martedì 3 gennaio 2017

Paradossi della visione: l'arte di M.C. Escher




Chi si avvicina a M.C Escher capisce presto di avere a che fare con un autore inusuale. Gli artisti, che più di altri subiscono il fascino della fisiognomica, considerano questo ometto dal viso poco bohème uno scienziato che sa disegnare, mentre gli uomini di scienza, che si innamorano facilmente del suo lavoro, lo reputano un artista che conosce la matematica – sebbene l’olandese abbia ammesso di non capire le interpretazioni algebriche dei suoi disegni. Ma la peculiarità che lo rende difficilmente classificabile non risiede in una supposta interdisciplinarità, quanto nel soggetto della sua arte, ovvero la rappresentazione stessa.

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