lunedì 27 novembre 2017

Reggio Bic, la squadra più giovane d’Italia


In una speciale classifica, la Reggio Calabria Basket in Carrozzina si laurea già campione d’Italia. Diramato il Vademecum sul sito della FIPIC (Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina) dei 4 gironi composti dalle 31 squadre che parteciperanno al prossimo campionato di serie B, la Reggio BIC infatti con un’età media di 30,2 anni si ritrova al primo posto. Questa statistica, che ovviamente non incide a livello sportivo, o quasi, è stata applicata considerando esclusi, sia tutti i tesserati normodotati delle squadre affiliate, che le società “fuori classifica” poiché aventi squadre partecipanti al campionato di serie A. E’ ovvio che l’età media delle squadre senior di uno sport paralimpico possa apparire alta rispetto agli sport “in piedi”, ma c’è da considerare anche i numeri, che se per fortuna da una parte non sono ovviamente paragonabili a quelli degli sport per normodotati, purtroppo dall’altra, ci sono tanti ragazzi aventi disabilità motorie che per varie motivazioni non si sono ancora avvicinati agli sport paralimpici. In ogni caso quest’anno era chiaro l’obiettivo per coach Cugliandro ed il Presidente De Felice, in primis aggiungere nuovi ragazzi soprattutto provenienti dal territorio calabrese e ce ne sono stati ben 3 di nuovi atleti aggregati al gruppo (cosa che non è assolutamente facile), e ovviamente come già dichiarato più volte, ringiovanire la squadra rispetto alla passata stagione, cercando di creare delle basi solide con una sorta di “zoccolo duro” sulla quale sperare di poter costruire un futuro roseo. Tra le squadre più giovani d’Italia ritroviamo anche i Bradipi di Bologna (30,9) , il Cus Padova (31,5) e le Volpi Rosse Firenze (32,3), mentre per pura curiosità a vincere la palma di squadra più anziana del campionato, ma c’è da dire con sincerità, anche come più simpatica, è Barletta con un’età media di 54,9. Non ci resta quindi che lavorare cercando di crescere il più possibile, migliorando adesso anche i numeri sportivi, che sono quelli che alla fine fanno la vera differenza.