giovedì 15 settembre 2016

XX Settembre-Repubblica70. Vascello Letterario, libri in rassegna il 19 settembre


L’evento è nel programma delle celebrazioni della Massoneria del Grande Oriente d’Italia per l’anniversario del XX Settembre e i 70 anni della Repubblica Italiana.

Sala della Biblioteca del Grande Oriente d'Italia
Sala della Biblioteca del Grande Oriente d’Italia
Al Vascello, sede nazionale del Grande Oriente d’Italia, il 19 settembre ci sarà una serata dedicata interamente ai libri. “Vascello Letterario” è il titolo della rassegna in cui gli stessi autori parleranno delle loro opere in un clima informale aperto a tutti. Sarà presente il Gran Maestro Stefano Bisi. Alle 18 apre il programma il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia con “I libri in cantiere”. Bernardino Fioravanti presenterà tre opere di prossima uscita alle quali il Servizio Biblioteca collabora con il supporto delle fonti storiche del Grande Oriente custodite negli archivi e nella biblioteca del Vascello. Il contributo ideale della Libera Muratoria alla crescita civile e democratica del paese è al centro di questi studi.
GIACOMO LEOPARDI, UN POETA CHE CI PERMETTERÀ DI RITROVARE L’ITALIA 
di Silvio Trentin, a cura di Antonella Antonia Paolini
Antonella Antonia Paolini ci fa conoscere come Silvio Trentin scelse l’esilio pur di rimanere fedele alla sua concezione dello Stato negata dal fascismo. Dalla Francia Trentin continuò a combattere per la libertà dell’Italia e dell’Europa. Il 13 gennaio 1940, tiene – a rischio della vita – una conferenza clandestina a Tolosa: sceglie la poesia e la filosofia di Giacomo Leopardi per incitare alla resistenza contro le avversità politiche. Silvio Trentin fu iniziato a Pisa nella Loggia “Darwin” del Grande Oriente d’Italia e poi fu membro della Loggia “La Parfaite Harmonie” di Tolosa del Grande Oriente di Francia. Il suo amore per la cultura italiana è una testimonianza di un’intransigenza antifascista e prelude ulteriori studi sul personaggio. ANTONELLA ANTONIA PAOLINI si è laureata in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Ha poi frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia. Si occupa di sceneggiatura prevalentemente per il cinema. È impegnata, con un progetto su Giacomo Leopardi, nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Studi Umanistici presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. È autrice della rubrica delle lettere di Giacomo Leopardi agli Italiani che cura dall’estate 2014 su La Domenica del Sole 24 Ore.
LA CATENA D’UNIONE. CONTRIBUTI PER UNA STORIA DELLA MASSONERIA 
di Gian Mario Cazzaniga
Gian Mario Cazzaniga presenta una raccolta di trentuno saggi da lui scritti sulla Massoneria. È una importante testimonianza sulla storia generale dell’istituzione massonica. Il volume è diviso in sezioni tematico-cronologiche, così da riassumerne una storia dagli inizi al primo Novecento. Non manca una proposta di consapevolezza per il futuro della Libera Muratoria. GIAN MARIO CAZZANIGA è uno studioso di illuminismo e filosofia classica tedesca, già professore ordinario di Filosofia Morale all’università di Pisa, dove è stato insignito dell’Ordine del Cherubino. Organizzatore di dodici convegni internazionali, visiting professor in una ventina di università straniere, è autore di 150 pubblicazioni scientifiche.
LA PARTECIPAZIONE DEI MASSONI ALLA RESISTENZA E ALLA LOTTA ANTIFASCISTA 
di Mauro Valeri
Mauro Valeri, come già avvenuto nel volume “Il generale nero. Domenico Mondelli bersagliere, aviatore, ardito”, rivela pagine ignorate del contributo della massoneria nella Resistenza al fascismo. MAURO VALERI, sociologo e psicoterapeuta, ha diretto l’Osservatorio nazionale sulla xenofobia dal 1992 al 1996, e dal 2005 è responsabile dell’Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio. Ha insegnato per diversi anni Sociologia delle Relazioni Etniche all’Università “La Sapienza” di Roma. Per Odradek ha pubblicato Il Generale nero. Domenico Mondelli: bersagliere, aviatore e ardito.
