giovedì 23 marzo 2017

Giornata memoria, Rito Scozzese Antico ed Accettato a Don Ciotti: Ci sentiamo tutti calabresi e sbirri ma non accettiamo di essere identificati con ‘ndrangheta e la corruzione






(AGENPARL) – Roma, 22 mar 2017 – Nel corso della manifestazione nazionale per la Giornata della memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie,svoltasi a Locri don Luigi Ciotti, fondatore di “Libera” parlando dal palco ha pronunciato le seguenti parole.

«Oggi ci sentiamo tutti calabresi e sbirri. Siamo qui per sostenere e valorizzare quella Calabria che non accetta di essere identificata con la ‘ndrangheta, la massoneria e la corruzione».

A don Ciotti, che certamente ha tanto grandi, riconosciute benemerenze per il suo impegno a promuovere la cultura della legalità e nel “dare voce a chi voce non ha” vogliamo dire apertamente, ad alta voce, che anche noi del Rito Scozzese Antico e Accettato ci sentiamo tutti calabresi e sbirri e che non accettiamo, nemmeno da Lui, di essere identificati con la ‘ndrangheta e la corruzione. Come non ci permettiamo, e non ci permetteremo mai di offendere la Chiesa Cattolica per la presenza di preti indegni della loro missione coinvolti nei recenti scandali di pedofilia, così ci sentiamo di esigere da Lui e da altri di non confondere l’istituzione massonica con qualcosa che nulla ha a che fare con la Libera Muratoria.

E’ cosa ben risaputa che i comitati del malaffare, cui si appoggiano corruzione e criminalità, purtroppo diffusi in maniera endemica nel nostro Paese, si mascherano sotto le coperture più diverse, per cui oltre a essere poco cristiano è senz’altro poco civile offendere con un’affermazione diffamatoria migliaia di cittadini onesti appartenenti a un’antica e nobile istituzione.