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martedì 24 marzo 2009

24 Marzo 1944 - Eccidio alle Fosse Ardeatine


Carissimo Fratello,

oggi, Ti prego, fermati un momento e manda un pensiero ai carissimi Fratelli Teodato Albanese, Carlo Avorio, Umberto Bucci, Silvio Campanile, Salvatore Canalis, Giuseppe Celani, Renato Fabri, Fiorino Fiorini, Manlio Gelsomini, Umberto Grani, Mario Magri, Placido Martini, Attlio Paliani, Giovanni Rampulla, Umberto Scattoni, Angelo Vivanti e Carlo Zaccagnini, che 65 anni fa, il 24 Marzo 1944, vennero trucidati alle Fosse Ardeatine.

giovedì 19 marzo 2009

Preghiera del Templare



Momento di raccoglimento e preghiera nella ricorrenza della messa al rogo
dell'ultimo Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri Templari Jaques de Molay
avvenuta a Parigi il 18 marzo 1314.

Che la grazia dello Spirito Santo ci assista e che Maria, stella del mare ci conduca al porto della salvezza. Amen.Signore Gesù, Cristo santo, Padre eterno, Dio onnipotente, saggezza, creatore, dispensatore, amministratore benevole e amatissimo amico, prode umile Redentore, Salvatore misericordioso e clemente, santissimo Signore Iddio, io ti scongiuro umilmente e ti supplico affinché tu m’illumini, mi liberi e mi conservi così come tutti i fratelli del Tempio e il tuo turbato popolo cristiano, che è e che sarà.O Signore in cui sono e da cui provengono le virtù, le buone grazie ed i doni dello Spirito Santo, concedi a noi la conoscenza della giustizia e della verità; fa che noi siamo consapevoli delle debolezze e delle miserie delle nostre carni; affinché noi accettiamo la vera umiltà; affinché noi disprezziamo la pochezza del mondo e la sua iniquità, i vani piaceri, la superbia e tutti i mali e affinché il nostro pensiero non sia rivolto ai beni celesti e siano da noi compiuti nell’umiltà le opere necessarie al mantenimento dei nostri voti e dei tuoi comandamenti.Santissimo Signore Gesù Cristo, è per mezzo della tua santa virtù che la tua grazia ci concede che noi possiamo evitare il diavolo ruggente, tutti i nostri nemici, le loro insidie e le loro opere che tu nella tua umiltà e nella tua pazienza hai vinto nel legno della tua Santa Croce, con la quale ci hai riscattato nella tua Santa Misericordia.O nostro Redentore e difensore, conservaci affinché, per mezzo della tua Santa Croce e nel suo segno, noi possiamo oscurare tutti i nemici e le loro insidie; proteggi la tua Santa Chiesa e illumina i prelati, i dottori, i rettori e il tuo popolo cristiano in modo che essi proclamino e inseguano il tuo santo servizio e la tua volontà con un cuor puro, umile e devoto e la loro pietà sia pura e vigilante.Che essi istruiscano il popolo e l’illuminino con buoni esempi, affinché possiamo compiere umilmente le opere d’umiltà secondo il tuo esempio e secondo quello dei tuoi santi apostoli e dei tuoi eletti. Rendici coscienti su che cosa siamo, chi siamo, chi saremo, che cosa facciamo e cosa dobbiamo fare per possedere la vita, grazie alla quale raggiungeremo la gioia del Paradiso.Illumina e converti, se lo desideri, quelli che non sono stati rigenerati dall’acqua dello Spirito Santo, affinché essi pervengano alla tua Santa legge, la conservino ed accettino i sacramenti della Santa Chiesa.Concedi al tuo popolo cristiano la volontà e il possesso di quella Terra Santa nella quale tu sei nato umilmente dove ci hai riscattato con la tua santa misericordia, dove hai compiuto i tuoi miracoli, dato i tuoi esempi, dove hai insegnato e che tu hai promesso ai tuoi amici.Veglia su di noi affinché noi la liberiamo ed i tuoi fedeli la posseggano per mezzo della tua grazia e concedici di compiere il tuo santo servizio, la tua volontà e la tua opera.Dio misericordioso Signore, la tua santa religione (quella chiamata il Tempio del Cristo) fondata da un concilio generale in onore della Beata e gloriosissima Maria tua madre, e dal tuo Beatissimo confessore Bernardo a cui la Santa Chiesa affidò questo compito, che insieme ad altri propri uomini la ammaestrò e le affidò la sua missione, questa religione è, per un’ingiusta causa, prigioniera e schiava del re di Francia.Per mezzo della preghiera della beata e gloriosissima Vergine e di tutta la corte celeste, liberala e conservala, o Signore tu che sei verità e che sai che noi siamo innocenti. Liberaci affinché noi seguiamo con umiltà i nostri voti e i tuoi comandamenti ed eseguiamo il tuo santo servizio e la tua volontà.Abbiamo sopportato le parole inique e false lanciate contro di noi con gravi oppressioni e cattive pene, abbi pietà delle nostre preghiere, ma lo spavento della condanna dei corpi è tutto ciò che ci è stato detto da parte del papa, la carcerazione perpetua a causa della debolezza della carne, queste cose dette dalla bocca con menzogne noi non possiamo tollerarle con grande dolore contro la nostra coscienza.Proteggici, Signore, con tutto il tuo popolo cristiano; insegnaci a fare la tua volontà; accorda al nostro re Filippo, nipote del beato Luigi, il tuo santo Confessore al quale dai il merito attraverso una vita perfetta e attraverso i meriti, la pace nel suo regno, la concordia con i suoi e con tutti i re, principi, baroni, cavalieri e servitori.Che tutti coloro che sono stati scelti per fare e servire la giustizia, secondo il tuo desiderio e la tua volontà che costoro eseguano questa giustizia la compiano, la soffrano e che conservino in loro e per tutto il popolo cristiano e la luce.Concedi loro di riconquistare con noi la Terra Santa, di compiere il tuo santo servizio e le tue sante opere.Concedi ai nostri parenti, benefattori e predecessori e ai nostri fratelli vivi e defunti la vita e il riposo eterno.Tu che sei Dio e vivi e regni per tutti i secoli dei secoli. Amen.Io non sono degno di chiedere ma che la tua misericordia e la tua benevolenza, che la tua beata e gloriosa Madre, nostra avvocata e la società celeste intercedano e ottengano per noi. Amen.