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Dopo lo spazio riservato al Servizio Biblioteca, “Vascello Letterario” prosegue gli incontri con gli autori e i loro libri con un programma ricco e articolato. Partecipano: Gian Piero Pagella (“Un massone racconta”, Fondazione Università Popolare di Torino), Pierluigi Cascioli (Perché dobbiamo essere orgogliosi di essere Italiani, Aracne), Pietro F. Bayeli (“Historia hominis. Centralità dell’uomo”, Betti), Nico Piro (“Afghanistan Missione Incompiuta”, Lantana), Cinzia Tani (“Donne pericolose. Passioni che hanno cambiato la storia”, Rizzoli), Velia Iacovino e Marcello Giannotti (“Eravamo un paese per giovani. Un selfie per il Risorgimento italiano”, Intermedia), Enzo Verrengia (“L’eredità di Hyde”, Piemme).
UN MASSONE RACCONTA
di Gian Piero Pagella, con prefazione del Gran Maestro Stefano Bisi e postfazione del Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso, presidente della Società per gli Asili Notturni di Torino, Fondazione Università Popolare di Torino, 2016.
pagellaPRESENTA ANGELO DI ROSA | In questa opera, uscita in seconda edizione dopo la prima pubblicazione nel 2006 con Bastogi Editore, sono ricostruiti vent’anni di storia del Grande Oriente d’Italia oggi più che mai riconosciuti e interpretati superficialmente. Gian Piero Pagella approfondisce un periodo difficile del Grande Oriente attraverso la sua esperienza – dal 1990 al 1993 – nell’ambito della giunta governata da Giuliano Di Bernardo, Gran Maestro dell’epoca, poi fuoriuscito e depennato. “Un’opera illuminante, – si legge nella prefazione del Gran Maestro Bisi – che irradia di luce un periodo turbolento della storia del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani e che ha due grandi pregi: quelli della sintesi e delle chiarezza. Un volume per i fratelli e per tutti coloro che non fanno parte dell’Obbedienza ma vogliono conoscere da vicino aspetti storici che devono uscire definitivamente dall’ombra ed essere oggetto di studio e di riflessione. Perché la memoria aiuta e stimola la ricerca della Verità.”
GIAN PIERO PAGELLA, sposato con un figlio, diplomato, laureato, svolge da trent’anni la professione di commercialista in Torino. Impegnato nel sociale, è parte attiva di associazioni benefiche torinesi quali la Società per gli Asili Notturni, il Piccolo Cosmo, la Fondazione Università Popolare di Torino e la Società per la Cremazione. Con l’Università Popolare di Torino Editore ha pubblicato: Cronache dal Piemonte. 1821-1848Pensieri d’amore e di figuraQuarantadue Cose Viste.
PERCHÉ DOBBIAMO ESSERE ORGOGLIOSI DI ESSERE ITALIANI
a cura di Pierluigi Casciolicon prefazione di Vittorio Macioce e postfazione di Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, Aracne editrice, 2016
Il libro di Pierluigi Cascioli
PRESENTA SANTI FEDELE | La Civiltà Euroccidentale ha le sue radici nell’antica Grecia e nella Romanitas? Il cristianesimo è stato il padre della Civiltà Euroccidentale? La globalizzazione quale influenza ha sulle identità nazionali? Quali sono gli aspetti che caratterizzano l’identità nazionale degli Italiani? Quali sono gli elementi fondanti della Civiltà Euroccidentale? A queste domande hanno risposto 34 studiosi (tra cui Claudio Bonvecchio, Santi Fedele ed altri sei massoni) e il curatore del volume, che inoltre presenta  suoi contributi anche su altre tematiche: No all’autarchia spirituale; Non scontro ma confronto e dialogo tra le civiltà; Attenzione verso l’Altro; L’individuo solidale è il cardine della Civiltà Euroccidentale. Tutti i popoli hanno virtù e difetti. Anche il popolo italiano ha difetti. Il principale consiste nel fatto che ignora il proprio grande valore. Questa è la tesi originale del libro.
