lunedì 28 novembre 2016

Campi Salentina, Città del Libro 2016. Incontro dedicato alla Massoneria


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Insieme al Gran Maestro, la giornalista Leda Cesari e a Alberto Maritati, già senatore della Repubblica. In piedi, Cosimo Durante, presidente di “Città del Libro”.
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Pubblico in sala per la conferenza con il Gran Maestro
“Mediterraneo, l’audacia dell’incontro” è il tema centrale della XXI Città del Libro che si è tenuta a Campi Salentina, nel leccese, dal 25 al 27 novembre. Tre giorni pieni di incontri, mostre, seminari, workshop e laboratori didattici con una sezione dedicata a bambini e ragazzi. Le scuole, a partire da quella primaria, sono state direttamente coinvolte a stimolare i giovanissimi alla lettura e a confrontarsi su temi di strettissima attualità (legalità, giustizia, diritti umani, pace, lotta alla mafia, ecosostenibilità) e quelli propri della loro generazione e che interessano fenomeni di disagio, come l’anoressia e il bullismo.
Il Gran Maestro Stefano Bisi è stato tra i protagonisti dell’ultimo giorno di lavori caratterizzati da una serie di eventi di ampio respiro all’interno di tre sezioni – “Le primavere non fioriscono”, “La periferia d’Europa” e “Un mare di risorse” – che si collegano e sviluppano il tema conduttore.
“Dalle ombre all’impegno civile. Massoneria e Costituzione” è il titolo dell’incontro al quale ha partecipato il Gran Maestro insieme a Cosimo Durante, presidente di “Città del Libro”, alla giornalista Leda Cesari e a Alberto Maritati, già senatore della Repubblica.  L’evento si è tenuto alle 16,30, in Piazza Libertà, sede della manifestazionenel centro storico di Campi Salentina.
Numeroso il pubblico in sala che ha seguito con molto interesse lo scambio tra i relatori. Per Leda Cesari,  “la Massoneria ha fatto la storia d’Italia” e secondo Maritati, che è stato Vice Procuratore Nazionale Antimafia, non sono stati “mai accertati collegamenti strutturali tra Massoneria e organizzazioni criminali”. Il Gran Maestro, nel suo intervento, ha evidenziato l’impegno continuo che la Massoneria del Grande Oriente d’Italia svolge per evitare di essere assimilata – per interesse, pregiudizio e molta ignoranza – a fenomeni estranei, richiamati da certi media, alle attività massoniche. Le facili strumentalizzazioni, ha ribadito, purtroppo emergono con insistenza nei periodi di crisi sociale e culturale qual è quello che stiamo vivendo e non solo in Italia.
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