lunedì 4 settembre 2017

Birra e Massoneria




Quando qualcuno vuol fare da orzo o frumento della birra egli deve osservare la Perfezione dei gradi della natura. Dapprima il cereale deve essere posto a macerazione in luogo chiuso, al buio, per il tempo necessario affinché possa venire aperto. Ciò non è altro che la “Putrefazione”
(Profano nel Gabinetto di Riflessione).

Eseguita questa chiave si toglie l’acqua di macerazione e l’orzo viene ammucchiato e lo si lascia in un posto protetto il tempo necessario finché esso da se stesso si infiamma a causa del proprio calore interiore e comincia a germogliare. Questa è la “Digestione”
(Apprendista).

Il cereale così preparato viene spezzettato ed essiccato all’aria oppure con il calore di fuoco. Questa è la “Coagulazione”.

L’orzo così essiccato viene macinato abbastanza fine, ciò che corrisponde alla “Calcinazione” vegetale. E’ solo dopo questi preparativi che può avvenire la cottura nell’Athanòr, con la quale dal frutto viene estratto con il fuoco il nobile spirito che si combina con l’acqua di cottura alla base della Fornace, formando in tal modo la Birra
(Compagno d’Arte).

Questa è la “Distillazione” nella sua forma più grande. Il luppolo che viene aggiunto alla birra, è il suo “Sale Vegetabile” e serve da preservatore affinché la Birra sia protetta da altri nemici e si conservi fino alla nuova “Putrefazione”
(leggenda di Hiram).

Quando tutti questi preparativi sono stati eseguiti, con la “Chiarificazione” avviene una nuova separazione col mettere nella Birra appena cotta un po’ di lievito che procura alla Birra una infiammazione “Interiore” così che essa comincia a fermentare. La Birra ottiene così il potere di penetrare e di poter svolgere il suo compito predestinato; ciò che lo spirito agente della Birra prima di questa separazione non poteva fare a causa delle impunità che disturbavano ed impedivano il suo operato
(Grado di Maestro).