PIERLUIGI CASCIOLI è giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti del Lazio. Ha collaborato per cinque anni con l’Ansa e per sei anni con Il Sole 24 Ore. Laureato alla Sapienza Università di Roma, Facoltà di lettere e filosofia, con una tesi in sociologia, ha seguito la Scuola di perfezionamento in sociologia e ha collaborato per sette ricerche con il Censis. Nell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economica (Ocse, Parigi), nel Comitato delle politiche per la scienza e la tecnologia è stato il rappresentante dell’Italia e il vicepresidente del Comitato. Collabora con l’organizzazione scientifica internazionale “The Abdus Salam International Center for Theoretical Physics (Ictp), basata a Trieste e gestita dall’Unesco.
HISTORIA HOMINIS. CENTRALITÀ DELL’UOMO 
di Pietro F. Bayeli, Betti Editrice, 2016
Il libro di Pietro Bayeli
PRESENTA ANGELO DI ROSA | L’uomo, considerato in tutte le sue sfaccettature, fa da filo conduttore al testo. Uno studio fisico, psichico, filosofico, religioso, sociale, politico, storico della personalità umana concretizzata dagli esempi di alcuni importanti personaggi come Cicerone, Cecco Angiolieri, Dante Alighieri, Voltaire, Antoine de Saint-Exupéry e, più recenti, Ratzinger e Bergoglio. Dell’uomo vengono considerati gli aspetti positivi e negativi, la singolarità della persona e la sua comunione sociale, la concretezza del vivere quotidiano, la metafisica di un pensiero utopico come un generale e totale amore, la trascendenza di una perfezione divina… A una generica e fondamentale bontà d’animo, a un’apertura alla tolleranza, alla genialità, a uno spiccato gusto artistico, si contrappongono gretto individualismo, opportunismo, settarismo. Come Italiani scarseggiamo di alcune qualità che invece altri popoli hanno (es. le anglosassoni virtù del comune utilitarismo e del personale pragmatismo). Con una società in un continuo divenire, proiettata verso una totale globalizzazione, permane viva la speranza di una italica acquisizione anche di quelle umane virtù di cui storicamente scarseggia.
PIETRO FRANCESCO BAYELI è veneto ma vive a Siena dove, nell’ateneo cittadino, ha compiuto i suoi studi in Medicina. Docente di Gastroenterologia presso l’Università di  Siena  , ha fondato e diretto la Scuola di Specializzazione in Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva. Ha al suo attivo 170 lavori scientifici, pubblicati su libri, riviste italiane ed estere e interventi, in qualità di relatore, in numerosi convegni e congressi nazionali e internazionali. Lasciato l’ateneo, e poi la libera professione, si è dedicato allo studio del pensiero filosofico al quale era già orientato in virtù dalla sua appartenenza alla Libera Muratoria del  Grande Oriente d’Italia. La sua passione e i suoi studi in ambito filosofico, scientifico, socio-politico e anche religioso hanno trovato spazio in numerose pubblicazioni sulla rivista ufficiale della Massoneria Italiana, “Hiram”. Il desiderio di concentrare e condensare in un unico volume meditati pensieri vecchi e nuovi, legati alle realtà di questo nostro tempo, è la causa determinante della nascita di questo libro.
