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giovedì 3 marzo 2016

Novara. Innalzate le colonne della loggia “Giovanni Becciolini”

Innalzate a Novara le colonne della loggia “Giovanni Becciolini”, antifascista e martire della Massoneria ucciso dalle camicie nere a Firenze nell’ottobre del 1925. La cerimonia si è tenuta il 27 febbraio alla presenza del Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso, dell’Ufficiale di Gran Loggia Massimo Buruffaldi, del Grande Architetto Revisore Davide Natta, del Garante d’Amicizia Marziano Pagella, del Consigliere dell’Ordine Luigi Elia. A officiare Andrea Macchioni, vicepresidente Circoscrizionale del Piemonte e della Valle d’Aosta, accompagnato da Mario Neirotti, segretario del Collegio. Numerosi i fratelli presenti, tra cui anche l’Ispettore circoscrizionale della Lombardia Camillo Franzini e i Maestri Venerabili della “XX Settembre 1870” (843) di Milano, della “Prometeo” di Arona e delle quattro logge novaresi “De Amicis- Toscano” (444), “Parona- Alla catena d’unione” (646), “Alessandro Antonelli” (857), “Armonia Esoterica” (1350). Nel suo intervento il Gma Rosso ha rievocato la prestigiosa storia della Massoneria novarese, fin dalle origini impegnata in prima linea nel rinnovamento municipalistico delle strutture socio-politiche della società piemontese e portabandiera del pensiero laico. “Nel primo Novecento Novara è la seconda città del Piemonte, dopo Torino, a costituire una Società per la Cremazione e nel II Dopoguerra ha al suo attivo ben 4 logge alle quali ora si aggiunge la ‘Giovanni Becciolini’. Non solo. La massoneria cittadina ha sempre avuto anche una grande vocazione solidaristica”, ha tenuto a sottolineare Sergio Rosso, ricordando come già dall’Ottocento officine come la “Ugo Foscolo” e “Indipendenza” erano impegnate a fianco ai più fragili e bisognosi attraverso società come Filatropia senza sacrifici, Società per le Conferenze Popolari, creata da Oreste Bordiga e Secondo Perone con il concorso del Circolo dell’Unione e l’Associazione degli Operai nel 1879, i Forni cooperativi per la cottura del pane, le Cucine Popolari, il Comitato per il soccorso alle madri lattanti povere e la Società per la costruzione di case operaie, creata su iniziativa di Giuseppe Bottacchi ed Edoardo Martelli, operaio della Loggia “ La Ragione” di Milano. Tutte istituzioni che hanno un ruolo importantissimo dando il via a una tradizione di straordinario impegno sociale, che prosegue ancor oggi.