Capo d'Orlando
"Massoneria – tra luci e ombre: laicità e spiritualità" è tra gli eventi più attesi della stagione estiva di Capo d'Orlando dove la Fondazione della Famiglia Piccolo di Calanovella nella sua omonima villa-museo produce grande cultura. L'appuntamento è in programma per domenica 26 luglio alle 18 nell'ambito della sezione "La Cultura del Dubbio". I protagonisti del dibattito saranno il Gran Maestro Stefanio Bisi e l'editorialista del "Fatto Quotidiano" Gianni Barbacetto, coordinerà Andrea Pruiti Ciarello. Tra le altre tantissime iniziative in programma in queste settimane, da non perdere assolutamente la mostra inaugurata a fine giugno e che chiuderà i battenti il 2 agosto, dedicata al padre della pop art Andy Warhol, che raccoglie 70 opere provenienti dalla famosissima Collezione Rosini-Gutman e da altre collezioni private, corredate dalla proiezione di una rarissima intervista al grande genio dell'arte contemporanea realizzata dal giornalista Vanni Ronsisvalle nel 1977 a Roma.
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lunedì 27 luglio 2015
A Villa Piccolo il 26 luglio dibattito sulla Massoneria con il Gran Maestro Bisi e il giornalista Barbacetto
Storico incontro tra il Gran Maestro Stefano Bisi e il pastore valdese Eugenio Bernardini
Pinerolo
La due giorni in Val Pellice di festeggiamenti per il doppio anniversario della loggia "Excelsior", che compie quest'anno 115 anni dalla nascita e 70 dalla fondazione, è stata anche occasione di un incontro di grande rilevanza tra il Gran Maestro Stefanio Bisi e il moderatore della Chiesa Valdese, il pastore Eugenio Bernardini. Il colloquio che si è svolto presso la residenza del Fratello Danilo Mourglia e al quale ha partecipato anche il Presidente del Collegio Circoscrizionale del Piemonete- Valle d'Aosta Renato Lavarini è stato un importante incontro al vertice tra le due Istituzioni. Molteplici i temi affrontati tra i rappresentanti di queste due realtà estremamente significative nel panorama culturale, sociale, etico e solidaristico del nostro Paese. Da entrambe le parti si è sottolineata la necessità di superare ogni sorta di pregiudizio sia all'interno della propria comunità che nella società più in generale, fino all'auspicabile conseguimento di una vera connotazione laica dello Stato, presupposto essenziale per l'attuazione di un'autentica libertà di coscienza. Come obiettivo per una comune azione, oltre all'impegno a collaborare a sostegno della cultura, dell'istruzione e della pratica della solidarietà, si è concordato di lavorare alla proposta per una legge sulla libertà di religione e di coscienza che abbia come suggello la proclamazione del 17 febbraio, quale festa civile dedicata appunto a questi valori. Il 17 febbraio è una data simbolo. Non solo è il giorno in cui venne messo al rogo Giordano Bruno che l'Inquisizione nel 1600 condannò come eretico, ma è anche il giorno in cui nel 1848 con l'Editto delle Lettere Patenti il re Carlo Alberto riconobbe i diritti dei valdesi e successivamente degli ebrei, premessa fondamentale per la libertà religiosa in Italia. A riferire dell'incontro con l'esponente valdese è stato lo stesso Gran Maestro durante la tornata, che si è tenuta domenica mattina nel Tempio massonico di Pinerolo, alla quale insieme alla "Excelsior" hanno partecipato le altre due logge locali: l' "Acaja" (691) e la "Mario Savorgnan d'Osoppo" (587). I lavori sono stati presieduti dall'ex maestro venerabile dell' "Excelsior" Danilo Mourglia coadiuvato dal maestro venerabile dalla "Mario Savorgnan d'Osoppo" Mauro Passet in funzione di primo Sorvegliante e dal maestro venerabile della "Acaja" Marco Pisanchi in funzione di secondo Sorvegliante. Numerosissimi i dignitari presenti, sia del Goi che del Collegio Circoscrizionale del Piemonte e Valle d'Aosta. Il Presidente Lavarini era accompagnato dalla giunta al completo a rappresentare idealmente il trait d'union tra la Massoneria periferica -Torre Pellice è l'Oriente situato geograficamente più a occidente d'Italia- e le strutture centrali dell'Istituzione, che in questa occasione hanno dimostrato la loro vicinanza e partecipazione con un calore che ha impressionato e commosso i Fratelli torresi. L'oratore della loggia Paolo Gardiol ha tracciato un breve excursus sulla storia e sulle idealità dell' "Excelsior", da sempre improntate al perseguimento della libertà di giudizio e dell'etica che da essa discende. Poi ha preso la parola lo storico Marco Novarino, che ha illustrato una tavola su alcune personalità di spicco valdesi. La parte più attesa della tornata è però stata l'allocuzione che il Gran Maestro Bisi ha pronunciato dinanzi ad un pubblico attentissimo, illustrando le linee guida e l'attività svolta in questo primo anno di mandato alla guida dell'Istituzione, e tracciando un ampio quadro sulla situazione attuale del Grande Oriente. |
Tornata congiunta il 19 giugno su cinque grandi temi legati al solstizio
Vibo Valentia
Cinque grandi temi sono stati al centro della tornata congiunta in grado di apprendista di tutte le logge della Calabria, organizzata il 19 giugno in occasione del Solstizio d'estate dalla giunta del Collegio circoscrizionale, d'intesa con il Consiglio di Oriente di Vibo Valentia. "L'esoterismo della natura: la Massoneria e i segni del Creato" è stato l'argomento scelto da Pietro Gareri, presidente del Consiglio d'Oriente di Catanzaro; "Tra Equinozi e Solstizi: la Massoneria e il tempo", il tema trattato da Luigi Gaito, presidente del Consiglio d'Oriente di Catanzaro; "Il Battista e l'Evangelista, i due San Giovanni", quello affrontato da Vincenzo Saggese, maestro venerabile della loggia "I Pitagorici" di Crotone; del "Solstizio d'Estate nella tradizione muratoria" ha parlato invece Roberto Ripepi, maestro venerabile della "San Giorgio" di Reggio Calabria; dedicato al "Trionfo della luce: dal prologo di Giovanni al Solstizio d'Estate" l'intervento di Carmelo Solano della "Giosuè Carducci" di Vibo Valentia. Ha concluso la tornata il presidente del Collegio, l'avv. Marcello Colloca. |
Il Grande Oriente d'Italia ha un nuovo sito online
Vascello
Il Goi ha completamente rinnovato la sua immagine online attraverso un nuovo sito ricco di tante informazioni. L'apertura è affidata a cover che raccontano con testi e immagini l'istituzione: Che cos'è la Massoneria, Chi siamo, Le Logge e la Solidarietà. Una sezione è dedicata alle pubblicazioni: Erasmo notizie; MassonicaMente; Hiram. Un'altra al Servizio Biblioteca e alla sua storia. Un'altra ancora a Villa Il Vascello che è la sede dell'Obbedienza e al suo affascinante passato legato alla Repubblica Romana del 1849 e al Risorgimento italiano. Ampio spazio naturalmente agli Eventi e alle news, costantemente aggiornate, e alle iniziative locali e nazionali dei vari Orienti. |
In uscita il numero di luglio di "Erasmo notizie"
Area comunicazione del Grande Oriente
E' in uscita il numero di luglio della rivista "Erasmo notizie" che è già disponibile al download sul nostro sito www.grandeoriente.it. La copertina è dedicata alla festa del Solstizio e all'ormai tradizionale appuntamento nell'antica abbazia di San Galgano. Due gli articoli sull'evento: uno firmato da Gianmichele Galassi e l'altro da Gerardo Lonardoni. A pagina 11, nella sezione Dal Vascello, il manifesto del Gran Maestro Bisi per il XX Settembre, che quest'anno sarà ispirato a Dante Alighieri, di cui ricorre il 750° della nascita e al libero arbitrio, al quale il sommo poeta dedica una riflessione nel XVI canto del Purgatorio durante l'incontro con il cortigiano Marco Lombardo. Tra gli eventi in primo piano, il doppio anniversario della loggia "Excelsior" di Pinerolo e l'incontro in Val Pellice tra il Gran Maestro e il moderatore della Chiesa Valdese il pastore Eugenio Bernardini. In cultura le anticipazioni degli appuntamenti organizzati dal Servizio Biblioteca per la prossima stagione e la segnalazione di due libri da leggere durante l'estate. Notizie dagli Orienti. E molte altre cose... |
"Il cuore e la spada, l'ora delle scelte", convegno l'8 agosto a Castignano
Templari e Massoneria
"Il cuore e la spada, l'ora delle scelte" è il titolo del convegno in programma l'8 agosto a Castignano, in provincia di Ascoli Piceno, a cura del Collegio circoscrizionale delle Marche. Sarà presente il Gran Maestro Stefano Bisi. L'evento anticipa il Templaria Festival, rassegna di rievocazione storica medievale che dopo Ferragosto terrà la 25esima edizione grazie alla Pro Loco che mantiene vivo il fascino del Medioevo a Castignano e il suo ricco patrimonio culturale. Oltre a una storia antichissima, questo piccolo comune ha suggestive tracce templari che lo accomunano ad altri borghi della valle del Piceno che ha rappresentato uno dei presidi più importanti dell'Ordine Templare nell'Italia centrale. Al tempo delle Crociate, Castignano è stato sicuramente crocevia dei Cavalieri nei loro viaggi verso Gerusalemme. L'appuntamento della Massoneria marchigiana per l'8 agosto si svolgerà nella Sala riunioni "Le Grotte" (Via Sante Scaramucci-Castignano) con inizio alle ore 15:30. Il presidente circoscrizionale Fabrizio Illuminati aprirà i lavori per poi lasciare la parola a specialisti su Templarismo e Massoneria, tema che affascina e attrae studiosi non solo massoni. Porteranno contributi: il Grande Oratore Claudio Bonvecchio ("Cavalleria nel Terzo Millennio), Sebastiano Fusco ("Templari e tradizione iniziatica"), Fabrizio Bartoli e Paolo Corallini ("Templari e Massoni: antichi confratelli?"), Francesco Tenella. Le conclusioni del convegno saranno del Gran Maestro Bisi.Ingresso libero |
Le Logge "Fra' Dolcino" e "Americo Bomba" insieme sotto le stelle il 10 agosto
Lanciano
Anche quest'anno le logge "Fra' Dolcino'" (1163) e "Americo Bomba"(1426) di Lanciano (CH) organizzeranno la tradizionale agape sotto le stelle del X Agosto a Villa Basti-Ortona. Alle ore 19 è l'appuntamento che da molti anni rappresenta un momento di incontro durante la pausa estiva, un'occasione di confronto e di riflessione con tutti i Fratelli provenienti anche da altre Circoscrizioni, un'opportunità di crescita e di fraterna armonia da vivere tra storia, tradizioni e astronomia, osservando l'evento delle Perseidi, la pioggia delle stelle cadenti, e affidando simbolicamente alla volta celeste, custode dei nostri sogni possibili, aspettative e speranze.
