martedì 13 giugno 2017

Storia del Rito di York / 5


di Giuseppe Di Domenica



Questa guerra civile del 1649 trae origine da profonde divergenze fra il Re ed il Parlamento inglese, ma si radica profondamente su differenze di tipo religioso, i puritani aspirano ad un calvinismo cristallino contro un anglicanesimo sempre più filo cattolico.

La lotta violenta vede sostanzialmente due partiti il Realista ed il Parlamentare di Cromwell. Il primo partito è dei nobili ed il secondo dei ceti emergenti e fra questi gli artigiani, ma i freemasons si schierano apertamente con il partito realista, che guarda caso ha un enorme seguito nelle provincie dell’Inghilterra del nord.

Al termine della guerra civile iniziamo ad rilevare i primi flussi di profughi, con in testa gli irlandesi è l’epoca dei profughi giacobiti e delle “Logge degli Inglesi” che si iniziano a diffondere in europa.

Mentre si consuma questa tragedia nazionale, immaginiamo il tormentoso esistere dei nostri antichi fratelli che sono inseriti in questa massoneria operativa e speculativa e che ricordiamo essere dell’Arco e della Linea e del Marchio.

La muratoria londinese del 1717 adotta l’insegna di squadra e compasso che ingloba Muratoria lineare del craft (squadra) con quella dell’ arco (compasso), i colori blu e rosso, sono ben rintracciabili nelle Armi originali elargite ai freemasons da Edward IV, assieme a tutto il patrimonio di conoscenze che analizzeremo più avanti.

È difficile trovare citazioni dei gradi del Marchio e dell’Arco nella muratoria speculativa ed in particolare in quella della Gran Loggia di Londra del 1717. Quest’ultima nasce come sincretica a 2 gradi in forma di catechismo, ma mantiene rispetto ed interesse sotteraneo per la muratoria tradizionale fatta di elementi operativi congiunti a quelli speculativi. Di documentazione in realtà vi è traccia anche se spesso è stata considerata dagli studiosi ortodossi come facente parte della sola tradizione operativa, ma andiamo a curiosare. Dobbiamo recuperare un documento francese (i perfidi giacobiti ?) poi tradotto in inglese nel 1722 dove si narra “ noi siamo le pietre viventi, parte di una Casa spirituale che è fondata su una Lapis Angularis che fratelli disobeddienti avevano gettato “, riagganciamoci per un attimo ai testi sacri del VLS che mettono in evidente risalto la il significato speculativo per gli operativi ed operativo per gli speculativi.

- Vecchio Testamento il salmo è l’ultimo del piccolo Hallel (Sal. 113-118, il re sale al tempio per il rendimento di grazie. I sacerdoti gli rendono onori all’ ingresso del santuario del post esilio. (testi usati per celebrare Sukkot). Si ringrazia l’Altissimo per la sua salvezza, sentendosi come una pietra che dapprima era stata scartata, ma che poi è stata usata dai costruttori sfruttandone tutte le sue potenzialità. Da pietra di scarto è diventata la piu’ importante, «testata d’angolo», che fa da legame fra due muri. (v. 22-23). Nella più comune esegesi la pietra è Israele (il popolo Eletto e degli Eletti), che rigettato e scartato dall’Altissimo  con l’esilio, viene poi riabilitato, realizzando così una missione universale in mezzo a tutti i popoli.

- Nuovo testamento, Gesù canta il grande Hallel (salmo 113-118) dopo l’ultima cena, e  precedentemente, in Mt. 21,23 Gesù in un’accesa discussione con gli scribi e farisei, aveva citato questo salmo, riferendolo a se stesso, il figlio scartato e ucciso da coloro che si volevano impadronire della vigna, abbiamo ulteriormente in Pt, 2,6-8 si cita il v. 22, ma preceduto dalla citazione di Is 28,16 e seguito da Is 8,14. Pietro nel contesto (2,1-5) parla dei cristiani, che come bambini appena nati, devono nutrirsi del latte genuino e spirituale, che è la parola di D-o, cibo e gioia dei nuovi battezzati e parla di Cristo, come «pietra viva, rifiutata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a D-o», e  perciò sono costruiti «come edificio spirituale (la Chiesa), per un sacerdozio santo, e per offrire spirituali a D-o mediante Gesù Cristo». Aggiungiamo anche Is 28,16  «ecco io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso» vi aggiunge «onore dunque  a voi che credete, ma per quelli che non credono, la pietra che i costruttori hanno scartato, è diventata la pietra d’angolo», (Sal.118,22), «sasso di inciampo e pietra di scandalo» (Is.8,14). La simbologia della pietra è citata anche da Paolo in Efesini, 2,19-20 usa l’immagine della pietra angolare (Sal.118,22) in chiave ecclesiologica.  Egli ricorda ai cristiani di Efeso «Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito»( Ef,2,19-21).

Ricordiamo anche che in ambito catechistico molte Logge manterrano l’impronta cristiana ben oltre il 1720, aggiungiamo poi come nella nota edizione delle Constitution del 1723 di Anderson la citazione delle “Grand Lodge at York as well as the many operative lodges north of that city” e “the whole Body resembles a well built Arch”. Aggiungiamo materiale, nel Mason’s Examination troviamo questo brano “If a MM you would be observe you well the Rule of Three, and what you want in Masonry Thy Mark and Maughbin makes thee free”. Lo stesso Jones non può che arrendersi all’evidenza del fatto che il Rituale dell’ Arco non possa essere definite un grado fascinatorio, ma sia di origine antica e ben documentata (p.27) e praticata da “logge della provincia a qualche giorno di cavallo da Londra”, magari nella città di York?



Segue …