martedì 17 marzo 2009

Inno del Punto di Rottura


di Rudyard Kipling


Precisi manuali han calcolato

(in guardia costruttori!)

il carico, l’impatto, la pressione

che può reggere ogni materiale.
Così, quando per trave che s’incurva

l’intera campata è frantumata,

la colpa dei danni, o della morte,

sul conto dell’uomo va segnata.

Dell’uomo - non dei materiali!
Ma nel nostro rapporto quotidiano

con pietra e acciaio,

noi vediamo gli Dei non vincolati

a una simile giustizia per gli umani.
Ci forgiano senza prendere misure,

non frequentano un corso su di noi,

alla cieca ci gravano di pesi.

Troppo spietati da sopportare.
Precisi manuali hanno tabelle:

quale stress lacera i bulloni,

quanto traffico logora l’asfalto,

quant’a lungo dura il calcestruzzo.

Ma per noi, poveri figli di Adamo,

non stamparono tali avvertimenti.

Per l’uso in piena sicurezza.
Rapiniamo tutta la Terra

e Tempo e Spazio insieme;

troppo sazi ormai di meraviglie

per stupirci a nuovi miracoli;

finché, nella dolce illusione

d’aver già sottomano il divino,

una multipla confusione assale

ogni cosa compiuta o ideata:

Le opere possenti progettate.
Noi soli nel Creato soffriamo

(più fortunati ponti e rotaie!)

la duplice condanna di fallire

e sapere il proprio fallimento.
Ma un segno, l’unico, svela

che fummo Dei: è la vergogna

di crollare, pur sotto pesi immani.
Gran carico o dure avversità.

Oh Potenza velata di mistero,

di cui invano cerchiamo il sentiero,

assistici nell’ora di pena e rovina.