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Il 13 settembre convegno della Massoneria toscana
Firenze Capitale
Cinque anni è durata l'esperienza di Firenze Capitale quale sede del governo italiano succedendo a Torino nel 1865. Un passaggio sofferto da ambo le parti, lo stesso Vittorio Emanuele ne fu amareggiato, ma non ci fu possibilità d'appello: il centro d'interessi, l'apparato istituzionale, doveva avere centralità geografica nel giovane Regno d'Italia e perciò seguire le sorti dell'unità nazionale. Così fu, anche quando il 20 settembre 1870, con la Breccia di Porta Pia e la presa di Roma, fu segnato un nuovo traguardo e Firenze lasciò lo scettro all'ex città dei Papi che diventò capitale italiana. Il 1° luglio 1871 la Camera dei Deputati proclamò Firenze benemerita della nazione per la liberalità e il patriottismo con cui realizzò l'alto ufficio di "sede temporanea" del governo del paese. Il 13 settembre il Collegio circoscrizionale della Toscana celebrerà il 150esimo di Firenze Capitale con un convegno all'Hotel Mediterraneo (Lungarno del Tempio 44, Firenze). Sarà occasione per ripercorrere le fasi storiche di quel periodo ricco di eventi, entusiasmi ma anche di grandi contraddizioni e di valutare i cambiamenti che la città di Firenze apportò a se stessa proiettando, nel contempo, la sua ricchezza e apertura culturale radicata da secoli. L'inizio del convegno sarà alle ore 9,30 con il presidente circoscrizionale Francesco Borgognoni che introdurrà i lavori e modererà gli interventi in programma. Sono previsti contributi di specialisti che affronteranno vari aspetti del tema in esame: gli storici Massimo Nardini e Gabriele Paolini analizzeranno, rispettivamente, la dimensione storico-politica ed editoriale di Firenze Capitale; l'architetto Francesco Ventani illustrerà l'evoluzione urbanistica mentre il presidente della Lidu Olinto Dini si occuperà dell'aspetto sociale della dimensione cittadina e del suo sviluppo associazionistico, in particolare laico. Non è da dimenticare, infatti, che notevole influenza ebbe pure il trasferimento da Torino a Firenze della sede nazionale del Grande Oriente d'Italia che dal 1865 al 1871 occupò Palazzo Pazzi (all'angolo di Via Proconsolo), situato a pochi passi da Palazzo Altoviti, in Borgo Albizi, attuale residenza della Massoneria toscana e delle logge fiorentine. (Corriere.it)
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Anche la Massoneria protagonista del Congresso sul Settecento in programma dal 27 al 31 luglio
Rotterdam
Anche la Libera Muratoria sarà al centro del 14° Congresso internazionale di Studi del XVIII secolo organizzato dalla Dutch-Belgian Society of Eighteenth-Century Studies (DBSECS). A trattare il tema della Massoneria numerose relazioni in programma tra cui quelle di: Péter, Róbert: The public perception of British freemasonry: unmapped sources and novel digital research methods; Snoek, Jan: Decoding British Masonic Rituals from 1772 to 1825; Berman, Richard: 'British Masonic sociability in the second half of the 18th century; inclusive or elitist?;Berndtsson, Tim: Making Secrets. Freemasonic Archives in the Later Half of the 18th-Century; Muellneritsch, Helga: Indications of professional female scribes in the eighteenth century - a comparative study of Austrian 'Frauenkochbücher'.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://isecs2015.wordpress.com/
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In mostra a Parigi "Massoni e il mare. Dalla Loggia al molo"
Servizio Biblioteca
"I Massoni e il mare. Dalla Loggia al molo" è il titolo della mostra organizzata a Parigi dal Museo della Massoneria (16 rue Cadet). L'esposizione -nata da una collaborazione tra il museo del Grande Oriente di Francia, alcuni musei nazionali parigini (lo Château de Versailles, il museo nazionale della Marina e dell'Armata, gli archivi dipartimentali dei Pirenei) e la biblioteca massonica Robert Livingston di New York- potrà essere visitata sino al 24 ottobre 2015 (gli orari del museo sono dal martedì al venerdì: 10.00-12.30 / 14.00-18.00). Il nostro Servizio Biblioteca è lieto di segnalare ai suoi utenti in visita nella capitale francese questa importante mostra sugli ufficiali di marina, gli armatori dei grandi porti con scambi commerciali internazionali, gli esploratori celebri o i semplici marinai che sono stati iniziati in massoneria nelle cosiddette "logge portuali" attive nelle città di mare e crocevia di questi commerci internazionali. Concepita come un viaggio, l'esposizione segue le rotte intraprese dai massoni che hanno compreso l'opportunità di frequentare queste logge fiorenti sulle rive dell'Atlantico e nei porti del Mediterraneo per diffondere i principi massonici oltre confine, nelle colonie, nell'oceano Indiano e in quello Pacifico. In mostra documenti e gioielli di loggia, noci di cocco decorate e altri oggetti rituali. Tra i personaggi di rilievo presenti, il più noto è sicuramente Gilbert du Motier de La Fayette, un generale e politico francese che fu protagonista sia della rivoluzione americana prima e della rivoluzione francese dopo. Nei tempi difficili del periodo della Restaurazione anche in Italia la Massoneria sopravvive in città di vocazione marinara come Genova con la loggia "Trionfo Ligure" e Livorno. Nel mare vi è, infatti, una frontiera di libertà e di fraternità. Una suggestione, questa, per nuovi approfondimenti anche nella storia del nostro paese. |
"The Badge of a Freemason", la storia della Massoneria in 100 grembiuli
Cataloghi
Definito nel rituale massonico "il distintivo di un massone", il grembiule nella Libera Muratoria operativa venne usato dagli scalpellini come oggetto di lavoro a scopi protettivi. Ereditato nella Massoneria speculativa è tuttora indossato dai massoni di tutto il mondo e rappresenta uno dei simboli più importanti. "The Badge of a Freemason" è un interessante catalogo che presenta oltre 100 esemplari della collezione conservata presso Scottish RiteMasonicMuseum & Library di Aimee E. Newell, Director of Collections attraverso fotografie a colori e dettagliate descrizioni che ne decodificano i significati. I grembiuli sono presentati cronologicamente per evidenziare la loro evoluzione per quanto concerne la forma, lo stile e i materiali avvenuta a partire dal XVIII secolo per arrivare fino ai giorni nostri. Questo volume, riccamente illustrato, offre importanti notizie che possono interessare i massoni di tutto il mondo, e fornire spunti di ricerca per gli studiosi, ricercatori e curatori di musei. E' il primo studio approfondito sui grembiuli massonici americani, pubblicato negli ultimi decenni, ed è una risorsa interessante per collezionisti, appassionati e massoni.
Per maggiori informazioni: http://www.scottishritenmj.org/shop#!/
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venerdì 24 luglio 2015
La Loggia dei Liberi Muratori
Le origini della loggia massonica ed i costruttori medievali di Cattedrali.
Durante il Medio Evo l’umanità fu capace di realizzare le più grandi opere della storia: in tutta Europa furono movimentati, in poco meno di tre secoli, milioni di tonnellate di pietra per la costruzione di circa 130 edifici fra cattedrali e grandi chiese. Tali opere impegnarono una quantità di risorse da far impallidire l’antico Egitto con le sue piramidi.
