venerdì 8 settembre 2017

Dio e Popolo. La Repubblica Romana rivive al Vascello il 17 settembre



La vicenda esaltante della Repubblica Romana del 1849 rivivrà al Vascello per celebrare il 147esimo anniversario del XX Settembre 1870. Lo farà al Vascello il 17 settembre – alle ore 20,30 – in uno spettacolo teatrale liberamente tratto da uno scritto di Sandro Giacchetti con la regia di Andrea D’Emilio. L’evento si svolge nell’ambito del fitto programma di festeggiamenti organizzati a Roma dal Grande Oriente d’Italia per ricordare, dal 16 al 20 settembre, la storica data della Breccia di Porta Pia e inaugurare la ripresa dei lavori delle logge dopo la pausa estiva.
Giuseppe Mazzini, Goffredo Mameli, Carlo Armellini, Aurelio Saffi, Cesare Pascarella saranno in scena, protagonisti di quella impresa, esempio di democrazia e libertà, che ancora ha da insegnare. Pensiamo alla modernità della Costituzione della Repubblica Roma che più tardi ispirò i legislatori della Costituente. La Repubblica voluta da Mazzini visse solo cinque mesi ma in così poco tempo fece di Roma il banco di prova delle libertà democratiche più avanzate che fecero ingresso in Europa solo un secolo dopo. Raccontare quelle vicende e farle rivivere al Vascello – che fu avamposto garibaldino e triste teatro dell’epilogo – non sarà una semplice rievocazione storica. Il Grande Oriente d’Italia vuole in più offrire l’occasione di condividere lo spirito di quell’epoca romantica, fatta di passione, coraggio e alti principi, per riscoprire le radici del paese e ritrovare una componente fondamentale della sua cultura. Senza retorica, sarà un modo di rendere omaggio a uomini e idee a cui gli italiani devono molto.

Armanino: Attacco del 30 aprile 1849 (Museo Centrale del Risorgimento, Roma)

Cosa fu la Repubblica Romana del 1849? Per Sandro Giacchetti, che presenterà lo spettacolo,”fu l’acme nella risorgenza di un Popolo che s’alzò in piedi nell’anelito di diventare Nazione. Si potrebbe dire, usando allegorie massoniche, che nella Loggia ideale del Risorgimento, la Gloriosa Repubblica, è il quadro tracciato al centro del Tempio della Storia patria illuminato dalla Forza che non cede innanzi al Sacrificio che si compie, dalla Bellezza che fiorisce nell’Ideale che l’accarezza e dalla Sapienza che non si distrae sostenuta come è dalla Volontà che non vacilla”. “Quella Gloriosa Repubblica – ci dice ancora l’autore – che si è tentato con tutti i mezzi di far dimenticare e sulla quale conversero gli sguardi, le volontà e gli aneliti di Uomini Liberi fece paura allora e continua ad essere, per alcuni, scomoda ancor oggi perché quando gli Uomini Liberi, e quelli che Liberi vogliono essere, si alzano in piedi fanno paura a chi quella Libertà la trova sconveniente se non addirittura pericolosa e mettono a disagio chi quella Libertà, nella sua mediocre sciatteria di suddito, non la capisce”.

DIO E POPOLO

Regia: Andrea D’Emilio – Produttore esecutivo: Alberto De Venezia – Autore e voce maschile: Sandro Giacchetti
Prima voce maschile: Gianni Garko – Voci maschili: Giulio Neglia, Tiziano Mariani, Antonio Luigi Maccanio – Voci femminili: Maria Tonia, Marzia Medda, Francesca Casali – Cantante lirica: Diletta Di Rauso – Bersaglieri: Ermanno Righetti, Robero Mercoldi, Luca Cardia, Luca Sammuri.
Organizzazione generale: Gabriele Pacitto – Scenografia, luci e suoni: Francesco Triggiani – Fotografia: Valeria Scorza