E per quel segno che Ti manifesta,

noi gli spezzati, proprio perché spezzati,

sorgeremo ancora a costruir di nuovo.
In piedi, a costruire ancora!

venerdì 13 marzo 2009

Rimini, 3-5 Aprile GRAN LOGGIA 2009: "Costruttori di sogni possibili"


La Gran Loggia 2009 del Grande Oriente d'Italia sarà intitolata “Costruttori di sogni possibili” e si svolgerà, come di consueto, al Palacongressi di Rimini (Via della Fiera 52). Dal 3 al 5 aprile il tradizionale appuntamento di primavera del Grande Oriente d’Italia presenta il solito modulo di attività pubbliche a corredo dei lavori rituali nel Tempio caratterizzati quest’anno dall’installazione del Gran Maestro e dei membri effettivi di Giunta eletti il 1° marzo per il rinnovo del governo dell’Ordine.
Per favorire la diffusione e la conoscenza dei principi e dei valori della Massoneria, anche in questa edizione il Gran Maestro terrà due allocuzioni: una pubblica, venerdì 3 aprile, e una domenica mattina, riservata a tutti i membri del Grande Oriente. Alle ore 17,45 i lavori rituali saranno sospesi e le porte del Tempio si apriranno per accogliere i fratelli apprendisti e compagni, le famiglie, gli amici e i rappresentanti delle istituzioni. Dopo un intermezzo musicale, il Gran Maestro terrà il suo intervento. Dedicata ai soli fratelli, invece, l’allocuzione di domenica 5 aprile: il momento più solenne della tornata di Gran Loggia nel quale saranno presenti le delegazioni delle Gran Logge estere. In questa occasione potranno partecipare anche fratelli apprendisti e compagni che dovranno indossare le loro insegne e presentare la tessera d’appartenenza ai questori situati all’ingresso del Tempio. Per quanto riguarda il programma culturale, accessibile anche ai non massoni, l’inizio dei lavori sarà la mattina del 3 aprile alle ore 9,30.
Nei tre giorni sono previsti tre talk show e la presentazione di libri d’interesse massonico organizzata dal Servizio Biblioteca che allestirà anche una mostra sull’epopea della Repubblica Romana. Saranno ancora presenti gli stand della “Fiera del Libro”, di opere d’arte e di oggettistica massonica, dislocati negli spazi del Palacongressi, senza dimenticare le consuete iniziative dell’Associazione Italiana di Filatelia Massonica del Grande Oriente d’Italia (Aifm-Goi) con l’annullo speciale realizzato con le Poste Italiane e una ricca esposizione di materiale filatelico da tutto il mondo. E non mancherà attenzione verso chi soffre. Anche in questa edizione ci sarà un’area per la ‘Solidarietà’ allestita con stand espositivi di associazioni che svolgono attività benefiche. Infine, solito appuntamento il sabato sera, al Palacongressi, con un grande evento musicale aperto a tutti (inizio ore 20,30). Ritorna Noa, nota cantante israeliana impegnata nell'utilizzo della musica come strumento di riavvicinamento fra popoli in conflitto, con particolare riguardo alla tragica questione mediorientale. E’ stata già ospite del Grande Oriente nel 2005. La cena di gala si svolgerà il giorno prima, venerdì 3 aprile, al Grand Hotel di Rimini. L’appuntamento è alle 21. I biglietti potranno essere acquistati al Palaconcressi il giorno d’apertura della Gran Loggia. Il programma dettagliato sarà diffuso al più presto.
NEL TEMPIO
Venerdì 3 aprile 2009 – ore 15:00
1.Apertura e ripresa dei lavori rituali
2.Lettura e approvazione del verbale della precedente tornata
3.Ricevimento del Gran Maestro
4.Saluto al Presidente della Repubblica e alle bandiera italiana e europea
5.Lettura dei messaggi ricevuti
6.Nomina di 10 o più scutatori per il conteggio dei voti (art. 96 Reg.)
7.Relazione della Commissione Verifica Poteri e comunicazioni del Gran Maestro (art. 93 Reg.
8.Relazione Morale del Grande Oratore
9.Interventi e discussione
10.Sospensione dei lavori rituali
GRAN LOGGIA APERTA AL PUBBLICO
Ingresso degli apprendisti, compagni ed eventuali altri maestri
Apertura del Tempio a ospiti e autorità
Allocuzione pubblica del Gran Maestro
Sabato 4 aprile 2009 – ore 9:30
11.Ripresa dei lavori rituali
12.Relazione Amministrativa del Gran Segretario
13.Relazione del Consiglio dell’Ordine
14.Comunicazione del Responsabile della Biblioteca Nazionale del Grande Oriente d’Italia
15.Discussione e votazione su eventuale riconoscimento di Grandi Logge estere
15/bis. Elezione di 2 Giudici della Corte Centrale
16.Lettura del verbale della C.E.N. e proclamazione, da parte del Gran Maestro uscente, degli eletti
17.Insediamento del neo eletto Gran Maestro e prestazione della Promessa Solenne del nuovo Gran Maestro
18.Insediamento e prestazione della Promessa Solenne dei Grandi Maestri Aggiunti e dei Grandi Dignitari
19.Nomina, da parte del Gran Maestro, del Gran Segretario
20.Sospensione dei lavori rituali
Domenica 5 aprile 2009 – ore 9:30
INGRESSO DI APPRENDISTI, COMPAGNI ED EVENTUALI MAESTRI
21.Ripresa dei lavori rituali
22.Ricevimento del Gran Maestro
23.Eventuale nomina a Gran Maestri Onorari
24.Ricevimento dei Rappresentanti dei Corpi Rituali
25.Ricevimento delle delegazioni di Grandi Logge estere
26.Saluto dei rappresentanti dei Corpi Rituali e delle delegazioni di Grandi Logge estere
26/bis Proclamazione dei 2 Giudici della Corte Centrale
27.Allocuzione del Gran Maestro
28.Proposte per il Bene Generale dell’Ordine e della Gran Loggia in particolare
29.Chiusura dei lavori