Per una tale mole di lavoro furono necessari migliaia di uomini che, operando all’unisono, compirono il miracolo nel nome ed alla gloria di Dio e della Vergine Maria.
Le opere che si andavano realizzando richiesero certamente enormi risorse, ma questo non era sufficiente a garantirne il successo: la sfida da affrontare richiese qualità umane non così comuni.
Organizzazione, comunicazione e competenze necessarie, richiesero un modello senza precedenti; fu tale spinta a generare la formazione delle antenate delle moderne Logge Massoniche: praticamente, in tutte le opere di un certo rilievo, esisteva una loggia a lato della cattedrale; gli operai ammessi non vi abitavano, ma la utilizzavano per cibarsi o per riposarsi durante la giornata di lavoro; in più veniva utilizzata per custodire la cassa con gli utili.
Esisteva poi una differenza di rango fra gli operai, basata sulle rispettive specializzazioni. Ad esempio, nell’Inghilterra del XIV secolo, coloro che lavoravano la pietra (ovvero gli “hewers”) percepivano un salario maggiore rispetto ai posatori (chiamati “layers”); un secolo prima (1212) alcuni documenti londinesi distinguevano tra categorie di operai “cementarii”, “scultores lapidum liberorum” e gli altri operai generici.
Come si vede non era ancora apparsa la definizione di “freestone-mason” poi abbreviato con free-mason, che ritroviamo documentata solamente dalla metà del ‘300.
Con Maestro artigiano (o massone) della pietra “libera”, si intendeva coloro che lavoravano le pietre più malleabili, facili a lavorare (ovvero i cosiddetti “artisti” che avevano il compito di produrre i vari ornamenti quali statue, capitelli, etc.), rispetto a coloro che dovevano sgrossare la pietra, più dura e difficile, di cava e infine coloro che avevano il solo compito di posarla e che quindi si trovavano al livello più basso.
Fra i primi statuti di Loggia medievali, troviamo un estratto tramandatoci dal canonico Ph. A. Grandidier [1] . Riassumendo, si trovano interessantissimi spunti: scrive che, davanti alla Cattedrale, esisteva un edificio contiguo chiamato Maurer-Hoff, dove si riunivano gli operai del cantiere; tale antica confraternita di massoni liberi aveva avuto origine in Germania ed era composta da maestri, compagni e apprendisti.
Pian piano, nel corso di due-tre secoli, dal tipo di massoneria, definita operativa, si giunse a quella di carattere speculativo, la cui data di fondazione ufficiale risale al 1717 [2] in Inghilterra, ad opera di quattro logge londinesi, The Goose and Gridiron, The Crown, The Apple Tree e The Rummer and Grapes che si costituirono nella Gran Loggia di Londra. Successivamente nel 1723, un gruppo di pensatori e scienziati fra cui spiccavano numerosi membri della Royal Society, primo fra tutti il pastore anglicano Jean-Théophile Désaguliers, ne redassero le Costituzioni, mentre il pastore presbiteriano James Anderson ne fu il firmatario. Così la massoneria divenne il “fulcro d’unione” tra gli uomini, sulla sola base delle loro qualità morali. In un momento travagliato della storia inglese, ove regnavano le divisioni religiose a livello dinastico, politico e sociale, la massoneria si erse a simbolo di unione e fratellanza umana a dispetto della religione professata e dello status sociale dei singoli adepti. Queste idee, poste a fondamento delle Costituzioni del 1723, divennero la base per la diffusione dei valori di uguaglianza, libertà e fratellanza che funsero da innesco per la rivoluzione francese prima e quella americana poi.
Per una tale mole di lavoro furono necessari migliaia di uomini che, operando all’unisono, compirono il miracolo nel nome ed alla gloria di Dio e della Vergine Maria.
Le opere che si andavano realizzando richiesero certamente enormi risorse, ma questo non era sufficiente a garantirne il successo: la sfida da affrontare richiese qualità umane non così comuni.
Organizzazione, comunicazione e competenze necessarie, richiesero un modello senza precedenti; fu tale spinta a generare la formazione delle antenate delle moderne Logge Massoniche: praticamente, in tutte le opere di un certo rilievo, esisteva una loggia a lato della cattedrale; gli operai ammessi non vi abitavano, ma la utilizzavano per cibarsi o per riposarsi durante la giornata di lavoro; in più veniva utilizzata per custodire la cassa con gli utili.
Esisteva poi una differenza di rango fra gli operai, basata sulle rispettive specializzazioni. Ad esempio, nell’Inghilterra del XIV secolo, coloro che lavoravano la pietra (ovvero gli “hewers”) percepivano un salario maggiore rispetto ai posatori (chiamati “layers”); un secolo prima (1212) alcuni documenti londinesi distinguevano tra categorie di operai “cementarii”, “scultores lapidum liberorum” e gli altri operai generici.
Come si vede non era ancora apparsa la definizione di “freestone-mason” poi abbreviato con free-mason, che ritroviamo documentata solamente dalla metà del ‘300.
Con Maestro artigiano (o massone) della pietra “libera”, si intendeva coloro che lavoravano le pietre più malleabili, facili a lavorare (ovvero i cosiddetti “artisti” che avevano il compito di produrre i vari ornamenti quali statue, capitelli, etc.), rispetto a coloro che dovevano sgrossare la pietra, più dura e difficile, di cava e infine coloro che avevano il solo compito di posarla e che quindi si trovavano al livello più basso.
Fra i primi statuti di Loggia medievali, troviamo un estratto tramandatoci dal canonico Ph. A. Grandidier [1] . Riassumendo, si trovano interessantissimi spunti: scrive che, davanti alla Cattedrale, esisteva un edificio contiguo chiamato Maurer-Hoff, dove si riunivano gli operai del cantiere; tale antica confraternita di massoni liberi aveva avuto origine in Germania ed era composta da maestri, compagni e apprendisti.
Pian piano, nel corso di due-tre secoli, dal tipo di massoneria, definita operativa, si giunse a quella di carattere speculativo, la cui data di fondazione ufficiale risale al 1717 [2] in Inghilterra, ad opera di quattro logge londinesi, The Goose and Gridiron, The Crown, The Apple Tree e The Rummer and Grapes che si costituirono nella Gran Loggia di Londra. Successivamente nel 1723, un gruppo di pensatori e scienziati fra cui spiccavano numerosi membri della Royal Society, primo fra tutti il pastore anglicano Jean-Théophile Désaguliers, ne redassero le Costituzioni, mentre il pastore presbiteriano James Anderson ne fu il firmatario. Così la massoneria divenne il “fulcro d’unione” tra gli uomini, sulla sola base delle loro qualità morali. In un momento travagliato della storia inglese, ove regnavano le divisioni religiose a livello dinastico, politico e sociale, la massoneria si erse a simbolo di unione e fratellanza umana a dispetto della religione professata e dello status sociale dei singoli adepti. Queste idee, poste a fondamento delle Costituzioni del 1723, divennero la base per la diffusione dei valori di uguaglianza, libertà e fratellanza che funsero da innesco per la rivoluzione francese prima e quella americana poi.
Che cos’è una Loggia Massonica?
Come abbiamo verificato dai documenti storici pervenutici, la “loggia” ai tempi dei massoni operativi era il luogo ove facevano base gli operai medievali, ovvero una costruzione ubicata nei pressi del cantiere che permetteva alle maestranze impegnate nei lavori di avere una sede per riposare, riporre i propri oggetti, fare riunioni e decidere il da farsi…
La Loggia Massonica moderna, ossia quella speculativa, non è un luogo identificato nello spazio o nel tempo, ma è, più precisamente, uno stato mentale; quando i massoni si riuniscono in Loggia significa che attraverso opportune e precise movenze dettate da antichi rituali si trasportano su un diverso piano spirituale, utile a dimenticare, ossia mettere da parte, tutto il bagaglio (o fardello) che ciascuno di noi si porta appresso, durante il vivere quotidiano.
Generalmente i massoni si ritrovano per giungere a questo stato in uno spazio con delle determinate caratteristiche, chiamato appunto “tempio” che, comunque, non è strettamente necessario ad “aprire” i lavori di una Loggia.
Da questa premessa è facile comprendere come la Loggia non sia un luogo fisico, ma sia, più propriamente, un’entità completamente avulsa dalla materialità terrena; più facilmente potremmo definirla come la dimensione dello “spirito”.
Infatti ciò che rende “rispettabile” una loggia è la capacità dei propri componenti di elevarsi ad un livello superiore; debbono cioè riuscire ad abbandonare i “metalli” fuori dal tempio; dove, simbolicamente, con il termine “metalli” si tende ad indicare l’insieme dei vizi, pregiudizi, stato socio-economico e così via di ciascun individuo…
Da questa prerogativa, è chiara l’intenzione di eliminare non solamente le differenze di casta, ma anche quelle politiche e religiose, fonti inesauribili di guai e contrasti fra gli uomini.
Coloro che intendono “lavorare” in Loggia debbono quindi tentare di operare “liberamente ed onestamente” con i propri fratelli, partendo ogni volta da zero; senza preconcetto alcuno si stimola il ragionamento favorendo la possibilità di seguire la propria “intuizione”, parte fondante del lavoro di Loggia.
