martedì 11 luglio 2017

Lettera del Gran Maestro Stefano Bisi all’On. Emanuele Fiano. “Preoccupati da rigurgiti fascisti ma anche da proposta di legge liberticida presentata dal suo partito contro di noi”



Carissimo onorevole Emanuele Fiano,
Abbiamo seguito con vivo interesse e anche con un po’ di preoccupazione, visti i tempi che la politica e la Società stanno vivendo, la querelle innestatasi sulla proposta di legge di cui Lei e’ primo firmatario e che prevede l’introduzione del reato di propaganda del regime fascista e nazista. Da difensori delle Istituzioni e fedeli cittadini della Repubblica crediamo che chiunque abbia veramente a cuore la Democrazia e la Libertà debba ricordare i principi fondanti sui quali e’ risorta l’Italia dopo la nefasta seconda guerra mondiale scatenata da barbari regimi che volevano annullare la ragione e il libero pensiero di tanti uomini.
Noi liberi muratori siamo stati fra le forze laiche che hanno avversato il Fascismo sin dagli albori e che hanno pagato un prezzo altissimo con la devastazione e la chiusura delle logge, con il sacrificio di uomini che si sono immolati alla causa della Liberta’ e con l’ignobile sequestro di Palazzo Giustiniani che era la sede del Grande Oriente d’Italia e che venne da noi acquistata all’inizio del ‘900 per un milione e 55 mila lire. Ancora oggi noi aspettiamo che lo Stato Italiano ci restituisca una piccola porzione dell’attuale Senato per farne il Museo nazionale della Massoneria.
Ma se da un lato, caro onorevole, noi pensiamo che la memoria non vada dimenticata e l’apologia del Fascismo vada opportunamente codificata in base ai tempi che mostrano in Europa preoccupanti segnali di recrudescenza di un fenomeno che può avere diffusione fra le masse favorito dalla criticità economica e dall’inarrestabile  esodo dei migranti, dall’altra non possiamo non essere seriamente preoccupati per la proposta di legge avanzata da esponenti del Suo partito (primo firmatario Mattiello) che vogliono
vietare l’adesione alla Libera Muratoria da parte degli impiegati pubblici, dei professori universitari e delle forze dell’ordine. Riteniamo che tale proposta abbia in se’ tutti i più negativi prodromi discriminatori e che vada contro i principi d’uguaglianza e di espressione del libero pensiero.
Questa, se permette, ci pare una proposta liberticida. E ci piacerebbe sapere cosa ne pensa Lei e cosa ne pensano gli altri membri del Pd. Riteniamo e auspichiamo che difendere la libertà di associazione, di qualsiasi associazione, sia un dovere sancito dalla nostra Costituzione e che, pur nella diversità d’opinione, ogni uomo ed ogni cittadino debba essere rispettato e non discriminato nelle scelte lecite che esprimono la sua personalità. Certi valori e certi principi non sono e non possono essere negoziabili con ambizioni e potere politico.
L’Uomo e la sua libera affermazione nella Società deve essere la bussola costante di chi rappresenta i cittadini in Parlamento e deve garantire la Democrazia per tutti.
Il Gran Maestro
Stefano Bisi