giovedì 24 novembre 2016

La giudice Magi va in loggia a parlare di Costituzione | Il Tirreno Prato


È la prima volta che un magistrato è relatore in un incontro della Massoneria. Il maestro venerabile della Loggia Meoni-Mazzoni di Prato: «È un fatto storico». Il magistrato ha accettato volentieri l’invito: «Non ci vedo nulla di strano – ha spiegato -. Si tratta di un’associazione libera ed io sono per la libertà di conoscere. E per me la libertà è un valore assoluto. Visto che mi hanno invitato a parlare l’ho fatto con piacere e sono contenta che abbiano scelto me. Io primo giudice, per di più donna, a entrare in un Tempio Massonico. Ho provato stupore e anche un pizzico di orgoglio perché se mi hanno chiamato vuol dire che si fidano di me». (articolo di Azelio Biagioni).

il-tirreno-pistoia-24-11-2016_pagina_2PRATO. È quasi sicuramente il primo giudice a varcare la soglia di un tempio massonico. Jacqueline Monica Magi nella serata di martedì 23 novembre è stata ospite della massoneria pratese. Magi ha parlato durante la sospensione dei lavori di una tornata rituale in grado di apprendista (alla quale possono prendere parte i massoni di tutti i gradi). L’appuntamento è stato organizzato dalla loggia “Meoni e Mazzoni” (maestro venerabile l’avvocato Massimo Taiti) in collaborazione con le altre due logge pratesi, “l’Intelligenza e lavoro” e la “Filippo Mazzei” presenti con i maestri venerabili Piero Riccomini Lorenzo Lecchini Giovannoni. «Una volta sospesi i lavori – spiega Taiti – quindi chiuso il libro sacro e separati la squadra dal compasso abbiamo fatto entrare nel nostro tempio gli ospiti della serata, prima fra tutte la giudice Jacqueline Magi. Con lei il presidente dell’ordine degli avvocati di Prato Lamberto Galletti, due giornalisti, Edy Pacini e Patrizia Scotto Di Santolopresidente e vice presidente dell’associazione “Anna Maria Marino”, la consigliera comunale Rita Pieri e Carlotta Taiti».
Durante la serata la giudice Magi ha parlato dell’articolo 18 della Costituzione, quello inerente la libertà di associarsi, quindi dell’articolo 21 della Carta costituzionale italiana e poi c’è stato spazio anche per trattare un tema importante come la violenza sulle donne, del quale si occupa l’associazione “Anna Maria Marino”. Per l’occasione hanno presenziato alcune personalità del Grande Oriente d’Italia: il Gran Maestro Stefano Bisi, il Gran Maestro Onorario Massimo BianchiFederico Donati, Gran Dignitario responsabile degli affari costituzionali della Gran Loggia, e Francesco Borgognoni, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Toscana. «L’incontro – spiega Massimo Taiti – è un modo per abbattere i muri, a volte si sentono tante inesattezze sulla massoneria perché le persone non la conoscono. È un modo per aprirsi e per far vedere quello che facciamo. La presenza della dottoressa Magi è un fatto sicuramente storico. Inoltre – aggiunge il maestro venerabile della Meoni e Mazzoni – abbiamo voluto che si parlasse della violenza sulle donne in vista della giornata nazionale contro questo triste fenomeno che ricorre il 25 novembre». Stefano Bisi è stato positivamente sorpreso quando ha visto entrare Jacqueline Magi, il primo giudice italiano a entrare in una casa massonica.
Jacqueline Magi ha ricordato come nell’articolo 18 della Costituzione vi sia il diritto dei cittadini di associarsi liberamente e ha poi spiegato come l’essere cittadini comporta diritti ma anche doveri. «Ma – ha detto – dove non c’è la libertà i cittadini sono sudditi. La libertà è la mamma della responsabilità».
Il magistrato ha accettato volentieri l’invito: «Non ci vedo nulla di strano – ha spiegato – Si tratta di un’associazione libera ed io sono per la libertà di conoscere. E per me la libertà è un valore assoluto. Visto che mi hanno invitato a parlare l’ho fatto con piacere e sono contenta che abbiano scelto me. Io primo giudice, per di più donna, a entrare in un Tempio Massonico. Ho provato stupore e anche un pizzico di orgoglio perché se mi hanno chiamato vuol dire che si fidano di me».
La serata è stata l’occasione per parlare anche della violenza sulle donne. L’avvocato Edy Pacini ha raccontato di cosa si occupa l’associazione “Anna Maria Marino”, che porta il nome della madre della Magi, con sede in via Santa Trinità e che opera come punto di riferimento per l’associazione non profit milanese “Senza veli sulla lingua”. I massoni hanno deciso di donare il ricavato dal tronco della vedova, ovvero l’obolo, della tornata di martedì sera, all’ente. Uno dei tanti gesti di beneficenza che la massoneria compie. (Azelio Biagioni)
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