Queste caratteristiche, indispensabili al Libero Pensiero, permettono a questo variegato consesso di elevarsi ad ideale via di integrazione fra gli uomini: basti pensare che esistono Logge in cui ebrei, musulmani e cristiani si chiamano, e soprattutto si comportano da Fratelli.
A tal proposito, è sufficiente ricordare il primo degli “Antichi Doveri” tramandatici da Anderson nel 1717:
La Loggia Massonica moderna, ossia quella speculativa, non è un luogo identificato nello spazio o nel tempo, ma è, più precisamente, uno stato mentale; quando i massoni si riuniscono in Loggia significa che attraverso opportune e precise movenze dettate da antichi rituali si trasportano su un diverso piano spirituale, utile a dimenticare, ossia mettere da parte, tutto il bagaglio (o fardello) che ciascuno di noi si porta appresso, durante il vivere quotidiano.
Generalmente i massoni si ritrovano per giungere a questo stato in uno spazio con delle determinate caratteristiche, chiamato appunto “tempio” che, comunque, non è strettamente necessario ad “aprire” i lavori di una Loggia.
Da questa premessa è facile comprendere come la Loggia non sia un luogo fisico, ma sia, più propriamente, un’entità completamente avulsa dalla materialità terrena; più facilmente potremmo definirla come la dimensione dello “spirito”.
Infatti ciò che rende “rispettabile” una loggia è la capacità dei propri componenti di elevarsi ad un livello superiore; debbono cioè riuscire ad abbandonare i “metalli” fuori dal tempio; dove, simbolicamente, con il termine “metalli” si tende ad indicare l’insieme dei vizi, pregiudizi, stato socio-economico e così via di ciascun individuo…
Da questa prerogativa, è chiara l’intenzione di eliminare non solamente le differenze di casta, ma anche quelle politiche e religiose, fonti inesauribili di guai e contrasti fra gli uomini.
Coloro che intendono “lavorare” in Loggia debbono quindi tentare di operare “liberamente ed onestamente” con i propri fratelli, partendo ogni volta da zero; senza preconcetto alcuno si stimola il ragionamento favorendo la possibilità di seguire la propria “intuizione”, parte fondante del lavoro di Loggia.
Queste caratteristiche, indispensabili al Libero Pensiero, permettono a questo variegato consesso di elevarsi ad ideale via di integrazione fra gli uomini: basti pensare che esistono Logge in cui ebrei, musulmani e cristiani si chiamano, e soprattutto si comportano da Fratelli.
A tal proposito, è sufficiente ricordare il primo degli “Antichi Doveri” tramandatici da Anderson nel 1717:
“I. Concernente Dio e la religione.
Un muratore è tenuto per la sua condizione a obbedire alla legge morale; e se intende rettamente l’Arte non sarà mai un ateo stupido né un libertino irreligioso. Ma sebbene nei tempi antichi i Muratori fossero obbligati in ogni Paese ad essere della religione di tale Paese o Nazione, quale essa fosse, oggi peraltro si reputa più conveniente obbligarli soltanto a quella Religione nella quale tutti gli uomini convengono, lasciando loro le loro particolari opinioni; ossia essere uomini buoni e sinceri o uomini di onore ed onestà, quali che siano le denominazioni o le persuasioni che li possono distinguere; per cui la Muratoria diviene il Centro di Unione, e il mezzo per conciliare sincera amicizia fra persone che sarebbero rimaste perpetuamente distanti.”
Per comprendere la portata di un tale precetto, basti richiamare alla memoria il particolare momento vissuto dall’Inghilterra – ma anche dal resto d’Europa – agli inizi del XVIII sec. quando lo scontro religioso aveva raggiunto il suo apice: anglicani, luterani e cattolici erano profondamente divisi e la convivenza si era fatta difficile; fu allora che queste menti illuminate vollero cambiare il corso della storia, cercando di elevarsi al di sopra delle differenze e concentrandosi piuttosto sui punti di interesse comuni a tutti gli uomini. Da questa volontà nacquero affermazioni come quella notissima espressa da Evelyn Beatrice Hall che riassume così il pensiero di Voltaire: “Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.”
(fonte: Gianmichele Galassi, Apprendista Libero Muratore, Secreta Ed. 2013)
mercoledì 22 luglio 2015
Il Gran Maestro Stefano Bisi alla festa della loggia "Excelsior"
Val Pelice
"Mi auguro che le fiaccole che si accendono in Val Pellice il 17 febbraio possano diventare una grande fiamma che illumini le menti di chi deve garantire la libertà di coscienza". Il Gran Maestro Stefano Bisi domenica 12 luglio ha partecipato a Pinerolo alla festa della loggia "Excelsior" (21) che ha voluto celebrare insieme a lui un doppio anniversario, il 115° dalla sua nascita e il 70° dalla sua rifondazione. Un'occasione speciale la tornata celebrativa che ha avuto luogo in forma congiunta con le altre due officine di Pinerolo, "Acaja" (691) e "Savorgnan D'Osoppo" (587). Un'occasione anche per riflettere, in questi tempi pericolosamente segnati da un rigurgito di fondamentalismi, sulla necessità del dialogo e su quei principi che sono irrinunciabili non solo per i liberi muratori ma per tutta quanta l'umanità. Il 17 febbraio deve diventare una data simbolo, ha sottolineato il Gran Maestro. Non solo è il giorno infatti in cui venne messo al rogo Giordano Bruno che l'Inquisizione nel 1600 condannò come eretico, ma è anche il giorno in cui nel 1848 con l'Editto delle Lettere Patenti il re Carlo Alberto riconobbe i diritti dei valdesi e successivamente degli ebrei, premessa fondamentale per la libertà religiosa in Italia. Ogni anno queste terre celebrano questa importante ricorrenza accendendo ovunque gioiosi falò a testimonianza della fine di secoli di persecuzione. Una ricorrenza, che è già annoverata nel calendario massonico, ma che il Grande Oriente vorrebbe non fosse limitata a un ristretto ambito di persone, ma venisse estesa in tutto il paese per sancire simbolicamente quei principi che sono alla base della vita dei singoli e della società. La storia dell' "Excelsior" sintetizza nel suo stesso dna la storia più antica delle valli valdesi. E' datato 8 luglio 1900 l' innalzamento delle colonne dell'officina, la prima e tuttora unica presenza massonica strutturata su questo particolarissimo territorio. La loggia, che nel nome, reso famoso dall'omonimo ballo coreografico di Romualdo Marenco, vuole richiamare quell'idea di progresso molto in voga all'epoca, raccolse intorno a sé infatti numerosi esponenti della borghesia locale, funzionari pubblici, insegnanti e ministri di culto. Tante le personalità di spicco di quegli anni come il pastore, scrittore e giornalista Teofilo Gay e i professori del Collegio Valdese. E' in questo periodo che si viene a creare uno strettissimo legame tra la Massoneria e il mondo evangelico che comincia a intravedere nella Massoneria la possibilità di tradurre in atti concreti quelle istanze di ricerca del vero e del giusto, anche nell'ambito sociale, su cui è fondata la loro formazione. Una bella stagione ricca di fervore e fermenti culturali che ebbe vita breve e fu offuscata dall'avvento del Fascismo. Prima ancora del decreto di scioglimento del 1925 la "Excelsior" si mise in sonno. Immediatamente dopo la liberazione, i superstiti dell'officina si attivarono per riorganizzare il Tempio. Così il 22 agosto del 1945 si diede corpo a un triangolo massonico, il 23 settembre ebbero luogo ben otto iniziazioni e il primo ottobre venne emessa la bolla di fondazione. |
Tradizionali celebrazioni per l'Equinozio di Autunno e il XX Settembre
Dal Vascello
Appuntamento a Roma il 19 e il 20 settembre per le tradizionali celebrazioni del Grande Oriente d'Italia che inaugurano, con l'Equinozio di Autunno, la ripresa dei lavori delle logge dopo la pausa estiva e ricordano l'anniversario del XX Settembre, data storica della Breccia di Porta Pia del 1870. Grande protagonista sarà Dante Alighieri e i suoi 750 anni di arte, cultura e società. Il tema che sarà il filo conduttore della manifestazione -ispirata al verso 76 del XVI Canto del Purgatorio: Lume v'è dato a bene e a malizia, / e libero volerè- è quello del libero arbitrio, della possibilità di cui l'uomo dispone di scegliere tra il bene e il male, di cambiare le cose con la forza di volontà e dell'intelletto. |
Laboratorio Bruzio. L'ultimo appuntamento a ottobre
Cosenza
E' fissato al 5 ottobre l'ultimo appuntamento del Laboratorio Bruzio, quest'anno incentrato intorno al tema "La Massoneria e il dialogo interreligioso alla luce dei vecchi e nuovi fondamentalismi". Ospite relatore sarà Luigi Diego Perifano, maestro venerabile della "Federico Torre" (1287) di Benevento. "Fermare la corsa verso l'ignoto, convivere nelle differenze: il primato del dialogo interculturale sulle barbarie" l'argomento scelto per la tavola. Un argomento di grande interesse e attualità in questo particolare momento della nostra storia, che richiede come non mai il sapersi mettere a confronto con gli altri, con chi è portatore di una cultura diversa dalla nostra. L'evento, organizzato dalla loggia "Bruzio Pietro De Roberto 1874" (269) è ospitato presso la Casa Massonica di Cosenza. Il 15 giugno è stato il Gran Maestro Aggiunto Santi Fedele a tracciare la tavola architettonica che ha avuto come titolo "Cultura identitaria e lealismo costituzionale" e nella quale si è soffermato ad analizzare i concetti e i principi di libertà, laicità e tolleranza, suscitando grande attenzione e apprezzamento. |
In agosto agape montanara a Callabiana per gli Asili Notturni e il Piccolo Cosmo
Dalla parte giusta
Tradizionale agape montanara a Callabiana in agosto a scopo benefico a sostegno degli Asili Notturni e del Piccolo Cosmo. A organizzarla la loggia "Libertà" di Biella, che ha dato appuntamento per la sera del 4 agosto alle ore 20 a tutti i Fratelli di Piemonte, Valle d'Aosta e altre valli, insieme a parenti e amici. L'intero ricavato della serata, invece che alla Pro Loco di Callabiana che ospiterà l'evento sarà devoluto alle opere filantropiche del Collegio Circoscrizionale. |