AFGHANISTAN MISSIONE INCOMPIUTA 2001-2015
di Nico Piro, Lantana editore, 2016
piroPRESENTA ANGELO DI ROSA | Un conflitto durato più della seconda guerra mondiale. Una missione internazionale costata milioni di euro e migliaia di vite, comprese quelle di molti italiani. Un Paese lontano migliaia e migliaia di chilometri dalle capitali del pianeta, senza accesso al mare, bloccato in un tempo che agli occidentali appare come «medioevale». Eppure l’Afghanistan è da sempre il crocevia delle rotte commerciali che attraversano l’Asia, la terra di conquista delle grandi potenze, da Alessandro Magno ai britannici, fino ai sovietici: il «cimitero degli Imperi», dove nessun straniero è mai riuscito a vincere.
 Una casta di politici locali si è arricchita con la «democrazia» a spese del proprio popolo, che invece ha pagato un enorme tributo fatto di vittime civili. E mentre nuove missioni internazionali e nuove guerre si affacciano all’orizzonte, abbiamo il dovere di ricordare, ricostruire, capire.Afghanistan Missione Incompiuta  2001-2015 è scritto da uno dei giornalisti italiani che ha dedicato maggior attenzione a questo Paese. Attraverso un racconto in prima persona di episodi minori e di altri entrati a far parte della Storia, il libro racconta gli errori, le bugie, i cambiamenti di rotta in questi 15 anni di missione internazionale. È un viaggio fatto di date, fatti, cifre, ma narrato con il passo della letteratura di viaggio. Un racconto crudo ma carico di dettagli, per condurci in uno dei luoghi più pericolosi e complessi al mondo. Il saggio è già stato prodotto dalla casa editrice Lantana (scarica l’anteprima dell’ebook (formato epub).
NICO PIRO è un inviato del Tg3. Per il suo lavoro in Afghanistan e in area di crisi ha ricevuto il Premio Ilaria Alpi (2008), il Premio Marco Luchetta (2009), una menzione speciale al Premio Anello Debole (2007), il Premio Paolo Frajese (2009), il Premio Guido Carletti (2010), il premio Giancarlo Siani (2011). Nel 2015 ha autoprodotto, filmato e montato il documentario “Killa Dizez” sull’epidemia di Ebola in Sierra Leone, che ha ricevuto riconoscimenti in Italia e all’Estero.
DONNE PERICOLOSE. PASSIONI CHE HANNO CAMBIATO LA STORIA
di Cinzia Tani, Rizzoli, 2016
L'ultimo libro di Cinzia Tani
PRESENTA ENZO VERRENGIA | “Gli uomini hanno i viaggi, le donne hanno gli amanti”. Se André Malraux avesse conosciuto meglio alcune delle protagoniste di queste pagine, forse non si sarebbe azzardato a liquidare così le passioni femminili. Perché spesso quelle storie d’amore sono il motore nascosto di grandi eventi storici. Soprattutto se a innamorarsi sono donne che hanno avuto un ruolo importante nello spionaggio del Novecento. Alcune hanno iniziato a collaborare con i servizi segreti per spirito d’avventura e patriottismo, altre perché non avrebbero potuto fare diversamente, e sono partite contro tutto e tutti gettandosi con un paracadute come Krystina Skarbek o resistendo alle più atroci torture come Odette Brailly. La più famosa è Mata Hari, la più insospettabile Joséphine Baker, mogli infelici e collezioniste di amanti, l’una giustiziata come doppiogiochista, l’altra convinta collaboratrice della sua patria d’elezione, la Francia. E come loro Gertrude Bell, archeologa, scrittrice e agente segreto in Medio Oriente durante la Grande Guerra. E ancora Violette Morris, campionessa sportiva francese, bisessuale, che lavorò per la Germania, o la bellissima attrice austriaca Hedy Lamarr, che fuggendo a un marito dispotico che collaborava con i tedeschi, ne portò con sé i segreti militari. Cinzia Tani ha magistralmente restituito a queste ‘Donne pericolose’ il loro posto nella storia. Sono ritratti indimenticabili di avventuriere affascinanti e ambigue, passionali e generose, potenti ed emozionanti.
