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lunedì 4 maggio 2015

"Le Eolie e la massoneria", convegno a Lipari

24-25 aprile
"Anche la Massoneria italiana ha dato il suo grande contributo alla Liberazione dell'Italia dalla opprimente e sanguinosa dittatura nazifascista. Lo rivendichiamo con orgoglio ed a testa alta, ricordando figure come quella di Domizio Torrigiani, il Gran Maestro martire, che fu confinato prima a Lipari e poi Ponza e che morì cieco dopo essere tornato in libertà nel 32'. E quelle di tanti altri Fratelli che combatterono per ripristinare quei valori di libertà, democrazia e umana fraternità che erano stati negati dal nazifascismo. Proprio da Lipari, terra di confinati, di uomini straordinari appartenenti a partiti e opinioni diverse, partì un forte e impetuoso messaggio di libertà che oggi a 70 anni dalla Liberazione tutti noi abbiamo voluto ricordare". Queste le parole del Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Stefano Bisi, a conclusione del convegno "Le Eolie e la massoneria" promosso dal Grande Oriente d'Italia e dal Centro Studi Eoliano, con il patrocinio del Comune di Lipari, che si è tenuto a Lipari il 24 e il 25 aprile, su iniziativa del Collegio Circoscrizionale della Sicilia e delle logge "Francesco Crispi" di Termini Imerese e "La Ragione" di Messina. Al centro dell'evento la Libera Muratoria nell'arcipelago, la cui presenza è testimoniata a partire dal 1864 dalla loggia "L'Eolia", che rimase attiva fino agli anni Venti e alla quale aderirono importanti personalità locali, sindaci, consiglieri comunali, professionisti attraverso le cui iniziative è stato possibile ricostruire il clima dell'epoca fino alla rivolta del 1926 contro la decisione del governo Mussolini di ripristinare il confino coatto, che ebbe come protagonisti noti esponenti della Massoneria locale. La prima giornata di lavori, dedicata alla storia della Massoneria nelle Eolie nel periodo prefascista, è stata aperta dal sindaco di Lipari Marco Giorgianni e si è conclusa con la proiezione del documentario "La fuga" di Marco Leto. Sono intervenuti Antonio Saltalamacchia, presidente del Centro Studi Eoliano, Silverio Magno,ex presidente del Collegio Circoscrizionale, Salvatore Sansone, maestro venerabile della "Francesco Crispi" e Francesco Celona della "Ragione". A dare il loro contributo in particolare su due personaggi autorevoli della Libera Muratoria locale, Francesco De Mauro ed Emanuele Carnevale, sono stati Giacinto Lofaso e Pietro Lo Cascio. Giuseppe La Greca ha invece ricostruito gli anni di inizio secolo fino ad arrivare ai momenti drammatici della rivolta del 1926. La seconda giornata di lavori, coincisa non a caso con il 25 aprile, 70° anniversario della Liberazione, è stata dedicata ai massoni confinati alle Eolie dal regime fascista e in particolare al Gran Maestro Torrigiani, che nel 1927, dopo essere stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli a Roma, fu inviato sotto stretta sorveglianza prima nell'arcipelago siciliano e poi a Ponza. Di questa straordinaria figura di libero muratre ha parlato nella sua relazione il professor Santi Fedele, Gran Maestro Aggiunto e docente di Storia contemporanea all'Università di Messina, che ha chiuso il suo intervento, rievocando quel giorno del 30 agosto del 1932 in cui Torrigiani, ormai malato e cieco morì. Il regime, ha raccontato Fedele, non poté fermare e vietare le parole di commiato che i Fratelli del Goi in esilio rivolsero al "Gran Maestro martire". Parole che il Gran Maestro Aggiunto ha ripreso, destando forte commozione. Presenti al convegno, seguitissimo dal folto pubblico che ha affollato la sala conferenze dell'hotel Meligunis, fra gli altri il Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso, il Gran Primo Sorvegliante Tonino Seminario e il Gran Maestro onorario Ugo Bellantoni.