Le Logge "Convivium" e "San Giorgio e il Drago" verso il gemellaggio
Roma
Il 4 e 5 giugno si è svolta la cerimonia di firma del protocollo con il quale le logge "Convivium" ( 1102) di Roma, e "San Giorgio e il Drago" ( 759) di Ragusa, hanno espresso, attraverso i rispettivi maestri venerabili Carlo Fransvea e Antonino Recca, la volontà di gemellarsi allo scopo di sancire i reciproci, consolidati rapporti di fratellanza e solidarietà, affinché l'unione e l'amore regnino ora e in futuro in una comunione spirituale indissolubile. La cerimonia si è svolta, prima, presso la Casa Nathan di Roma, alla presenza di numerosi Fratelli di 12 logge, del Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Roma, Sebastiano Mulas. Il giorno successivo è stata replicata presso la casa massonica di Ragusa, alla presenza di 30 Fratelli di Loggia, tra cui Francesco Giunta, Ispettore Circoscrizionale, e 36 ospiti tra i quali Roberto Blandino, Garante d'Amicizia della Gran Loggia del Mato Grosso, Antonio Burderi, della consorella "Mario Rapisardi" (359) di Ragusa; Antonio Cosentino, maestro venerabile della "Archimede" (342) di Siracusa; Enzo Sicali, maestro venerabile della "Bent Parodi" di Belsito (1392) di Catania; Carlo Fransvea, Maestro Venerabile della neo gemellata "Convivium" (1102) di Roma e 5 Fratelli "Agape" di Noto. Durante le tornate, l'oratore della loggia ospite ha letto una tavola di spiegazione del proprio labaro. |
Delegazione italiana a Kempten per l'innalzamento delle colonne della loggia "Al sole nascente"
Germania
Una delegazione italiana ha partecipato, lo scorso 23 maggio, a Kempten, in Germania, alla cerimonia di innalzamento delle colonne della loggia "Al sole nascente", nome che si richiama a quello di un'antica e prestigiosa officina locale, fondata nel 1787, e alla quale apparteneva C. J. Wagenseil noto esponente dell'Illuminismo. Presenti alla cerimonia il Gran Maestro Stephan Roth-Kleye della Gran Loggia degli Antichi e Liberi e Muratori Accettati di Germania; il Gran Maestro Aggiunto Karl Deckart; il Gran Cerimoniere Peter Lauber e il Maestro Distrettuale Hannes Brach. Nell'allocuzione tenuta dall'oratore della nuova officina Detlef Kroeger sono stati affrontati i temi della crisi dei valori della società contemporanea ed è stato sottolineata con forza la necessità della solidarietà, nel pieno adempimento dei valori massonici. I Fratelli italiani, nel salutare la neonata officina hanno auspicato una sempre maggiore collaborazione tra le istituzioni nazionali e invitato i presenti a partecipare ai rispettivi lavori. |
Ebrei, cristiani e musulmani, le cose che ci uniscono
Savona
Ebrei, crisriani e musulmani. E' stato questo il tema del convegno che si è tenuto il 30 maggio a Savona, organizzato dal Grande Oriente e dal Rito Simbolico Italiano collegio "Liguris". L'incontro è stato introdotto dal Fratello Tarciso Tallu, organizzatore dell'evento, che ha portato i saluti del Gran Maestro Stefano Bisi e del Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso e ringraziato il numeroso pubblico presente all'evento. Dopo l'intervento dell'assessore Paolo Apicella, sono intervenuti i relatori: Domenico Devoti docente di psicologia delle religioni; Auro Capone psichiatra. A rappresentare la voce ebraica è stato Felice Israel docente filologia semitica; per i cristiani ha preso parte ai lavori il canonico diocesano Giampiero Bof teologo di fama internazionale che ha portato il saluto del Vescovo di Savona Monsignor Vittorio Lupi e del decano degli evangelici Franco Becchino. Per la comunità religiosa islamica Coreis è intervenuto Abu Bakr. Tutti hanno sottolineato, ciascuno dal proprio punto di vista, i tanti elementi di contatto e di condivisione delle tre religioni del Libro. Grande apprezzamento per l'iniziativa è stato espresso da Zagar, presidente regionale della comunità musulmana itliana. A illustrare le posizioni della Libera Muratoria è stato il Gran Maestro Onorario Renzo Brunetti. Ha concluso l'evento Giovanni Cecconi, presidente dello Rsi. |
"LiberaMente Massoneria", appuntamento dal 4 al 6 settembre
Radicofani
"LiberaMente Massoneria" è il tema dell'evento che si terrà a Radicofani, in provincia di Siena, dal 4 al 6 settembre. Oltre al Grande Oriente ed al Collegio toscano sono coinvolte le due logge del territorio, la "XX Settembre" (604) di Montepulciano e la "Ghino di Tacco" (1373) di Radicofani. Il programma si annuncia denso di impegni. A dare il via alla manifestazione sarà, venerdì 4 alle 17, nella Sala del Consiglio Comunale, una conferenza, dal titolo "Massoneria: una storia di libertà. Dall'Indipendenza americana ai nostri giorni". Il sindaco Francesco Fabbrizzi e il presidente del Collegio circoscrizionale della Toscana daranno il benvenuto. Moderatore Gianmichele Galassi (giornalista e saggista). Parteciperanno: Zefiro Ciuffoletti (Università di Firenze) con una relazione su "L'ossessione del complotto massonico e le ideologie totalitarie"; Gabriele Paolini (Università di Firenze) con una relazione su "Massoneria e Risorgimento"; Massimo Nardini (Università di Firenze) con una relazione su "Massoneria e Costituzione americana"; Giovanni Greco (Università di Bologna) con una relazione dal titolo "Dalla libertà dei servi alla libertà dei cittadini". Alle 19,30 al Teatro Costantini di Radicofani Concerto di solidarietà per le scuole della cittadina. Il Maestro Francesco Attesti al pianoforte eseguirà alcune composizioni di Chopin e Schubert. Alle 15,30 di sabato 5 si terrà la cerimonia di inaugurazione, alla presenza del sindaco e del Gran Maestro Stefano Bisi della piramide restaurata a Bosco Isabella. Alle 17,30 al Costantini talk show sul tema "Che cos'è la Massoneria? Fine e principi dell'istruzione iniziatica massonica". Al dibattito, condotto da Gianmichele Galassi (giornalista, saggista) parteciperanno il Gran Maestro Stefano Bisi, il Grande Oratore Claudio Bonvecchio, il presidente del Collegio Circoscrizionale Francesco Borgognoni. Nella mattinata e nel pomeriggio del 4 e del 5 settembre ci saranno anche le presentazioni dei libri "Le Colonne del Tempio" di Mariano Bianca, Atanor Ed; "Apprendista, Compagno e Maestro Libero Muratore" di Gianmichele Galassi, Secreta Ed, "Allende massone" di J. G.Rocha, Mimesis; "Il Bussante", Ed. Jouvence. Domenica 6 settembre (ore 9:30) si terrà l'ormai consueta, e attesa, tornata rituale in grado di apprendista nel Bosco Isabella, organizzata ogni anno dalla loggia "XX Settembre" (604) di Montepulciano, in collaborazione con il Collegio della Toscana. Dopo i lavori è prevista un'agape bianca nel vicino Ristorante "La Torre". Il Bosco Isabella fu realizzato tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento dal massone Odoardo Luchini, senatore del Regno, nativo di Radicofani. Per la realizzazione del "tempio a cielo aperto" Luchini utilizzò specie arboree e arbusti a carattere simbolico. Dedicò l'opera alla moglie Isabella Andreucci. Il Bosco Isabella, dichiarato di interesse pubblico nel 1922 e classificato tra le bellezze naturali nel 1939, è stato acquistato dal Comune di Radicofani nel 1983 e oggi è parco pubblico. |
E' online il secondo numero del 2015 di "Hiram"
Riviste Goi
E' online il secondo numero del 2015 della rivista del Goi "Hiram", che riporta in inglese e in italiano l'allocuzione tenuta dal Gran Maestro Stefano Bisi alla Gran Loggia di Rimini: "Il Coraggio delle idee. La Costanza delle azioni". Di grande interesse l'articolo a firma di Simone Biondini, docente all'Università di Milano, dal titolo "Le carte della Massoneria presso la Segreteria Particolari del Duce", che ricostruisce, in maniera accurata e attraverso importanti documenti d'archivio, i rapporti tra la Gran Loggia d'Italia, che si costituì dopo la scissione dal Goi nel 1910, e il regime. "Mentre all'interno della Massoneria di Palazzo Giustiniani i Fratelli fascisti furono invitati a scegliere tra Massoneria e Fascismo", poiché la Libera Muratoria perseguiva programmi e adottava metodi "in contrasto con quelli del Partito Fascista", la "Massoneria di Piazza del Gesù –scrive Biondini- espresse la sua adesione al Governo Mussolini, approvandone tutti gli atti e riconoscendo l'alta gerarchia del Fascismo come legittima espressione della volontà della nazione". Sotto la guida da Raul Palermi cercò sempre il compromesso con il regime. Anzi Palermi, riferisce ancora l'autore, "attorniato da un gran numero di esponenti fascisti iscritti alla sua Obbedienza, si prese la briga di 'elevare' il duce Gran Maestro Onorario, e quando a novembre del 1925 venne decretato lo scioglimento delle sette massoniche, egli si adeguò sciogliendo tutte le officine di Piazza del Gesù e ricostituendole con Fratelli disponibili verso il regime fascista. Il 2 dicembre poi, il Palermi convocò il Supremo Consiglio e decise di cessare ogni attività massonica, proclamando la fedeltà dei Fratelli verso il Duce. Malgrado tutto ciò, tempo dopo, la sede di Piazza del Gesù venne saccheggiata dai fascisti". Piegabriele Mancuso propone invece un libello fortemente antimassonico scritto tra il 18° e 19° secolo, presumibilmente da un esponente della Chiesa cattolica e pubblicato in un limitato di copie. "La causa e gli effetti" è il titolo del pamphlet che denuncia quello che è, secondo l'autore, il piano dei liberi muratori: cioè traviare la società introducendo idee come la libertà di parola, il pluralismo religioso e il relativismo culturale. Marco Cuzzi invece si sofferma sulla figura di Giuseppe Mussi, il Nathan Milanese. Luigi Polo Friz propone infine uno tra i testi chiave della Massoneria italiana del decennio postunitario "La Lettera a Goodall".
