venerdì 16 dicembre 2016

Roma: Al Teatro Quirino in scena “L’Affaire Calas” il 19 dicembre






(AGENPARL) – Roma, 04 dic 2016 – “L’affare Calas” in scena al teatro Quirino a Roma il 19 dicembre alle ore 20.30.

E’ il primo evento che organizza il Rito Scozzese Antico ed Accettato nell’ambito del programma culturale per i giovani.

In scena l’intera classe IV B del Liceo Scientifico del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma, dove gli studenti saranno i protagonisti del capolavoro di Voltaire.

Regia di Claudio Capecelatro.

Il ricavato sarà devoluto all’ospedale Bambin Gesù per dare un’istruzione ai bambini lì ricoverati.

Il Trattato sulla tolleranza è una delle più famose opere di Voltaire. Pubblicata in Francia nel 1763 costituisce un testo fondamentale della riflessione sulla libertà di credo, sul rispetto delle opinioni e di molte di quelle caratteristiche con cui oggi identifichiamo una società come civile.

Nella Francia della metà del Settecento sono ancora presenti forti contrasti ideologico-religiosi. La pratica della tortura e dell’incriminazione sommaria è più che in uso e basta poco perché un clima tanto avvelenato esploda in ritorsioni estremamente violente verso gli esponenti della parte avversa, quale che sia in quel momento. In questo ambiente culturale Voltaire si batte contro quella che definisce come “superstizione”: un misto di fanatismo religioso, irrazionalità e incapacità di vedere le gravi conseguenze del ricorso alla violenza gratuita, alla sopraffazione, alla tortura e diffamazione, che spesso spazza via intere famiglie.

In particolare Voltaire rivolge la sua attenzione e l’opera della sua penna a diversi casi di clamorosi errori giudiziari finiti in tragedia. Tra i vari merita ricordare i più famosi: il caso Calas, il caso Sirven, e quello di La Barre. Nella Francia del 1761 viene trovato morto, perché impiccato ad una trave del suo granaio, il giovane Marc-Antoine Calas, figlio di un commerciante protestante ugonotto. Del ragazzo si vociferava che fosse sul punto di convertirsi al cattolicesimo. In un clima ancora ammorbato da fanatismi religiosi e sospetti, la vox populi comincia a mormorare che il ragazzo sia stato ucciso dal suo padre, Jean Calas, per impedirne la conversione.

L’uomo viene imprigionato, giudicato colpevole e mandato a morte “per ruota”, cioè per tortura, il 9 marzo 1762.