martedì 3 gennaio 2017

Il 4 febbraio a Firenze la presentazione del libro di Gian Mario Cazzaniga “La catena d’unione”


Vascello Letterario-Gian Mario Cazzaniga
Vascello Letterario-Gian Mario Cazzaniga
Sarà presentato il 4 febbraio a Firenze l’ultimo saggio di Gian Maria Cazzaniga “La catena d’unione. Contributi per una storia della massoneria”. L’appuntamento è alle ore 16:30 presso l’Hotel Mediterraneo, Lungarno del Tempio, 44. Modera il Gran Bibliotecario Dino Fioravanti. Introduce il Presidente del Collegio Circoscrizionale della Toscana Francesco Borgognoni. All’evento è prevista la partecipazione del Gran Maestro  Stefano Bisi. L’opera, edita da Ets, contiene trentuno saggi, attraverso i quali l’autore, che è stato  professore ordinario di Filosofia Morale all’Università di Pisa, ricostruisce una storia generale della Massoneria e di altre società ad essa correlate (Carboneria, Fratelli Cacciatori, Cavalieri del Lavoro). Il volume è diviso per sezioni tematico-cronologiche, così da riassumerne una storia dagli inizi al primo Novecento: I. Origini della massoneria II. Massoneria e illuminismo III. Massoneria e università a Pisa IV. Massoneria e rivoluzioni moderne V. Massoneria e Risorgimento VI. Massoneria e movimento operaio. In questi saggi la Massoneria viene collocata all’interno della fioritura dell’associazionismo volontario nel XVIII secolo, espressione dunque del fenomeno costitutivo della modernità: l’invenzione del legame sociale e l’affermarsi di una visione della comunità umana come autopoiesi, che cioè ridefinisce continuamente se stessa e si sostiene e riproduce dal proprio interno. La catena d’unione, simbolo di fraternità universale e legame che unisce fra loro sia ritualmente i membri di una loggia sia idealmente tutti i massoni sparsi per il mondo, ne è immagine esemplare. Il programma di perfezionamento dell’uomo che aspira a riacquistare libertà ed eguaglianza naturali, maturato nelle logge settecentesche, finirà per incontrare, con esiti alterni, le rivoluzioni atlantiche, il sorgere di stati-nazione e il tentativo di unirli in associazioni sovranazionali di arbitrato e difesa della pace. Ciò che resta come grande eredità è il modello associativo massonico, di cui avremo filiazioni molteplici nell’Ottocento, dalle società operaie di mutuo soccorso alle prime società sportive e al partito di massa, in cui la politica si costituisce come religione dei moderni.