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"Convivio dell'arte", tra cultura e solidarietà
Dalla parte giusta
Tra cultura e solidarietà. Alla sua quinta edizione "Convivio con l'arte", la manifestazione, inaugurata il 26 giugno e che si tiene a Perugia nel Giardino del residence Domus Volumnia (via Assisana, 49), sta riscuotendo grande successo con la tradizionale serie di eventi, che uniscono l'arte, come massima e positiva espressione dell'uomo, alla riflessione. A organizzarla il Fratello Rossano Cervini, che dopo i temi trattati negli anni precedenti (2011 "La solidarietà", 2012 "La ricerca della felicità", 2013 "La consapevolezza del tempo", 2014 "La libertà e la dignità"), quest'anno, ispirandosi all'Expo di Milano, ha scelto come argomento "Nutrire il pianeta, sfamare l'anima", sottotitolo "Per elevarci attraverso l'arte dei Maestri, per incoraggiare i nuovi talenti, per stare bene con noi stessi, per dare un esempio concreto di impegno sociale". Il prossimo appuntamento è il 24 luglio con l'esposizione di opere di Arnhild Kart. L'evento si avvale del contributo dei Fratelli Francesco Rampini, Francesco Merante, Giancarlo Seri. Il ricavato delle serate, che sono sei, l'ultima si terrà il 4 settembre (vedi programma) verrà devoluto ad altrettante Associazioni che svolgono azioni di volontariato e di ricerca sia locali che nazionali, come l'associazione Banco Alimentare Acacia di Arezzo, affiliata alla Federazione Italiana Solidarietà Massonica, presieduta da Carlo Ferrini, l'Associazione Nazionale Tumori, la ReleGart Coop Sociale, Borgo Rete, Associazione Osservatorio Archivistico, Avanti Tutta Leonardo Cenci.
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"Il Mulo" entra nella biblioteca del Grande Oriente d'Italia
Giornale satirico antimassonico
Il Consigliere dell'Ordine Alberto Valdata ha donato alla Biblioteca del Grande Oriente d'Italia alcuni numeri di un importante giornale satirico antimassonico: "Il Mulo", di ispirazione cattolica e antisocialista che nacque come contraltare de "L'Asino". Il Grande Oriente ha nella sua collezione di periodici 42 numeri del giornale satirico "L'Asino" (1892-1925), fondato nel 1892 a Roma da Guido Podrecca (1860-1923), detto anche Goliardo, direttore ed editorialista e dal massone Gabriele Galantara (1865-1937), disegnatore che spesso firmava le sue caricature con lo pseudonimo anagrammato di Ratalanga. Galantara fu iniziato nella "Propaganda" di Roma il 25 luglio 1907, divenendo Maestro il 29 maggio 1909. Il settimanale (con uscita la domenica) di forte impronta socialista e anticlericale, ebbe da subito un gran successo popolare, tanto da essere presto perseguitato, e più volte sequestrato, processato e condannato. Nel 1907, per contrastare il successo de "L'Asino", nacque il giornale satirico "Il Mulo" "periodico settimanale anticanagliesco", ideato e diretto da Cesare Algranati (un israelita convertito che si celava sotto lo pseudonimo Rocca d'Adria), ebbe come collaboratori il disegnatore Stern (Giulio Moroni Celsi) e Luccio (Carlo Bolognesi). Imitò il giornale antagonista nella testata, nella impaginazione e nelle rubriche. Le caricature più feroci riguardarono i "capi socialisti presentati come borghesi della peggior specie, ingannatori della povera gente", e soprattutto la massoneria, incarnata graficamente "nei panni di una megera vestita di rosso", "quale ispiratrice di ogni disegno perverso e scristianizzatore". Dopo un'iniziale simpatia per il fascismo, divenne ostile al Regime a seguito degli assassinii di Matteotti e Don Minzoni e fu soppresso nel 1925. Il Gran Maestro Stefano Bisi ha ringraziato il Fratello Valdata per questo dono che arricchisce il patrimonio della nostra Istituzione. |
"Maestro Libero Muratore" di Gianmichele Galassi
Sullo scaffale
Gianmichele Galassi è giunto finalmente alla conclusione della trilogia dedicata ai tre gradi della Massoneria azzurra (i primi due hanno riscontrato un notevole successo), con il volume dedicato al Maestro Libero Muratore. Si tratta di un agile volumetto, non solo nelle dimensioni (174 pagine) ma soprattutto nella organizzazione del libro in brevi saggi che si prestano a molteplici livelli di lettura: storico, filosofico, simbolico, esoterico. Ma non tragga in inganno la struttura a saggi separati (spesso tratti da contributi che Galassi ha pubblicato in diverse riviste di settore) che potrebbe far pensare ad una lettura complessivamente inorganica. In realtà il testo così organizzato si presta ad una lettura caleidoscopica del terzo grado massonico che -come nell'opera di George Perec "La vita, istruzioni per l'uso"- può essere iniziata in qualunque punto del volume, tanto tutto nel libro è connesso con tutto, tanto ogni pagina ha sottili e impalpabili legami con ogni altra pagina. Solo così si spiega come saggi di argomento alchemico, di argomento dantesco, di argomento etico filosofico, con incursioni in temi di grandissima attualità (quello della diversità sessuale, tanto per citare un argomento al centro di grandi discussioni) possano amalgamarsi in un unicum, cui si intrecciano a loro volta temi della più chiara tradizione massonica (templarismo, antichi doveri, leggenda di Hiram, solo per citarne alcuni). Perché, in fondo, cos'è la Massoneria se non una scuola di pensiero in cui viene insegnato un metodo, ma nella quale nessun corpus dogmatico ha licenza di esistere? Quali sono, in fondo, le domande della Massoneria, se non quelle proprie della filosofia, quelle della stessa esistenza umana? Qual è la ricerca cui il Massone si dedica, se non quella del senso della nostra stessa umana condizione, in ogni suo singolo aspetto? Ecco, anche questo volume, pubblicato da Secreta edizioni, 2015, Galassi non tradisce le aspettative. Anzi, occupandosi di Maestria nessun argomento è più precluso e l'Autore è libero di spaziare in ogni campo. La prefazione di Mariano Bianca è, infine, una incisiva e pregnante summa, da cui traiamo le righe seguenti, che segnano in modo emblematico il significato della Maestria e, meglio di ogni altra analisi, descrivono il lavoro di Galassi: "L'iniziazione al terzo grado è indubbiamente quella che racchiude gli aspetti più profondi del percorso iniziatico perché in essa è presente in forme simboliche il passaggio dalla morte alla vita: la morte di quello che si era sino un certo stato iniziatico e la nascita proiettati in una dimensione esoterica che è rivolta verso la conoscenza dei fondamenti dell'essere, di ciò che può esserci oltre a quello che sì può percepire e pensare e ancora il senso non solo di sé stessi ma dell'intero cosmo. Fondamenti, oltre e senso sono i pilastri del grado di Maestro (...)". (di Marco Rocchi) |
Rassegna Stampa del Grande Oriente d'Italia
Napoli, 17 luglio 2015 (l'Espresso)
La cantata è sacra, ma anche massonica. 'Mysterium' di Nino Rota al Petruzzelli
Massa Marittima, 16 luglio 2015 (Torre Massetana)
I principi della solidarietà per combattere l'indifferenza
Messina, 15 luglio 2015 (Worldweb News.it)
Massoneria - tra luci e ombre. A Capo d'Orlando (Messina) un incontro con il Gran Maestro Stefano Bisi
La cantata è sacra, ma anche massonica. 'Mysterium' di Nino Rota al Petruzzelli
Massa Marittima, 16 luglio 2015 (Torre Massetana)
I principi della solidarietà per combattere l'indifferenza
Messina, 15 luglio 2015 (Worldweb News.it)
Massoneria - tra luci e ombre. A Capo d'Orlando (Messina) un incontro con il Gran Maestro Stefano Bisi
domenica 12 luglio 2015
La tornata in Sicilia sotto le Stelle al castello di Trabia. Il Gran Maestro Bisi: "I massoni pellegrini delle stelle"
Trabia
