lunedì 24 marzo 2014

E' nata la loggia Athanor (1450). All'innalzamento delle colonne il Gran Maestro Raffi e il nuovo Gran Maestro eletto Bisi

Fermo

Raffi BisiDomenica 16 marzo, nella casa massonica di Fermo, si è tenuto il rito d'innalzamento delle colonne della Loggia Athanor (1450) di Porto San Giorgio, e la cerimonia d'installazione del Maestro Venerabile Nullo Palazzetti e delle cariche di Loggia per il 2014. Ha officiato il rito il presidente del Collegio delle Marche Fabrizio Illuminati. All'evento hanno preso parte il Gran Maestro Gustavo Raffi e il Gran Maestro neo eletto Stefano Bisi, il neo eletto 2° Gran Sorvegliante, Pasquale La Pesa, il Gran Segretario aggiunto Gabriele Brenca, il Gran Consigliere Tiziano Busca, il Gran Rappresentante Liborius Ceran, il Garante di Amicizia Enzo Viani, il Garante di Amicizia Fabio Zandri, il Garante di Amicizia Guido Vitali. Tra i molti presenti il presidente del Collegio dell'Emilia Romagna, Giangiacomo Pezzano, il segretario del collegio dei maestri venerabili delle Marche Carlo Dezi, e rappresentanti di molte Logge marchigiane. "Questa nuova realtà massonica del territorio - ha spiegato l'Oratore Walter Massucci nel suo intervento - nasce dal desiderio di un gruppo di fratelli di approfondire gli studi esoterici, per questo abbiamo deciso di dare alla nostra loggia il nome di Athanor, il forno alchemico dove il maestro brucia le impurità e i peccati per proseguire il cammino verso la luce". Massucci ha tenuto a sottolineare che l'innalzamento delle colonnne della Athanor costituisce, in qualche modo, la rifondazione di una Loggia già esistente a Porto San Giorgio, ma soppressa agli inizi del '900. Illuminati, al quale è stato espresso apprezzamento per il suo operato nella Circoscrizione, ha portato il saluto delle Marche agli ospiti. Si è impegnato a "continuare il cammino di passione civile tracciato da Raffi in questi anni" il neo eletto Gran Maestro Bisi. "Proseguirò - ha detto - le battaglie di trasparenza e verità, battaglie che non ricordano il passato ma tracciano il futuro: indietro non si torna". Nel suo augurio finale, a conclusione dei lavori, il Gran Maestro ha ricordato le conquiste del Grande Oriente d'Italia negli ultimi quindici anni, spiegando come, fin dall'inizio, sia riuscito nell'obiettivo di dare trasparenza all'istituzione, di aprire le porte alla società civile, respingendo gli attacchi di chi voleva tornare alla setta segreta.

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