giovedì 15 giugno 2017

Claudio Fava: «Da una prima lettura degli elenchi delle Logge non sembra che emergano nomi di straordinaria notorietà»



Claudio Fava, membro della commissione antimafia. I nomi sperati non sono stati trovati. E ora?

Proprio Claudio Fava, cioè il papà della proposta di legge-choc di discriminazione dei massoni italiani, ha dichiarato, in qualità di componente della commissione antimafia, in relazione al sequestro degli elenchi del Grande Oriente d'Italia: «Da una prima lettura non sembra che emergano nomi di straordinaria notorietà». Cioè a dire: si è (arbitrariamente? Incostituzionalmente?) sequestrata una lista di migliaia di cittadini comuni che non hanno commesso reati. Ma Fava non ammette il fallimento. I potenti e i collusi da qualche parte devono stare: «C' è una dimensione di adesione alla massoneria che sfugge a ogni controllo, per esempio con le logge coperte o con 'i fratelli all'orecchio'».
Ha commentato il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi: «Lo invito a riflettere su un pensiero che aveva un magistrato, Giovanni Falcone, amato più da morto che da vivo, che diceva, a proposito del terzo livello che guiderebbe le azioni di Cosa Nostra, che esisteva nella mente degli scrittori e non nella pratica».