lunedì 7 novembre 2016

Misteri iniziatici: successo a Spilimbergo. Tiziano Busca: «Siamo ancora capaci di farci le domande di un tempo?»






Grande successo a Spilimbergo per la doppia presentazione (a cura del Clan Sinclair) dei due libri di Tiziano Busca e Massimo Agostini, entrambi pubblicati da Tipheret. «Il Rito di York: storia e metastoria» sta acquistando sempre maggior credito negli studi di settore, quelli massonici anche per essere di fatto il primo testo completo e autorevole sull'argomento.
«C'è chi decide di percorrere la via della materia, chi quella dello spirito», ha detto il Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dell'Arco Reale. «Un tempo c'erano i sacerdoti che riuscivano a trovare nella natura segni analogici con il mondo superiore. Ma l'uomo del 2016 è ancora capace di farsi gli stessi interrogativi di quel tempo?». San Francesco ha rappresentato un modo di essere, come possiamo vedere nella lettera d'amore a Santa Chiara che Tiziano Busca ha letto. «Non occorrono né preti, né chiese, né monaci. Solo l'Altissimo e noi. Ed ecco a cosa serve la Massoneria in generale e il Rito di York in particolare. Tutti noi abbiamo bisogno di una vibrazione comune, ognuno con la sua pietra, la sua conoscenza, il suo sapere».
Busca ha poi chiarito il perché del nome della sua carica nello York. «Il Sommo Sacerdote era l'unico autorizzato a entrare nel Sancta Sanctorum del Tempio di Re Salomone. I fedeli stavano nel portico, i sacerdoti nel Tempio ma solo uno, nel giorno di Yom Kippur, poteva entrare nel luogo più sacro a rendere presente il Nome, quello che viene rivelato nel grado dell'Arco Reale. Vedete bene il significato simbolico di tutto questo. Perché questo è il mondo iniziatico: cogliere il senso del nostro viaggio, dire perché siamo qui. Tutti uguali davanti alla morte e tutti impegnati nella stessa ricerca. Pensiamo a Totò e alla poesia del suo messaggio».
Il Sommo Sacerdote ha fatto anche un riferimento alla situazione politica. C'è troppa Europa dell'economia e delle burocrazia e poca umanità. «Noi siamo sempre dalla parte dell'uomo del dubbio, dell'uomo semplice. Questo vogliamo raccogliere e comunicare...»

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