martedì 6 dicembre 2016

Il Cantico delle Creature chiude la rassegna della Loggia Ettore Ferrari di Palmi


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Immagine della rassegna “L’essenziale è invisibile agli occhi”
Si è tenuto il 2 dicembre nella casa massonica di Palmi l’ultimo appuntamento della rassegna “L’essenziale è invisibile agli occhi” della Loggia Ettore Ferrari (272) della città. “Laudato sii…” è il titolo della tavola presentata nella tornata conclusiva da Nicola Catalano, membro della Loggia Giuseppe Logoteta (277) di Reggio Calabria.
Il “Cantico delle Creature” musicato da Angelo Branduardi ha aperto i lavori per poi lasciare spazio all’esposizione di Catalano che ha iniziato il suo intervento illustrando gli elementi presenti, in chiave esoterica, nella vita di Francesco e nel Cantico, la prima lirica scritta in italiano di cui si ha notizia, e che appaiono insospettabili indizi del legame tra via mistica e cammino iniziatico. Il Cantico delle Creature o di Frate Sole è, infatti, una lode all’Altissimo per la bellezza del creato che contiene riferimenti numerologici e influenze islamiche e orientali, frutto probabilmente della permanenza di Francesco presso il Sultano d’Egitto e in Israele, basti pensare al TAU francescano, ultima lettera dell’alfabeto ebraico. L’oratore non ha trascurato il simbolismo esoterico sotteso alla costruzione della Basilica di Assisi, opera di frate Elia, suo discepolo soffermandosi sulla sua figura, per molti versi rimasta misteriosa, legata, tra l’altro, all’imperatore Federico II e alla costruzione di Castel del Monte.
Alla tornata hanno partecipato rappresentanze delle logge Pitagora-XXIX Agosto di Palmi, Monteleone di Vibo Valentia e Mazzini, Pitagora, Logoteta e Garibaldi di Reggio Calabria.
A tutti i presenti è stato distribuito, in ricordo della tornata un segnalibro con raffigurato il Rosone della Basilica di Assisi (il Tetramorfo, i quattro simboli degli Evangelisti che, nelle dottrine ermetiche, riconduce alle quattro creature associate ai quattro elementi: il Toro alla Terra, l’Uomo all’Acqua, il Leone al Fuoco e l’Aquila all’Aria).
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Il segnalibro, dono della serata