martedì 29 maggio 2012
Il Papa 'commissaria' la diocesi di Trapani dopo un'indagine su problemi finanziari. E scatena l'ossessione del complotto massonico dell'arcivescovo destituito
Il 19 maggio scorso Benedetto XVI ha sollevato dalla guida della diocesi di Trapani monsignor Francesco Micciché, nominando amministratore apostolico mons. Alessandro Plotti, ex-arcivescovo di Pisa. Mons. Micciché, arcivescovo destituito, per ragioni terrene sulle quali non intendiamo esprimere giudizi, a sua esimente l'ha sparata grossa fino a raggiungere il grottesco insinuando di essere stato punito per "aver denunciato il cappio della Massoneria su Trapani", in questo modo lasciando intendere che la Libera Muratoria sia talmente influente da poter condizionare Papa, Chiesa e Vaticano. Si tranquillizzi: noi non gioiamo delle disgrazie altrui e come sempre ci auguriamo che ognuno, anche l'ex vescovo di Trapani, chiarisca con la magistratura e con la propria coscienza le vicende che lo vedono coinvolto. Questo diciamo, benché mons. Micciché non sia nuovo ad accuse generiche nei confronti della Libera Muratoria del Grande Oriente d'Italia, a fronte della quali si è sempre sottratto a un pubblico confronto con il nostro Gran Maestro, Gustavo Raffi.
L'articolo de La Repubblica
L'articolo del Corriere della Sera