Il castello Lanza Branciforte di Trabia, una delle più belle dimore nobili siciliane, ha ospitato il 5 luglio la tornata sotto le stelle promossa dal Collegio dei Maestri Venerabili della Sicilia presieduto dal fratello Giuseppe Trumbatore. Alla suggestiva tornata hanno partecipato circa 600 fratelli provenienti da tutta la Circoscrizione e anche dall'Oriente di Aosta. Erano presenti i Grandi Ufficiali: Nino Bellanca, Roberto Roselli e Tommaso Castagna, il Grande Architetto Revisore, Gaetano Bosio, il Giudice della Corte Centrale, Paolo Corso, i Consiglieri dell'Ordine: Giuseppe Labita, Lucio Sciortino, Pietro dell'Utri e Giuseppe Mangano, i Grandi Rappresentanti delle Gran Logge Estere presso il GOI: Benedetto Brandino, Giuseppe Briguglio, Salvatore Casales, Massimo Lello, Giuseppe Lo Sardo, Egidio David, e i Garanti di Amicizia ad Honorem Antonio Gualano, Saverio Vetrano, Gregorio Cottone, Giovanni Riccobono. Dopo l'apertura rituale dei Lavori, il Presidente del Collegio Giuseppe Trumbatore, ha accolto il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Stefano Bisi, e nel suo saluto ha ricordato come "i Fratelli della Sicilia dimostrano sempre di essere coesi e presenti nell'accogliere il Gran Maestro con affetto fraterno". E si è detto orgoglioso del fatto che "La Circoscrizione Sicilia cresce bene e lo dimostrano le sempre più numerose richieste di affiliazione". Il fratello Vincenzo Giambanco ha poi tracciato la Tavola dal titolo: "Il Mediterraneo, un mare di Fraternità". Nel suo intervento ha compiuto una panoramica storica della Massoneria nei Paesi del Mediterraneo ed ha ribadito come il ruolo dell'Istituzione possa contribuire a riportare pace e prosperità. I lavori sono stati poi sospesi per l'ingresso dei 150 fra ospiti, amici e familiari che hanno potuto ascoltare l'allocuzione del Gran Maestro Stefano Bisi. "Noi massoni –ha detto il Gran Maestro- siamo dei Pellegrini delle stelle. Andiamo avanti guardando il cielo e dobbiamo mettere i nostri sandali con umiltà nella polvere nel nostro lungo cammino di crescita alla ricerca della Conoscenza e della Verità che non si ferma mai. Il pellegrino è un tipo strano che, in un mondo ed in una realtà che non vuole dedicare più tempo a ottenere faticose conquiste, dedica tanti giorni della sua esistenza a camminare su una strada poco agevole che lo sottopone a prove di resistenza, a prove di vita. E sul sentiero del pellegrinaggio scopre anche il valore del tempo. Se facciamo del nostro incedere un pellegrinaggio, regalando il nostro tempo, questo ci torna indietro centuplicato e ci sentiamo spiritualmente più ricchi. E' come trovare l'oro interiore. Il cammino diventa così luogo del tempo regalato: regalato da chi cammina con noi nel nostro comune incedere massonico; regalato da chi incontri nei luoghi dove passi; regalato quando ti fermi per parlare con un fratello o con una persona che ha bisogno di te; regalato quando rallenti il passo per godere lo spettacolo di quello che ci circonda. Questo è il cammino del massone. E' la Bellezza che ci spinge con passione e amore a percorrere tutti insieme il cammino della Fratellanza per il bene dell'Umanità". Dopo l'uscita degli ospiti si è proceduto alla chiusura rituale dei lavori. La serata è poi continuata con un agape aperta a tutti nei bellissimi giardini del castello da dove si poteva ammirare il mare. Un mare di fraternità che da Trabia, è l'auspicio di tutti, si possa allargare per tutto il Mediterraneo affinchè diventi un oceano di Pace. A margine della Tornata organizzata dal Collegio Circoscrizionale della Sicilia l'Associazione di Filatelia Massonica ha realizzato un nuovo annullo postale. (di Angelo Di Rosa) |
La Massoneria protagonista a Villa Piccolo
Capo d'Orlando
"Massoneria – tra luci e ombre: laicità e spiritualità" è tra gli eventi più attesi della stagione estiva di Capo d'Orlando dove la Fondazione della Famiglia Piccolo di Calanovella nella sua omonima villa-museo produce grande cultura. L'appuntamento è in programma per domenica 26 luglio alle 18 nell'ambito della sezione "La Cultura del Dubbio". I protagonisti del dibattito saranno il Gran Maestro Stefanio Bisi e l'editorialista del "Fatto Quotidiano" Gianni Barbacetto, coordinerà Andrea Pruiti Ciarello. Tra le altre tantissime iniziative in programma in queste settimane, da non perdere assolutamente la mostra inaugurata a fine giugno e che chiuderà i battenti il 2 agosto, dedicata al padre della pop art Andy Warhol, che raccoglie 70 delle sue opere provenienti dalla famosissima Collezione Rosini-Gutman e da altre collezioni private, corredate dalla proiezione di una rarissima intervista al grande genio dell'arte contemporanea realizzata dal giornalista Vanni Ronsisvalle nel 1977 a Roma. E ancora: la proiezione di "1893. L'inchiesta", un documentario su Portella della Ginestra in programma per il 16 luglio. E il raduno di auto storiche, che attenderanno gli appassionati nel parcheggio della villa domenica 12 luglio. |
Il 12 luglio doppia festa per la loggia "Excelsior"
Pinerolo
Doppia festa domenica 12 luglio per loggia "Excelsior" (21) di Torre Pelice che celebrerà, in occasione della visita del Gran Maestro Stefano Bisi, il 115° e il 70° anniversario. E' datata 8 luglio 1900 la nascita dell'officina, la prima e tuttora unica presenza massonica strutturata nel territorio delle valli valdesi. La loggia, che nel nome, reso famoso dall'omonimo ballo coreografico di Romualdo Marenco, vuole richiamare quell'idea di progresso molto in voga all'epoca, raccolse intorno a sé numerosi esponenti della borghesia locale, funzionari pubblici, insegnanti e ministri di culto. Tra le personalità di maggior spicco di quegli anni sono da ricordare il pastore, scrittore e giornalista Teofilo Gay e i professori del Collegio Valdese. E' in questo periodo che si viene a creare uno strettissimo legame tra la Massoneria e il mondo evangelico che comincia a intravedere nelle logge la possibilità di tradurre in atti concreti quelle istanze di ricerca del vero e del giusto, anche nell'ambito sociale, su cui è fondata la loro formazione. Una bella stagione ricca di fervore e fermenti culturali che ebbe vita breve e fu offuscata dall'avvento del Fascismo. Prima ancora del decreto di scioglimento del 1925 la "Excelsior" si mise in sonno. Immediatamente dopo la liberazione, anche superstiti dell'officina si attivarono per riorganizzare il Tempio. Così il 22 agosto del 1945 si diede corpo a un triangolo massonico, il 23 settembre ebbero luogo ben otto iniziazioni e il primo ottobre venne emessa la bolla di fondazione. La tornata celebrativa avrà luogo in forma congiunta con le altre due officine di Pinerolo. Considerate le dimensioni del tempio gli inviti sono ristretti e limitati a coloro che hanno dato conferma entro il 7 luglio. |
Il Gran Maestro Onorario Pietro Spavieri riposerà nel Pantheon del Grande Oriente al Verano. La tumulazione avrà luogo il 16 luglio alle ore 11
Roma
Il Gran Maestro Onorario Pietro Spavieri, figura di spicco della Massoneria lombarda, che ci ha lasciato lo scorso maggio, riposerà nel Pantheon dei Gran Maestri e Grandi Dignitari del Grande Oriente d'Italia al Verano. Le sue ceneri saranno tumulate giovedì 16 luglio alle ore 11 nel corso di una cerimonia alla quale sarà presente il Gran Maestro Stefano Bisi con i membri della Giunta del Goi, nell'area chiamata del Pincetto nuovo (riquadro 52, n. 1, fila 97) del Cimitero Monumentale di Roma e identificata nei documenti d'archivio come "Tomba Adriano Lemmi", dal nome dello storico Gran Maestro che nel settembre del 1880, quando ricopriva la carica di Gran Tesoriere nella gran maestranza Petroni, perfezionò l'acquisto, dal Comune di Roma, di una zona da riservare alla Massoneria. Oggi, quello spazio suggestivo, accoglie le spoglie di illustri Liberi Muratori del Grande Oriente del lontano e recente passato. Il primo dei Fratelli che vi riposano è il Gran Maestro Giuseppe Mazzoni, passato all'Oriente Eterno nel 1880. |
