giovedì 23 marzo 2017

Massoneria, Grande Oriente d’Italia a Don Ciotti: “Non si offenda nostra dignità” | strill.it



Di seguito la lettera diffusa da Stefano Bisi,  Gran maestro del Grande Oriente d’Italia – A Don Luigi Ciotti.
Le parole che ella ha pronunciato a Locri hanno profondamente offeso e indignato migliaia di liberi muratori e persone perbene che nulla hanno a che fare con le mafie che lei associa con disdicevole certezza e libera facilità d’espressione tout court alla Massoneria.
Le devo sinceramente dire che quella sua frase sulla massoneria accostata alla n’drangheta, alla corruzione e all’illegalità mi ha personalmente ferito come uomo e come massone del Grande Oriente d’Italia, Istituzione e scuola etica-iniziatica la cui storia e i cui meriti per l’affermazione della Libertà,  dei diritti dell’Uomo, la nascita dello Stato Italiano e della Repubblica sono state ampiamente riconosciute e vivono nei valori e nella grande ed alta considerazione di tanti Italiani non tutti appartenenti alla Libera Muratoria che lei ha messo sui roghi della più odiosa inquisizione.
Dal suo pulpito calabrese e con un populismo di facile presa Lei ha arringato la folla ed attaccato gli appartenenti alla Libera Muratoria come delle persone che non fanno parte della categoria buona del Paese ma della componente cattiva secondo quella che è la sua idea profondamente e vergognosamente sbagliata degli ideali e dei principi filantropici e umanitari portati avanti da 300 anni dai massoni in tutto il mondo… continua su strill.it | Massoneria, Grande Oriente d’Italia a Don Ciotti: “Non si offenda nostra dignità”