venerdì 27 ottobre 2017

Il Gran Maestro Stefano Bisi a Smirne, ospite d’onore di una tornata rituale delle Logge della Gran Loggia di Turchia




A Izmir, l’antica Smirne, terza città della Turchia con quasi 5 milioni di abitanti, situata nella parte centro-occidentale del Paese, si è svolta una tornata rituale delle numerose officine della Gran Loggia di Turchia. Ospite d’onore della tornata tenutasi in un noto albergo cittadino, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi al quale è stata riservata una calorosa accoglienza e che è stato chiamato a tenere l’allocuzione su “La Turchia: ponte tra Oriente ed Occidente”, alla presenza del Gran Maestro Bülent Akkan, del Gran Segretario Selim Ors, dell’ex Gran Maestro Remzi Saver e di numerosi alti dignitari e fratelli.
“Sono qui, in questa generosa ed antica terra, – ha detto il Gran Maestro Bisi – per la terza volta ma per me è sempre come fosse la prima volta ed avverto e vedo in modo palpabile il Grande  afflato e il comune affetto che ci unisce ormai da qualche anno. Un legame che ha solide ed antiche radici nel passato perché furono dei fratelli italiani a favorire la nascita del Grande Oriente turco nel 1908.
Io e gli oltre 23mila fratelli del Grande Oriente d’Italia non dimenticheremo mai il vostro fraterno gesto con cui due anni fa ci avete riconosciuto chiudendo la porta ad un lontano e spiacevole evento del passato e il fatto che avete voluto anticiparlo con la vostra visita alla nostra Gran Loggia di Rimini. Voi carissimi fratelli avete costruito un vero e proprio ponte d’amicizia attraversandolo per primo e abbracciando cosi i vostri fratelli italiani. I nostri rapporti da allora si sono rinsaldati e lo saranno sempre più anche in futuro”.
Il Gran Maestro Bisi ha poi messo in primo piano il ruolo nevralgico della Turchia e il suo “essere ponte” che deve unire i popoli.
“Atatürk ha posto 80 anni fa le solide basi facendo sì che la Turchia diventasse una nazione laica e democratica, un vero e proprio ponte fra Oriente ed Occidente. E questa vostra grande nazione continua ad avere un ruolo strategico  cruciale ancora oggi nel quadro europeo. La Turchia, che al pari dell’Italia sta vivendo da anni in prima linea, la grande tragedia dell’immigrazione, ha la grande missione di porsi come stato moderato ed equilibrato fra il mondo musulmano e quello occidentale. Solo puntando al dialogo, all’ascolto delle altrui visioni e diversita’, anteponendo gli interessi di tutti a quelli di pochi, si potrà favorire il processo di pace nello delicato scacchiere del mediterraneo, rintuzzando i fanatici proclami dell’Isis e mettendo al bando il terrorismo fondamentalista che non produce del bene ma solo del male. La Turchia, così come l’Italia, può e deve contribuire non poco alla stabilizzazione di un’area che è stata sempre ballerina e scossa da sismi che possono produrre effetti e scenari di guerra devastanti. I liberi muratori che da sempre sono costruttori di opere che mirano attraverso la primaria elevazione dell’Uomo-massone, allo sviluppo di idee e forme sociali volte al Bene dell’Umanità, non possono che cooperare uniti e coraggiosi all’affermazione della suprema Fratellanza che tutto unisce nel suo straordinario ed insuperabile trinomio di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza.
La Massoneria, a chi ancora oggi sorride dei nostri grembiuli e dei nostri rituali e pensa che siano superati, ha molto da dire e dare. In nessun’altra Istituzione al Mondo si possono vedere uomini diversi per razza, religione, pensiero politico, lavorare uniti e coesi sotto la volta stellata, percorrendo incessantemente il pavimento a scacchi e utilizzando antichi simboli e utensili che sono ancora oggi vivi e pulsanti e trasmettono a chi li sa leggere ed adoperare sublimi insegnamenti dell’Arte.
Da qui, da Izmir, deve essere edificato con forza e bellezza più che mai quell’ideale ponte che deve unire l’Europa all’ Occidente e che vedrà uniti in solida catena i fratelli turchi e italiani perché questa grande opera possa essere realizzata per portare pace ed armonia ai popoli. E all’ Umanita’ che vive momenti di grande difficoltà anche in altre parti del globo”.