martedì 10 marzo 2009

50 Anni di invasione del Tibet - Anniversario


Nel 1950 la Repubblica Popolare Cinese invase il Tibet. L’invasione e l’occupazione del Tibet costituirono un inequivocabile atto di aggressione e violazione della legge internazionale. Il Dalai Lama, capo politico e spirituale del Tibet, tentò una pacifica convivenza con i cinesi, ma le mire colonialiste della Cina diventarono sempre più evidenti. La sistematica politica di sinizzazione e sottomissione del popolo tibetano segnò l’inizio della repressione cinese cui si contrappose l’insorgere della resistenza popolare.
Il 10 Marzo 1959 il risentimento dei tibetani sfociò in un’aperta rivolta nazionale. L’Esercito di Liberazione Popolare stroncò l’insurrezione con estrema brutalità uccidendo, tra il marzo e l’ottobre di quell’anno, nel solo Tibet centrale, più di 87.000 civili. Il Dalai Lama, seguito da circa 100.000 tibetani, fu costretto a fuggire dal Tibet e chiese asilo politico in India dove fu costituito un governo tibetano in esilio fondato su principi democratici. Attualmente, il numero dei rifugiati supera le 135.000 unità e l’afflusso dei profughi che lasciano il paese per sfuggire alle persecuzioni cinesi non conosce sosta. In Tibet, a dispetto delle severe punizioni, la resistenza continua.
Dominio cinese in Tibet L’occupazione cinese presenta tutte le caratteristiche del dominio coloniale: - Oltre 1.000.000 Tibetani sono morti a causa dell’occupazione. - Il 90% del patrimonio artistico e architettonico tibetano, inclusi circa seimila monumenti tra templi, monasteri e stupa, è stato distrutto. - La Cina ha depredato il Tibet delle sue enormi ricchezze naturali. Lo scarico dei rifiuti nucleari e la massiccia deforestazione hanno danneggiato in modo irreversibile l’ambiente e il fragile ecosistema del paese.- In Tibet sono di stanza 500.000 soldati della Repubblica Popolare.- Il massiccio afflusso di immigrati cinesi sta minacciando la sopravvivenza dell’identità tibetana e ha ridotto la popolazione autoctona a una minoranza all’interno del proprio paese.
Mentre prosegue la pratica della sterilizzazione e degli aborti forzati delle donne tibetane, la sistematica politica di discriminazione attuata dalle autorità cinesi ha emarginato la popolazione tibetana in tutti i settori, da quello scolastico a quello religioso e lavorativo.- Lo sviluppo economico in atto in Tibet arreca benefici quasi esclusivamente ai coloni cinesi e non ai Tibetani. La violazione dei Diritti Umani Nel 1959, 1961 e 1965, le Nazioni Unite approvarono tre risoluzioni a favore del Tibet in cui si esprimeva preoccupazione circa la violazione dei diritti umani e si chiedeva “la cessazione di tutto ciò che priva il popolo tibetano dei suoi fondamentali diritti umani e delle libertà, incluso il diritto all’autodeterminazione”.
A partire dal 1986, numerose risoluzioni del Congresso degli Stati Uniti, del Parlamento Europeo e di molti parlamenti nazionali hanno deplorato la situazione esistente in Tibet e all’interno della stessa Cina ed esortato il governo cinese al rispetto dei diritti umani e delle libertà democratiche. Malgrado gli incessanti appelli della comunita internazionale: il diritto del popolo tibetano alla libertà di parola è sistematicamente violato. Miglialia di tibetani sono tuttora impriogionati, torturati e condannati senza processo.
Le condizioni carcerarie sono disumane. Le donne tibetane sono costrette a subire involontariamente la sterilizzazione e l’aborto.
I tibetani sono perseguitati per il loro credo religioso.
Monaci e monache sono costretti a sottostare a sessioni di rieducazione patriottica, a denunciare il Dalai Lama e a dichiarare obbedienza al Partito Comunista.

