venerdì 8 settembre 2017

XX Settembre. Omaggio al bersagliere Niccolò Scatoli, eroe e spirito di un’epoca




Niccolò Scatoli è il bersagliere che il 20 settembre 1870 suonò la carica della breccia di Porta Pia, data che segna il culmine dell’epopea risorgimentale con Roma che diventa finalmente italiana. 

Il Grande Oriente d’Italia, che ogni anno celebra questa storica ricorrenza nel segno dei valori di quell’epoca e dei suoi protagonisti, gli renderà omaggio con due eventi che si terranno il 18 settembre: alle ore 10 una delegazione del Goi, guidata dal Gran Maestro Stefano Bisi, si recherà al Cimitero di Anzio per gli onori al bersagliere, al quale nel pomeriggio alle 18,30 verrà dedicato poi un convegno dal titolo “Niccolò Scatoli, eroe e spirito di un’epoca”. 

Scatoli era un giovane di Chiusdino (Siena), dove era nato nel novembre 1845, che spinto da grandi ideali e forti passioni non esità a mettere a rischio, come tantissimi altri ragazzi in quegli anni , la propria vita per realizzare il sogno di una Italia libera e unita. Nel 1864 era riuscito ad arruolarsi nel corpo dei Bersaglieri, dove poi era stato promosso caporale di tromba del 34mo Battaglione. 

Nel 1866 aveva combattuto a Custoza e nel 1870 si era ritrovato a partecipare all’impresa di Roma e a incitare con la tromba dagli spalti di Porta Pia i compagni all’assalto decisivo. Le cronache dell’epoca raccontano che nonostante fosse ferito gravemente alla gamba sinistra, che poi gli verrà amputata, proseguì il combattimento, tentando addirittura di salvare la vita a un suo superiore. 

Scatoli morì nel 1935. E’ lui uno dei due trombettieri ritratti da Michele Cammarano nel celebre dipinto dedicato all’ingresso dei bersaglieri a Roma. Una targa lo ricorda al Gianicolo, dove gli è stato intitolato un Belvedere.