venerdì 10 febbraio 2017

Le atmosfere magiche alla corte degli Estensi. Convegno della Massoneria ferrarese il 4 marzo


Locandina convegno
“Astrologia, magia, esoterismo ed alchimia nella Ferrara degli Estensi ai tempi di Ludovico Ariosto” è il titolo del convegno del Grande Oriente d’Italia in programma a Ferrara il 4 marzo a cura delle logge ferraresi “Giordano Bruno” (852) e “Girolamo Savonarola” (104) e della “Sol Invictus” (1476) di Bondeno con il patrocinio del Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna. L’appuntamento è alle 15,30 nel Complesso di San Paolo, Sala della Musica, in Via Boccaleone, e la partecipazione è aperta a tutti. Portano contributi: Mario Rocchi, Andrea Vitali, Claudio Cannistrà e Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia. Stefano Mandrioli, della Loggia “Savonarola” modera i lavori che saranno introdotti da Mario Martelli, presidente del Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna.
Il convegno della Massoneria ferrarese arriva a ridosso del cinquecentenario appena celebrato della prima edizione dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, definito il primo best seller della storia dell’editoria. In Italia si sono celebrati l’opera e il suo autore e Ferrara ha contribuito con tante iniziative che hanno proiettato il poema nella vita della città ai tempi degli Estensi in cui l’opera è stata concepita, ricordando anche il rilievo che tanti personaggi hanno riservato a questo vero capolavoro della letteratura italiana: da Giordano Bruno a Galilei, da Voltaire a Casanova, fino ad arrivare a Ugo Foscolo, Giosuè Carducci e in tempi più recenti a Italo Calvino. Il mondo magico dell’Orlando Furioso nasce nel fervore culturale della corte degli Estensi, una delle più celebri d’Europa, che fecero di Ferrara uno dei massimi centri del Rinascimento italiano. La dinastia d’Este si circondava di letterati, poeti, filosofi, architetti, pittori, scultori, astronomi e la biblioteca del loro castello era conosciuta e ricchissima, anche di opere di astrologia, alchimia ed esoterismo. Erano regnanti illuminati che, al pari dei Medici, favorirono lo studio di discipline rivolte al cambiamento e che diedero vita a una cultura nuova, avviando l’uomo alla scienza e alla modernità.
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