Gustavo Raffi riconfermato alla guida del Grande Oriente d'Italia


Roma, 9 marzo 2009. L’avvocato Gustavo Raffi è stato riconfermato, per il quinquennio 2009 - 2014, alla guida del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore istituzione Liberomuratoria esistente in Italia. La riconferma è avvenuta attraverso le elezioni cui sono stati chiamati gli oltre 14mila Maestri, su un totale di circa 19mila iscritti. Autore della rivoluzione culturale della trasparenza, che ha portato l’Istituzione ad un confronto aperto e costruttivo con la società civile, il Gran Maestro Raffi ha impegnato il Grande Oriente d’Italia in grandi battaglie. Tra queste quella per la riaffermazione e il rafforzamento della scuola pubblica, per la libertà di ricerca scientifica, per la riaffermazione del pensiero laico e per la necessità che la globalizzazione possa e debba estendersi anche ai diritti umani. Grazie all’impegno profuso nel corso di tutta la precedente Gran Maestranza Raffi, l’Istituzione ha ritrovato nel consesso delle Gran Logge dell’Europa la dovuta collocazione e la centralità che ad essa compete, quale legittima Obbedienza rappresentativa dei massoni regolari nel mondo. Grande rinnovamento anche nella vita interna del Grande Oriente d’Italia attraverso un profondo processo di democratizzazione che ha portato, ad esempio, ad attribuire – contrariamente a quanto avveniva in passato – ad ogni Massone con il grado di Maestro il diritto di voto individuale nella elezione del Gran Maestro. Tutto ciò nel rispetto della tradizione iniziatica, parte integrante ed inalienabile nella vita di ogni Libero Muratore, promuovendo seminari di studio, con la partecipazione di studiosi di fama internazionale, sull’esoterismo, sul linguaggio dei simboli e sul significato dei rituali. “La Massoneria – ha detto il Gran Maestro Raffi - deve proseguire nell’opera di proposizione del suo fondamentale contributo alla costruzione di una prospettiva etica, culturale e sociale capace di rafforzare quegli ideali di libertà, tolleranza, fratellanza che sono il suo patrimonio ideale. Nel contempo, deve porsi come luogo, intellettualmente libero e critico, di discussione e di dialogo esoterico-spirituale ed etico-filosofico. In questo modo essa può contribuire affinché la nostra società si basi sulla centralità dell’uomo e sulla difesa della sua libertà e dignità, nel rispetto della autonomia di opinione e di giudizio, e senza vincoli dogmatici e condizionamenti di alcuna natura.” “Nostro fine è che la Libera Muratoria Universale possa – ha concluso- offrire soprattutto alle nuove generazioni un messaggio antico e nuovo, allo stesso tempo, in cui i giovani possano trovare, se lo volessero, gli strumenti per affrontare la loro sete di conoscenza interiore e, non più, delle soluzioni confortevoli o aprioristiche”. Assieme all’avvocato Raffi il Grande Oriente d’Italia ha eletto i componenti della Giunta esecutiva composta da Massimo Bianchi e Antonio Perfetti, Gran Maestri Aggiunti; Gianfranco De Santis e Giuseppe Troise, rispettivamente Primo e Secondo Gran Sorvegliante; Morris Ghezzi e Piero Lojacono, Grande Oratore e Gran Tesoriere. La proclamazione – massonicamente, “l’installazione” - del Gran Maestro Raffi avrà luogo nel corso della Grande Loggia 2009, tradizionale assise annuale della Istituzione, che si svolgerà a Rimini dal 3 al 5 aprile prossimi e che avrà come titolo “Costruttori di sogni possibili”.