CINZIA TANI, romana,  è scrittrice e autrice e conduttrice di programmi radio-televisivi. Ha pubblicato i libri: Sognando California (Marsilio), Premiopoli  (Mondadori), I mesi blu  (Marsilio),  FantasticaMente: Paure e manie degli Italiani (Nuova Eri), Dalla Russia alla Russia (Longanesi), Assassine   (Mondadori), Come Vivere FantasticaMente con cento paure (Rai-Eri), Coppie assassine (Mondadori), Nero di Londra  (Mondadori), Amori al bivio (Sperling & Kupfer), Amori crudeli (Mondadori), I segreti delle donne (Sperling & Kupfer), L’insonne (Mondadori), Rosso (Giulio Perrone Editore), Sole e ombra (Mondadori), La brava moglie (Piemme), Panico (Mondadori), Lo stupore del mondo (Mondadori), Rabbia (Mondadori), La migliore amica (Piemme), La Mela (Gallucci Editore), Charleston (Mondadori), Io sono un’assassina (Mondadori), Stringimi (Piemme), Il bacio della Dionea (Mondadori), Mia per sempre (Mondadori). Ha diretto i mensile Elite e Firma. Ha insegnato Storia sociale del delitto presso la Facoltà di Sociologia, Università La Sapienza di Roma. Tiene un laboratorio di scrittura alla LUISS. È Cavaliere della Repubblica per meriti culturali.
ERAVAMO UN PAESE PER GIOVANI. UN SELFIE PER IL RISORGIMENTO ITALIANO
di Velia Iacovino e Marcello Giannotti, Intermedia Edizioni, 2016
Il libro di Iacovino e Giannotti
PRESENTANO GLI AUTORI | Il Risorgimento italiano è una storia anche, o forse soprattutto, di ragazzi. Di generazioni che, nel corso di 50 anni, scelsero una strada impervia, pericolosa e priva di gratificazioni per seguire ciò in cui credevano e che li emozionava. Raccontare la vita di Enrico Tazzoli, Bianca Milesi, Enrichetta Di Lorenzo, Ciro Menotti, Rosa Rangoni, Michele Morelli, Cristina Belgioioso e altri giovani significa entrare direttamente e senza accademie nel cuore di quegli anni. Un manuale diretto, che attinge a piene mani alla storia, ma che la racconta con toni, parole e emozioni della nostra epoca. Con l’obiettivo di far scoprire e riscoprire ai nativi digitali di oggi il coraggio e l’orgoglio della loro età. Velia Iacovino, giornalista, è direttore editoriale della testata “Futuro quotidiano”. Ha lavorato a lungo per l’agenzia di stampa Adnkronos, dove ha ricoperto vari incarichi fino a diventare condirettore. Ha collaborato con la Rai, con l’Agenzia di stampa Nova e con Linkiesta e attualmente scrive per la rivista l’Eterno Ulisse. È docente di Comunicazione e Storia dell’audiovisivo all’University of the Arts di Roma. Tra le sue pubblicazioni, “Il Sipario della Mezzaluna” (Bulzoni), un saggio sulle origini dello spettacolo nel mondo islamico, e “Privacy: journalists under constraint” (Public life/Privatelife – what are the bounderies for European Journalist ottobre 2014). È presidente del Franco Cuomo International Award e vicepresidente dell’associazione culturale Ancislink. Marcello Giannotti, giornalista, è responsabile  dei contenuti entertainment dell’agenzia di comunicazione MN Italia e si occupa della promozione di artisti, aziende ed eventi. Ha lavorato per diverse testate tra cui l’agenzia di stampa Adnkronos. È stato autore di programmi radiofonici per Radio Rai ed è autore di alcuni libri sulla musica italiana, sul Festival di Sanremo e del saggio “Teddy Boys. Rockettari e Cyberpunk” dedicato alla soria dei teenager italiani.
