venerdì 3 febbraio 2017

Riflessioni sul Vangelo di Tommaso. L’esegesi del segreto sulla via Sacra di Melchisedec

 

di Tiziano Busca



3. Gesù disse, "Se i vostri capi vi diranno, 'Vedete, il Regno è nei cieli', allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, 'È nei mari', allora i pesci vi precederanno. Invece, il Regno è dentro di voi e fuori di voi. Quando vi conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Padre vivente. Ma se non vi conoscerete, allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa.
5. Gesù disse, "Sappiate cosa vi sta davanti agli occhi, e quello che vi è nascosto vi sarà rivelato. Perché nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato."
66. Gesù disse, "Mostratemi la pietra scartata dai costruttori; quella è la chiave di volta."

Parlando con Gabriele che voi sapete essere primario Cardiochirurgo e nel mentre gli chiedevo dov'era stato a Bologna mi ha spiegato che ha partecipato ad una sessione di lavori dal vivo per misurare la quantità di sangue che è necessaria a preservare un organo come il fegato per fare il trapianto da vivente che come sappiano è un organo altamente vascolarizzato, e quindi tagliarne un pezzo non è semplice da un punto di vista chirurgico, è possibile, lo fanno, l’intervento è molto complesso, complessità nella quale non voglio addentrami in questo momento; ma, quello che a noi ora interessa è il problema fondamentale cioè quanto sangue serve perché quell'organo continui a vivere?
La nostra natura è in grado di calcolare ciò che serve all'organo per essere ancora un organo sano e questa espressione mi ha colpito perché ho detto ma il fegato non ha cervello non è un organo che ha un intelligenza per cui anche una persona stupida può avere un organo che si auto regolamenta e vive, e la risposta è stata si il problema non è l'intelligenza della persona è la perfezione della natura. Da questo racconto, che mi ha colpito molto, vorrei iniziare una mia riflessione:

Quando noi parliamo di un processo alchemico noi abbiamo la consapevolezza che avviene la trasformazione attraverso un processo che è l'unione di elementi che si manifestano sotto altre forme e che diversamente dall'origine assumono momenti di trasformazione e di sublimazione. Ma l'elemento originale resta è tale, l'uomo in se raccoglie tutta quella capacità e quella energia che si manifesta in tutto ciò che noi vediamo attraverso i nostri occhi ma sappiano essere anche in noi ed è vero quello che dice Fabio non si può cercare la risposta nel segreto perché il segreto in se non è una entità che deve portarci ad interrogare; il segreto va letto nella semplicità dei gesti attraverso i quali leggi la tua vera natura.

Che cosa facciamo noi qui?
Noi abbiamo un segreto per caso da comunicare?

No! noi facciamo la lettura semplice di ciò che è stato descritto e che è manifesto ma che su un percorso gnostico lo leggiamo in maniera razionale su un percorso dogmatico lo leggiamo attraverso un Mistero. Che cos'è il mistero della Fede? Quando da un punto di vista rituale si compiono gesti che appartengono ad un percorso anche di natura religiosa e di natura legata ad un credo che è quello Cattolico, che cosa facciamo? Seguiamo un rituale, entriamo in chiesa, ci sediamo, facciamo il segno della croce, partecipiamo con preghiere e con canti a quella che è la comunione che viene guidata a quello che è il rito che viene guidato da un sacerdote e noi partecipiamo con un'empatia forte a quello che è una dimensione sacra per noi e dove si chiude l'elemento più importante di questo nostro partecipare? Quando ad un certo punto si manifesta l'eucarestia dove il corpo ed il sangue di Cristo si trasformano nel Pane e nel Vino. Perché c'è questo gesto? E chi lo ha manifestato? Dove nasce?



Bassorilievo della controfacciata della Cattedrale di Notre-Dame di Reims 
in cui è raffigurato l’incontro tra Melchisedec ed Abramo


Nasce su una via Sacra; nasce attraverso questa natura nell'uomo che non nasce e non muore ma che è raccontata: Abramo era il Sacerdote dell'Onnipotente,  Melchisedec era il Sacerdote dei Sacerdoti e Re della città di Gerusalemme, non si hanno le origini di Melchisedec si hanno le origini della genia di Abramo. Ma quando ad Abramo venne catturato il figlio Lot decise di scendere in battaglia contro la tribù che gli aveva preso il figlio e lo libera. Melchisedec che era il Re di Gerusalemme lo incontra, gli va incontro e insieme celebrano il momento con il Pane e il Vino. Melchisedec Sacerdote dei Sacerdoti Abramo Sacerdote degli uomini,  l'Uomo e il Dio che si trovano a manifestare in una unica realtà l'elemento pregnante di quello che è la comunione che noi da uomini tendiamo verso l'alto che avviene in questo processo di trasformazione. La stessa cosa avviene in una via gnostica dove noi ci rendiamo conto che il compimento del nostro lavoro è un compimento che appartiene alla nostra dimensione di uomini ma Sacri. Perchè in quel percorso noi sviluppiamo la sacralità, come in questo momento che, con attenzione, cerchiamo di proiettarci in una dimensione non solo iniziatica ma alchemica di penetrazione di quello che è l'elemento della comunione e dell'unità di quello che noi viviamo. E qui adesso voglio chiudere questo mio intervento riferendomi alle parole dei Vangelo:

“Quando il potente disegno dell'evoluzione giunse a compimento ed il piano fu completato, la Creazione giunse al termine. Gli esseri viventi, i guardiani della legge e le schiere ardenti svanirono nel fuoco divino. I sette spiriti di Dio ed i suoi eserciti angelici si fusero nella luce delle luci e l'Uomo perfezionato e glorificato ritorna nella casa del Padre, nella beatitudine trascendentale, per regnare in eterno con lui. L'intera creazione si è compiuta e santificata ed è ritornata nel silenzio del tutto uno.”

In una via gnostica che cosa facciamo noi? Seguiamo un rituale. Compiamo dei gesti, abbiamo un libro sacro, abbiamo una squadra che è l'uomo ed abbiamo un compasso che è la creazione; quando questi tre elementi si trovano nella dimensione di apertura e di comunione noi abbiamo compiuto il lavoro ed abbiamo raggiunto quella comunione, quella eucarestia tra il corpo dell'uomo e l'elemento del superiore che ci porta ad essere Il tutto in uno.

Abbiamo compiuto il lavoro, abbiamo trovato il nostro segreto, è un segreto che noi abbiamo percorso e a quel punto l'elemento della morte non è un elemento di trasformazione di fisicità è una elevazione della nostra natura.