati) da NOI (gli Iniziati). Questa dicotomia perversa che tante vittime illustri ha mietuto. Un potere, quindi, il nostro, basato sull'esperienza, sul lavoro costante ed incessante. Non vi sembra già questa una differenza sostanziale che ci differenzia dal “mondo profano”?
Sono queste le basi, le fondamenta, da cui dobbiamo partire per cercare di incidere sulle umani sorti. Solo allora potremmo dire di lavorare per il bene ed il progresso dell'umanità, solo allora potremmo dire di avere un peso e di poter incidere sulla società. E' questa la rivoluzione che tutti auspicano!