L’EREDITÀ DI HYDE
di Enzo Verrengia, Piemme, 2013
Il romanzo gotico di Verrengia
PRESENTA CINZIA TANI | Londra, 1885. Il dottor Jekyll è riuscito nel suo esperimento e ha dato vita a Hyde, essere demoniaco e malvagio, puro distillato del Male. “C’è qualcosa che non va nel suo aspetto; qualcosa di sgradevole, qualcosa di veramente detestabile. Non avevo mai visto un uomo che mi ispirasse tanta repellenza, eppure non saprei dire perché”. Questa storia inizia dove finisce il romanzo di Robert Louis Stevenson. Il lucernario aperto, gocce di pioggia che picchiettano il pavimento. Il corpo di Hyde che poco prima giaceva riverso a terra nel laboratorio di Jekyll è scomparso. Un inganno, la sua morte. E se è vivo, ora è libero di infierire sul mondo. Una strage di cani, un neonato rapito dalla culla, una giovane insidiata nella sua carrozza sono i primi segni del suo passaggio. Prima che Londra soccomba al suo flagello, qualcuno deve fermarlo. È la polizia di Scotland Yard, con l’aiuto di un giovane e zelante medico di nome Conan Doyle, a mettersi sulle sue tracce. Non sanno, loro, che quella creatura non è preda dell’istinto ma agisce secondo un lucido piano. Un disegno che richiede diabolica perseveranza e dedizione. E che minaccia di consegnare al Male l’umanità intera”. “L’eredità di Hyde” è un romanzo gotico in cui la fiction si incastra con la verità storica. Il lettore è immerso nella storia vittoriana allargando la visione fino a oggi per assimilare un concetto intimo che impregna la nostra epoca: la paura. Da qui la paralisi e il vuoto, fino a quando arriva un Hyde qualsiasi a colmarlo. É la fine della libertà, l’inizio di un incubo.
ENZO VERRENGIA, scrittore e giornalista. Vive tra Pescara e la Puglia. Esordisce con regie radiofoniche per la Rai di Bari, testi per il teatro e il cabaret, oltre a fare televisione (sia Rai che Mediaset) come autore e attore. Scrive su La Gazzetta del Mezzogiorno, con approfondimenti di cultura, costume e politica internazionale. Per la stessa testata si occupa inoltre di thriller, spionaggio e narrativa angloamericana. Collabora a vari quotidiani e periodici nazionali, tra i quali L’Unità e ViaPo, il supplemento culturale del sabato del quotidiano Conquiste del Lavoro. Interviene per commenti di attualità nel programma televisivo Il Caffè di Raiuno. L’attività di giornalista è comunque un risultato del lavoro ininterrotto di documentazione cui si dedica per la sua vocazione di narratore. Ha dato il proprio apporto alle edizioni italiane delle riviste di fantascienza Isaac Asimov’s Science Fiction Magazine e Analog, dirette da Daniele Brolli. Successivamente entra nell’orbita alla storica rivista Robot. Qui, sul numero 4, dell’estate 2004, appare il racconto La corsa del bruco, con cui vince il Premio Galassia di quell’anno]. Ha sceneggiato un’avventura dell’albo a fumetti Martin Mystère, pubblicata dal numero 208 al 210 nel 1999 e intitolata Zeppelin!, sull’incendio inspiegato del dirigibile Hindenburg. Ha tradotto per le case editrici Editrice Nord, RCS, Hobby & Work e Longanesi, firmando con Maria Cristina Pietri la versione italiana dei romanzi di Elizabeth George dal 1999 al 2005.Con la pubblicazione del suo romanzo spionistico Sandblast su Segretissimo, sotto lo pseudonimo di Kevin Hochs, si è arruolato nella “Foreign Legion”, il gruppo di scrittori italiani “sotto copertura”, che annovera tra gli altri Stefano Di Marino (alias Stephen Gunn e Xavier LeNormand), Andrea Carlo Cappi (alias François Torrent), Giancarlo Narciso (alias Jack Morisco) o Gianfranco Nerozzi (alias Jo Lancaster Reno).