Al Castello di Arechi a Salerno oltre 150 Fratelli
Festa di San Giovanni
Oltre 150 i Fratelli, provenienti dalle logge della Campania, della Basilicata e del Lazio, che hanno partecipato alla festa di San Giovanni (la seconda edizione) celebrata a Salerno il 24 giugno in occasione del Solstizio d'Estate, con il patrocinio del Goi e del Collegio Circoscrizionale di Campania-Lucania. Organizzata dalle logge della città ospite "Aurora" (251) e "Mazzini" (672), "Mentana" (719), "Circolo Democratico" (1309), "Libertà e Pensiero" (1335), "Genovesi" (1429), "Poseidonia" (1478) e logge "Aurora" (238) di Avellino, "Quatuor Coronati" (1459) di Napoli e "Orizzonte" (1059) di Roma, la tornata rituale si è svolta nel salone delle feste del Castello medievale di Arechi, che si affaccia sul Golfo di Salerno. Tra i presenti i maestri venerabili delle officine "Da Procida" (1276), "Pisacane" (1446), "Garibaldi" di Salerno, "Pagano" (266) di Potenza, "Trismegistum" (1049) e "Saebetia" (1189) di Napoli, "Vanvitelli" (1442) di Santa Maria Capua Vetere, "Numa Pompilio" (1334) di Casalvieri (Fr) e "Ramo d'oro" (1401) di Anzio, il Presidente del Collegio del Maestri Venerabili di Campania-Lucania, Livio De Luca, il Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Napoli Lucio D'Oriano, i Garanti d'Amicizia del Goi Francesco Cucco, Antonio Wancolle, Salvatore Balasco, Raffaele de Masi, Lucio Nigro, i Consiglieri dell'Ordine Massimo Biondi e Umberto Limongelli, l'ex Primo Gran Sorvegliante Gianfranco De Santis, l'ex Secondo Gran Sorvegliante Geppino Troise, il Gran Ospitaliere Piero de Angelis. L'orazione è stata tenuta dal Gran Maestro Onorario Luigi Sessa. I lavori sono stati aperti dal Fratello Mario Colucci, Maestro Venerabile della Genovesi e Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Salerno e chiusi dal Fratello Sebastiano Mulas, Maestro Venerabile dell'"Orizzonte" di Roma e Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Roma. La serata si è conclusa con un'agape bianca. |
Oltre 100 Fratelli alla Festa di San Giovanni a Castel Rafenstein
Trentino-Alto Adige
Mercoledì 24 giugno, organizzato dal Collegio dei Maestri Venerabili del Trentino Alto Adige, si è tenuta presso le rovine di Castel Rafenstein dominanti la città di Bolzano, la Festa del Solstizio d'estate con il Rito di San Giovanni e i festeggiamenti per il 60° anno dalla bolla di fondazione di due logge della Circoscrizione, l' "Italia e Concordia" (393) all'Oriente di Bolzano e la "Francesco Filos" (516) di Trento. Più di cento Fratelli sedevano tra le colonne del Tempio allestito all'interno del complesso mentre all'Oriente, oltre al Fratello Francesco Scaratti, Presidente del Collegio e facente funzione di Maestro Venerabile, sedevano Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Goi, Hans Peter Jonas, Vice Gran Maestro d'Austria, Georg Loesch, Garante d'Amicizia, Roberto Cirimbelli, Gran Sovrintendente d' accoglienza, Luigi Di Matteo e Claudio Noya, membri della Corte Centrale, Antonio Virdia, Consigliere dell'Ordine, Silvio Cassio, Gran Rappresentante Croazia, Giampiero Metidoro, Presidente del Collegio circoscrizionale del Veneto, GianGiacomo Pezzano, Presidente del Collegio dell'Emilia-Romagna, Alessandro Rupiani, maestro venerabile della loggia "Montanari", Matteo Galli, maestro venerabile della "Colonia Augusta", Philipp Arkerian, maestro venerabile della "Einikeit" di Freiheit, Tino Balla, maestro venerabile della "Castrum Majense", Frank Nienstedt, maestro venerabie della "Franz Von Gummer". Per i festeggiamenti legati al 60° anno dalla fondazione hanno preso la parola il maestro venerabile della loggia "Italia e Concordia" Marco Facchini e il maestro venerabile della "F.Filos" Giuliano Rotunno. Per la location di grande suggestione, per la numerosa partecipazione di Fratelli sia tra le Colonne che all'Oriente, per la particolarità del Rito stesso, la serata, che si è conclusa con un Agape bianca presso un ristorante vicino, ha fortemente emozionato e soddisfatto tutti i Fratelli presenti motivando il Collegio a ripetere l'evento anche in futuro.
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Tornata rituale della "Porta d'Europa" il 26 giugno alla presenza di numerosi Fratelli tedeschi
Varese
Il 26 giugno la "Porta d'Europa" (1390) di Ispra, in cattedra il maestro venerabile Renato Piccinelli, ha tenuto una tornata rituale a Varese alla presenza di numerosi Fratelli ospiti provenienti dalla Germania, appartenenti alle logge "Phönix zur Warheit" di Amburgo con il maestro venerabile Rainer Drucklieb, "Zum Rothen Adler" e "Boanerges zur Bruderliebe" di Amburgo, "Harpokrates zur Morgenröthe di Schwerin e "Zur Brudertreue an der Schwale" di Neumünster. Seduti all'Oriente Bruno Sirigu Grand'Ufficiale di Gran Loggia, Edgardo Campane Gran Rappresentante per le Gran Logge Federate di Germania ed Edoardo Vigna Consigliere dell'Ordine del Goi. I rapporti d'amicizia della "Porta d'Europa" con le logge tedesche sono iniziati nel 2013 grazie all'azione di Graziano Romito, tra i fondatori dell'officina e suo primo maestro venerabile e sono proseguiti con le visite di alcuni Fratelli alle Logge di Amburgo, Lubecca e Schwerin nell'ottobre 2014 e nel maggio scorso. I lavori si sono svolti nei tre gradi in rituale Emulation e sono stati preceduti e seguiti da un intenso programma di accoglienza che ha compreso un'agape bianca con ospiti e metà lunari. I Fratelli tedeschi hanno più volte manifestato la loro gioia e la loro soddisfazione. La tornata e gli eventi correlati sono parte dell'attività che la "Porta d'Europa", fedele al suo titolo distintivo, compie oltre i confini nazionali in particolare in Germania e in Spagna e nell'ambito della catena internazionale delle logge "Europa", per sviluppare la fratellanza e approfondire i valori comuni in un'Europa in forte crisi d'identità. |
La San Giovanni Onlus di Agrigento dona un defibrillatore alla Croce Rossa
Dalla parte giusta
La San Giovanni Onlus di Agrigento ha organizzato il 27 giugno scorso una giornata conviviale finalizzata alla raccolta fondi per l'acquisto di un defibrillatore da donare alla Croce Rossa. Grazie all'impegno del Presidente Antonio Sutera e di Gaetano Bosio e alla collaborazione di Giacomo Bruccoleri, Giuseppe Sutera Sardo, Gaetano Chiapparo, Massimiliano Sutera Sardo, l'iniziativa è stata accolta con grande partecipazione da molti Fratelli, in particolare da Giuseppe Trumbatore, Presidente Circoscrizionale della Sicilia, e da Sergio Rosso, Gran Maestro Aggiunto e Presidente della Fism, che ha promesso di sostenere l'imminente apertura, nella sede della San Giovanni, di un ambulatorio oculistico gratuito per le fasce deboli della popolazione presente sul territorio. |
"Conversando sotto le stelle", due date per il tradizionale appuntamento della "Umanità Libera"
Empoli
Anche questa estate la loggia "Umanità Libera" (441) di Empoli organizza alla Corte Giusti (Via Salaiola 151) la rassegna culturale estiva "Conversando sotto le stelle". Due le date. Dopo l'appuntamento del 9 luglio dal titolo "Vibrazioni, suono e musica... Quando l'atavico si fonda con il presente" con Monica Guerrini, musicoterapista, e Marcello Calasso, bionaturalista, il 16 si bissa con "La tradizione orale di esprimersi in versi nella cultura Toscana". All'incontro prenderanno parte il ricercatore Massimo Nardini e il poeta popolare Rinaldo Rofi. Il Presidente del Collegio circoscrizionale della Toscana, Francesco Borgognoni, è il moderatore di entrambi gli appuntamenti la cui parte introduttiva è a cura del maestro venerabile della loggia "Umanità Libera", Marco Grossi.
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