lunedì 2 maggio 2016

Walpurga, Beltane e i lavoratori della festa


di Davide Riboli



La notte che separa l’ultimo giorno d’aprile dal primo di maggio è conosciuta – e ancora molto festeggiata in tutta l’Europa del Nord – come 'Notte di Valpurga'.

Secondo tradizione popolare, questa era la notte in cui le streghe, cavalcando scope unte con unguenti ricavati dal grasso di bimbi bolliti, si recavano in volo sul monte Blocksberg per celebrare Satana nel Sabba, orgia sfrenata. Che orrore!

In verità, la festa dove si accendevano grandi fuochi, si ballava, si cantava e probabilmente si faceva anche altro senza considerarlo una colpa era Bealtuinn ovvero la notte in cui, secondo la tradizione celtica, si attendeva il ritorno di quello speciale giorno che avrebbe marcato il trionfo della Luce sulle Tenebre. A voler essere precisi, Beltane ovvero “Fuoco Lucente” è il giorno situato a metà fra l'equinozio di primavera ed il solstizio estivo e potrebbe quindi cadere tra il primo ed il 5 maggio, a seconda dei casi.

L’uovo di Oestara si schiude ed serpente, simbolo della Grande Dea, esce dal guscio e si manifesta nella Vita e nella Natura. Chi è Oestara? In parole semplici, è il motivo per cui, in buona parte del mondo, la pasqua non si chiama “pasqua”, ma easter.

I fuochi, le danze, la celebrazione della vita che ad ogni termine torna a manifestarsi sono talmente propri di alcune civiltà meno dimentiche di loro stesse della nostra che, giusto per fare un esempio, in Svezia vengono promossi addirittura come attrattiva turistica.

Ma questo tipo di festa, questo indissolubile legame coi cicli cosmici di Natura doveva essere davvero insopportabile per Santa Madre Chiesa che s’affrettò a trasformare le feste della notte antecedente Bealtuinn in sabba e le donne in streghe.

E qui arriva Santa Valpurga, nata nel Wessex nel 710, sorella d’altri due santi con la V: san Villibaldo e san Vunibaldo.

Valpurga morì nel 779 e dopo la morte le spoglie furono trasferite a Eichstätt il primo maggio 870 e fu santificata proprio nel giorno di questa sua seconda sepoltura. Secondo la leggenda, dalla sua nuova tomba iniziò a colare per qualche tempo un liquido oleoso dai poteri taumaturgici, capace di difendere da ogni stregoneria.

Ci vuole proprio la passione per la morte di un certo tipo di religione per definire taumaturgico e benedetto uno scolo di tomba. Fatto sta che Valpurga e il suo liquame divennero scudo santo verso ogni tipo di maleficio, mentre Beltane si trasformava lentamente nella notte maledetta in cui le streghe s’accoppiavano, donne sozze!, col Diavolo caprone.

E così si cercò di stracciar le vesti alla festa del ritorno della Vita, trasformandola nella notte delle nequizie. Per fortuna – o forse per l’inarrestabilità di forze cicliche molto più antiche dell’uomo stesso – la tradizione s’è comunque mantenuta abbastanza intatta, per lo meno nei luoghi dove certe influenze non hanno mai attecchito definitivamente.

Quel che per i tedeschi è Walpurgisnacht, per gli svedesi è Valborgsmässoafton o Valborg, per i finlandesi è Vappu e così via…



E certo non si può dimenticare che il Primo Maggio è anche la Festa del Lavoro, in buona parte del mondo. Una festa assolutamente laica, di stampo sindacale e socialista, istituita per celebrare traguardi raggiunti dai lavoratori, ad iniziare dall’intendere una giornata lavorativa come composta da non più di otto ore. Una conquista che oggi pare una cosa “normale” e per la quale sacrificarono la vita molte persone.

Ma, c’è qualcosa di più. Pare infatti che l’origine risalga ad una manifestazione organizzata a New York il 5 settembre 1882 dai Knights of Labor. Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Knights of Labor approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate all'Internazionale dei Lavoratori, suggerirono come data della festività il primo maggio.

Chi erano i Knights of Labor?

Diciamo che come organizzazione sindacale appaiono un po’ sui generis: si costituiscono come associazione segreta, o per lo meno molto riservata, ed il loro nome completo è Noble and Holy Order of the Knights of Labor, vale a dire “Il Nobile e Sacro Ordine dei Cavalieri del Lavoro”. Nei loro statuti si difendono la dignità dell’Uomo e del Lavoro e si rifiutano tutti gli estremismi ed i radicalismi. E non ci si iscrive, ma si viene iniziati, attraverso un rituale tanto preciso quanto complesso.

Vuoi vedere che il “Lavoro” che intendevano celebrare potesse avere anche altre accezioni oltre a quella del “travaglio”, punizione del Dio di cui sopra che obbliga gli uomini a sopravvivere grazie al sudore della fronte e le donne a partorire nel dolore [sic] per la colpa eterna del solo aver voluto conoscere?

E, per quanto laica e socialista, in Italia come in tanti altri paesi, il Primo Maggio del Lavoro è una festa che viene spesso celebrata attraverso un grande concerto dove la gente balla, canta e fa anche altro.

L’ho già scritto altrove: Eschilo si addolora del fatto che gli dei antichi lascino le città. Ma gli dei hanno un senso dell’umorismo tutto loro e da birboni, furfanti, quali spesso sono, tornano quasi sempre sotto mentite spoglie.

E sorridono guardando gli uomini che narrano sempre le stesse storie...